38~ Proposta e Risposta

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Un anno dopo ---

Mi passo furiosamente una mano fra i capelli, continuando a camminare sul suo vialetto di casa.

Mi immobilizzo, osservo la porta, ricomincio. Sbuffo.

Mi sistemo gli occhiali sul naso, mi mordo il labbro, mi fermo, osservo la porta, ricomincio a camminare.

Consumo il vialetto, prendo un respiro profondo, osservo la porta, ficco la mano in tasca, mi sistemo meglio il maglione, faccio un passo verso la porta...
E ne faccio tre indietro, poi ricomincio a camminare avanti e indietro.

Estraggo fuori dalla tasca lo specchio, prendendo un respiro profondo.
-Sirius Black.- scandisco.

Il viso di Sirius appare nello specchio.

Sta ghignando, al suo solito, dopo un anno è rimasto lo stesso.

-Prongs? Gliel'hai chiesto?-

-No. Non ce la faccio. E se mi dicesse di no?-

-E se ti dicesse di sì? Non lo saprai mai.- prova a farmi ragionare.

Mi passo una mano fra i capelli.

-Va bene. Allora vado.-

-Sì, vai nella tana del mostro, cervo spaurito.- ghigna, prima che lo specchio torni a riflettere la mia immagine.

Intasco lo specchio, mi sistemo gli occhiali. Faccio un respiro profondo. Un passo in avanti.

E poi mi ritrovo davanti alla porta di casa, a dondolarmi sui talloni, e suono il campanello, tirandomi su le maniche del maglione, incurante dei tagli che il lupo ha lasciato sulla mia pelle questa Domenica.
Lei capirà.

-Chi è?- chiede.

Respiro profondo.
-Sono James.- rispondo.

-Mh. Quanti anni avevo quando ti ho schiantato per la prima volta?- domanda, come da procedura del Ministero.

-Sedici, avevamo entrambi sedici anni e tu mi hai colto alle spalle.-

La porta si spalanca, e Lily mi sorride, più bella ogni giorno che passa.

Le ciocche rosse sfuggono alla sua cipolla sfatta, con dei jeans logori ed un maglioncino che ha avuto tempi migliori.

In effetti, se non ricordo male, quello l'ha indossato il giorno della commemorazione dei suoi genitori, e credevo di averlo rotto in camera da letto, mentre glielo toglievo con poca delicatezza.
Non che a lei importasse, dato che quella sera mi ha letteralmente strappato la camicia di dosso.

-Comunque secondo me devi cambiare modo per riconoscermi. Il corridoio era pieno quel giorno.-

-Ma è stato il mio momento di gloria! Non intendo cambiarlo.- afferma, facendomi entrare e chiudendo la porta dietro di sé.

-Allora? Che ci fai qui? L'appuntamento era alle nove, e adesso sono...- controlla velocemente l'orologio
-Le cinque e mezza. Un po' in anticipo o no?- scherza.

Ingoio il nodo che ho in gola e sorrido.
Già, perché sono qui?

Voglio farlo davvero?

-Non posso venire a trovare la mia splendida ragazza?-

-Certo che sì- afferma, venendo verso di me e schioccandomi un sonoro bacio sulla guancia.

Dopodiché va in cucina, ed io la seguo, guardandomi attorno.

Questa casa è un po' anche la mia.

L'ha comprata Lily subito dopo aver finito Hogwarts, non volendo essere un peso per i miei genitori, dato che si le avevo proposto di trasferirsi da me.

Destinati ||JilyWhere stories live. Discover now