CAPITOLO 20

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Noah ed io siamo stati tutto il pomeriggio insieme e io già riuscivo a vederlo più felice.

Ancora non mi capacito di come abbia potuto Michael picchiare Noah solo perché non accettava la sua omosessualità.

"Pensi che dovremmo dire ai tuoi che siamo tornati amici?" mi chiede Noah.

"Sì, se ne accorgerebbero in ogni caso"

"Com'è vivere con i genitori separati? Avere una famiglia così allargata deve essere strano"

"Non è stato poi così brutto. All'inizio era più che strano soprattutto perché le sorelle con cui vado più d'accordo non vivono con me però ormai sono abituato e poi Charlotte e Douglas sono fantastici"

"Tua madre e Douglas non sono sposati vero?" chiese Noah.

"Charlie ha detto che è pronta la cena Oh, ci sei anche tu Jess"

Juliet è appena entrata senza bussare e non appena si è accorta della mia presenza si allontanata giusto un poco dalla stanza.

Io e Noah seguiamo mia sorella fino alla cucina dove sui piatti è già stato servito del pesce con delle patate al forno.

Noah si siede tra me e Juliet e subito Charlotte gli versa dell'acqua e gli avvicina il pane come se avesse paura che non trovando tutto pronto lui possa scoppiare a piangere o qualcosa del genere.

"Va bene il pesce, Noah? Posso farti qualcos'altro se non ti piace"

"E' perfetto, Charlie. Non c'è bisogno di fare tutto questo per me. Non sto per morire" dice lui scuotendo la testa.

Sia Charlotte che mio padre si fermano un attimo e fissano il ragazzo da parte a me come se avesse appena bestemmiato.

"Che c'è?" dice Noah vedendo che entrambi non riescono a smettere di fissarlo.

"Dovresti star male. Lo sai che..."

"Mio padre è morto. Lo so, Josh, ma sto benissimo. Si chiude una porta e si apre un portone no?"

"Tuo padre non è una porta a caso!" grida mio padre sbattendo la mano sul tavolo.

"Hai ragione, mio padre era una porta a caso. E' morto, fattene una ragione"

Certo, non era così che volevo che iniziassero a capire che Noah sta meglio grazie a me ma so che quando lui attacca a urlare contro qualcuno, non finisce finché non lo decide lui.

Mio padre si alza in piedi e poi si risiede velocemente continuando a guardare Noah con disprezzo.

"Michael era un buon padre e una brava persona. Non puoi trattarlo così"

"Lui non era un buon padre e tantomeno una brava persona. Mi odiava. Odiava Jess. Odiava Abigail"

"Lui non ti odiava. Il suo ultimo pensiero sei stato tu!"

"Odiava una parte di me, la parte più bella. Mio padre mi odiava perché io amo Jess"

Noah inizia a tremare e gli occhi gli diventano lucidi così gli prendo una mano e la stringo più forte che posso cercando di trasmettergli la mia forza. Nel frattempo provo a non pensare che ha parlato al presente e non al passato.

"Calmati, Noah" sussurro.

Tutti trattengono un respiro e Kayla si alza e si avvicina a Noah abbracciandolo.

"Secondo me sei perfetto" gli dice continuando a stringerlo.

Noah si alza dalla tavola e se ne va lasciando tutti noi in silenzio guardandoci negli occhi.

MERAVIGLIA (boyxboy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora