CAPITOLO 18

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Due giorni dopo Natale mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto. Non dice molto, solo un semplice saluto con una faccina sorridente.

Rispondo con un 'chi sei?' e poi torno alla mia conversazione con Abigail.

Sono a casa di mia mamma anche se in casa c'è solo mia sorella e stiamo parlando delle varie verifiche che ci aspettano al ritorno delle vacanze. Io ne ho tantissime essendo all'ultimo anno e lei invece ne ha due o tre al massimo. Non vedo l'ora di iniziare il college per smettere con la scuola superiore.

Poco dopo il numero sconosciuto mi invia di nuovo un messaggio dicendo che è Nico e che se mi va possiamo uscire uno di questi giorni.

Gli rispondo che mi piacerebbe e che sono sempre libero.

"Com'è vivere con Noah?"

"Non lo si vede mai. Solo quando ceniamo scende, però non parla quindi è come se non ci fosse"

"Deve essere una situazione bruttissima per lui. L'unico genitore che ha sta male"

Ieri sono andato a trovare Michael in ospedale. Sta proprio male. E' molto pallido e si vede che si sta indebolendo. Ha perso tutti i capelli per colpa della chemio e a volte, talmente soffre, non riesce a parlare. Mi stupisce sapere che è rimasto in vita così tanto, deve essere un guerriero.

I medici hanno detto a mio padre che non possono più curarlo e che l'unica cosa che possono fare è dargli degli antidolorifici o cose del genere per sentire di meno il dolore.

Mio padre non lo dice ma io sono sicuro che sta soffrendo moltissimo. Michael è sempre stato il suo migliore amico e lui sa benissimo che sta per perderlo.

"Quando vai all'ospedale?" mi chiede mia sorella.

"Stasera. Dobbiamo cercare di non lasciarlo mai solo perché potrebbe semplicemente lasciarsi andare e i medici dicono che gli fa bene avere facce comuni intorno"

"Mamma mi ha detto che non sta mangiando"

"Già. Si rifiuta. Ha mal di stomaco. Praticamente ha un po' di tumore ovunque"

Nico mi manda un altro messaggio chiedendomi se ho voglia di uscire fra dieci minuti. Rispondo che ci possiamo trovare al parco e così saluto mia sorella promettendole tutti i dettagli di quella uscita.

Quando arrivo al parco Nico è già lì e mi saluta sorridendo.

"Come va?" mi chiede.

"Vuoi la verità o no?"

"No"

"Sto benissimo"

Nico mi sorride e mi tocca la spalla in modo da farmi capire che gli dispiace.

"Vuoi andare a bere qualcosa?" mi chiede.

Ci avviamo verso il bar più vicino e iniziamo a parlare di film. A Nico non piace molto vedere film ma preferisce leggere i libri da cui vengono tratti e se arriva l'occasione per vederlo lo guarda criticando le scene diverse dal libro o addirittura assenti.

Io, invece, gli dico che amo entrambe le cose e poi aggiungo che lavoro in libreria.

Nico sembra entusiasta di questa cosa.

"Deve essere bellissimo poter stare in mezzo ai libri tutto il giorno"

"Sì, molto. Ma non ti piacciono proprio i film? Ad esempio i supereroi"

"Leggo i fumetti"

"Chi è il tuo preferito?"

Nico adora Capitan America come me.

MERAVIGLIA (boyxboy)Where stories live. Discover now