32~ La piovra gigante bacia meglio di me

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Sono in Sala Comune, tre giorni dopo Natale, quando James mi picchietta il dito sulla spalla.

Mi volto verso di lui con un sorriso che ormai è automatico quando lo vedo.

-Ehi, Lily. Fuori c'è ancora la neve, vuoi venire?- mi propone.

Abbandono il libro di Pozioni per afferrare mantello e guanti e seguire Potter.

Usciamo fuori, e la fredda aria dicembrina mi colpisce in pieno, ispiro quest'aria così fredda e pura.

Camminiamo nella neve, semplicemente parlando, senza qualcosa di specifico, e il fatto è che sto così bene.

Sto bene con James, sa rendermi felice.
Sa come farmi ridere, come farmi divertire, come consolarmi.

E mi piace, mi piace tanto questa cosa.
Mi piace lui e tutto ciò che porta con sè, pregi e difetti.

E magari anche io piaccio a lui.
È da sempre che mi stressa, ma quest'anno è stato diverso.

È stato attento, premuroso, dolce, ma rimanendo sé stesso.

E poi è da tanto che non lo vedo uscire con qualcuna, dal quinto anno, in realtà.

Arriviamo di fronte al Lago Nero, ghiacciato, e ci fermiamo lì, l'una accanto a l'altro, le dita inguantate che quasi si sfiorano.

Ammiro il lago in tutta sua placida immensità.

Un sorriso mi nasce sulle labbra, al pensiero di tutto ciò che James ha fatto per me, e non mi chiedo neanche da quand'è che ho effettivamente cominciato a chiamarlo per nome.

E forse sarà il fatto che ho finalmente accettato la verità, oppure che mai come adesso mi è parso più attraente.

Mi volto verso di lui, al mio fianco, lo sguardo che contempla il lago.

-Potter.- lo chiamo.

Lui si volta verso di me, ed è solo adesso che mi rendo veramente conto della vicinanza.

Idiota, Lily. Idiota. Dovevi fare il calcolo di quanto sareste stati vicini.

Ma magari a Lily va bene che sia così vicina a James.
E che i calcoli vadano a quel paese.

-Dimmi, Evans.- risponde.

Alzo la faccia e lo guardo, sospettosa, gli occhi ridotti a fessure.

-Perché non ti vedo con una ragazza dal quinto anno? Non è che hai capito di essere omosessuale?- chiedo, improvvisamente seria.

James spalanca gli occhi, completamente stupefatto.

Mi avvicino ancora di più, alzando la faccia e sentendo tutto il calore di questo ragazzo.

-Ti devo comprare dei pantaloni di pelle attillati, vero?- sussurro.

E poi non so bene cosa succede.

So solo che improvvisamente non c'è più nessuna vicinanza, per il semplice motivo che è scomparsa e non mi spiego bene il perché.

E magari starei anche a pensarci, se non stesse accedendo ciò che sta succedendo.

E succede che improvvisamente le mie labbra non sono più deliziosamente vuote e pronte a sparare tutti i miei commenti intelligenti.

Sono meravigliosamente, incredibilmente, stupendamente riempite da quelle di Potter.

E , per quei comuni mortali che se lo stessero chiedendo e stessero pregando perché sia così: lo è.

Perché James Potter mi sta baciando, e credo di aver aspettato questo bacio da sempre.

Gli allaccio le braccia dietro al collo e lo attiro a me, mentre le sue mani si posano sui miei fianchi e si immobilizza dalla sorpresa.

E come non essere sorpresi?!

Ho sempre odiato James Potter.
Dal primo momento in cui l'ho visto.
E ho ignorato i battiti del cuore, e tutte le emozioni, perché era solo rabbia, solo fastidio.

E magari non è un caso che io sia capitata nel suo vagone, al mio primo treno per Hogwarts.

E non è un caso che abbiamo passato così tanto tempo ad odiarci e a disprezzarci e a lanciarci incantesimi.

Perché forse eravamo destinati a questo.

A questo momento, quando tutto sparisce e lui mi stringe forte come quella sera terribile in cui mi è crollato il mondo sopra.

A questo momento dove ci siamo solo noi, nonostante tutte le aspettative e i litigi.

A questo momento, dove un verso strozzato ci fa separare e notiamo un Sirius Black in preda a quella che non potrei definire in altro modo se non una crisi epilettica.

Si muove a scatti, gli occhi grigi spalancati e la bocca altrettanto, indicandoci con mano tremante.

-Non ci credo.- sghignazza.

Be', non ci credo nemmeno io, in effetti.

Le mie labbra adesso sono così gonfie e vuote, così tristi, tutte sole.

E noto lo sguardo di James, gli occhi sgranati e per un terribile istante ho paura che sia stato un bacio da schifo.

Dopotutto, l'unica persona che io abbia mai baciato è stata Tony, e lui stava con me solo per copiare i compiti, quindi è possibile che abbia sopportato i miei baci per i dieci punti che guadagnava a lezione.

E se in realtà baciassi da schifo?!
Oddio.

Guardo ancora per un po' Potter, leggermente terrorizzata.

Sirius intanto cade a terra, in mezzo alla neve, ridendo a crepapelle e contorcendosi.

E io sono immobile, perché lo è anche Potter, e quindi evidentemente la piovra gigante bacia meglio di me.

Intanto però io ho baciato James Potter.

Oddio l'ho baciato.

Oddio l'ho baciato.

Oddio ho baciato James Potter.

E starei ad urlarlo, in questo momento, se la situazione fosse più rilassata, cosa che non è perché a quanto pare bacio da schifo.


Destinati ||JilyWhere stories live. Discover now