8~ L'aiuto di una piccola sporca Mezzosangue

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È lunedì, e se non bastasse questo a togliermi il sorriso dalla faccia, sarebbe il fatto di avere pozioni in prima ora.

Non fraintendete: io amo pozioni. Credo sia la mia materia preferita.

Amo un po' meno, ma diciamo pure che odio, il fatto che debba farla con i Serpeverde.

Mi sento sempre i loro stupidi occhietti addosso, ghignano e bisbigliano guardando i Mezzosangue o i Nati babbani, come me.

E se fossi un'altra persona, toglierei valanghe di punti alla loro Casa al primo occhio che si posa su di me, perfino strabico.

Invece, sono una persona con un senso del dovere da far invidia, e razionalmente mi rendo conto che non tutti i Serpeverde siano così.

Quindi, al fianco di Alice, mi affretto a scendere le scale, prima che cambino posizione, verso i sotterranei, la borsa a tracolla e Pozioni Avanzate sotto il braccio.

Al contrario mio, invece, Alice detesta pozioni.
E perciò sul suo viso non c'è nessunissima traccia di gioia alcuna.

Quando però nota Frank, che la aspetta di fronte all'aula in attesa di Lumacorno, le si illumina lo sguardo, e per un breve istante provo un po'di invidia.

Cosa che non ha alcun senso, lo so, perché se volessi potrei risalire le scale e andare a baciare Tony.

Solo che quello sguardo, quello sguardo... be', sono sicura di non averlo mai avuto.

È come una scintilla che scocca negli occhi: all'improvviso si fanno più svegli, più accesi.

E neanche Tony ha mai guardato me come sta facendo Frank con Alice.

Con quello sguardo devoto e pieno di tenerezza che, pensandoci, credo di poter rivolgere solo ad un grasso gatto peloso, che purtroppo non ho.

Scaccio dalla mente i pensieri del gatto dei miei sogni e mi avvicino alla mia amica, che è già partita in quarta a parlare di chissà cosa.

E poi ecco che sento le voci più alte della scuola, e non sto scherzando. Stanno urlando.

-Dai, Padfoot, non tenere il muso! Era solo una maglietta!-

-Era la sua maglietta preferita, Prongs-

-Non c'è bisogno di prendere le mie difese, Moony. Posso parlare benissimo da solo.-

-Ah, sì, ma prenditela con me, vai!-

-Ehm...ragazzi...-

-Sembrate una coppietta di sposini.-

-Be', io di certo sarei una sposa perfetta.-

-Tu?! Ma non farmi ridere...-

-Ragazzi...-

-...bruceresti tutta casa solo provando a fare il tè.-

-Sei un maschilista, potresti essere tu a...-

-Ehm, ehm...-

-...dover cucinare!-

-Ragazzi!-

Al grido di Potter, Black e Remus si voltano verso di lui, smettendo di litigare e offendendo Minus, che li aveva richiamati almeno due volte prima di Potter.

Quest'ultimo fa per parlare, sicuramente per dare inizio ad un'altra discussione dove non è escluso, perché lui detesta non essere al centro dell'attenzione, quando ecco che i Serpeverde fanno irruzione nel corridoio, in una formazione che definirei d'attacco.

Potter si interrompe e sposta lo sguardo su Severus, mentre Regulus squadra il fratello col mento alzato e la classica posizione dei Black, dietro di loro Avery, con un ghigno da superiore in faccia.

Sirius si irrigidisce, ma non mostra altri segni di qualsiasi emozione.

-Potter.- lo chiama Severus, e all'improvviso mi chiedo come ho fatto a non trovare la sua voce insopportabile.

-Mocciusus.- replica Potter.

Si fissano negli occhi, uccidendosi con lo sguardo.

Severus è il primo a distogliere il suo, facendolo viaggiare pigro per il corridoio e, infine, puntandolo su di me.

Sostengo i suoi occhi scuri con fierezza, la rabbia e il senso di tradimento in ogni fibra del mio essere.

-Lily.-

-Sono "Evans", per te.- replico.

All'improvviso si è formato un silenzio compatto, che nessuno, da Alice e Frank dietro di me, ai malandrini, osa interrompere.

E poi Avery mi è addosso.

Senza un perché, un percome o un perquando.

Mi è addosso e basta, mi spinge e io batto la testa contro il muro, senza avere neanche il tempo di realizzare cosa sia successo.

E di colpo di scatena il panico.

Potter estrae la bacchetta e lo schianta, mentre io mi alzo da terra, stordita.

I malandrini attaccano subito dopo il loro amico, lanciando incantesimi contro i Serpeverde, che ricambiano con altrettante maledizioni.

E vorrei dire che sono troppo confusa per sentire, troppo confusa per capire, ma non sarebbe vero.

Perché le sento le grida dei Mangiamorte, le sento le grida di Severus Piton che, con uno svolazzo della bacchetta, fa cadere a terra Minus e si volta verso di me.

-Potevi stare con me, e non ti avrebbero fatto niente. Invece hai scelto i traditori.- sibila, alzando la bacchetta.

-A Lord Voldemort non serve l'aiuto di una piccola sporca mezzosangue, dico bene?- grido.

E forse li vedo trattenere il fiato, forse li vedo fare silenzio per un secondo, prima che Severus mi scagli contro un incantesimo che non sono pronta a parare.




Destinati ||JilyWhere stories live. Discover now