CAPITOLO 23

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Gli ultimi giorni delle vacanze sono stati fantastici e pienissimi.

Sono uscito molto volte con Nico, a volte anche insieme ad Ashlynn e Noah. In più io e il mio migliore amico siamo tornati a essere inseparabili e lui ha smesso di vedersi con i suoi compagni di basket per cui sono contentissimo.

Non vedevo l'ora di arrivare a questo momento.

In questi giorni sognavo continuamente il momento in cui sarei tornato a scuola al fianco del mio vecchio migliore amico e del mio fidanzato.

Mi immaginavo una scena in cui tutti i nostri compagni si sarebbero girati e ci avrebbero chiesto gli autografi o al contrario che tutti ci iniziassero subito a prendere in giro e invece nonostante io stia entrando mano nella mano con Nico e da parte a me ci sia Noah sorridente nessuno ci sta guardando.

Nessun risolino, nessun pettegolezzo.

Mi sembra troppo bello per essere vero.

Nico ed io non abbiamo molte lezioni in comune per cui lo devo salutare praticamente subito e andare con Noah verso le nostre classi.

"Hai paura?" mi chiede "Di esporti così tanto, intendo"

"No, tutta la scuola sa già che sono gay. Farmi vedere con un ragazzo non peggiorerà le cose"

Ed è la verità, lo penso davvero.

Negli anni ho subito molte critiche e delle volte mi hanno anche dato qualche pugno perciò ci sono abituato e ora che sto con Nico non penso proprio che mi prenderanno ancora di più in giro.

Forse sarò il pezzo grosso del momento e sarà peggio ma poi qualcuno farà qualcosa per cui tutti si scorderanno di me e continueranno a prendermi in giro giusto quel poco per farmi ricordare che appartengo alla vita reale e non a quella di un film.

"Se hai bisogno, io ci sono" mi dice prima di entrare nella sua classe.

Mi piacerebbe molto che Noah ed io fossimo dello stesso anno e che lui fosse il mio compagno di banco. Mi distrarrei un po' troppo spesso ma sarebbe un sogno.

La mia compagna di banco, però, non è così male.

E' una specie di nerd. Adora i fumetti e i videogiochi e a scuola va molto bene, nelle relazioni, però, non è molto avanti. Non parla mai. Penso che dall'inizio dell'anno mi abbia parlato giusto tre volte per chiedermi se le potessi prestare una penna o una gomma.

"E' vero che stai con Nicodemus?" mi chiede Stephanie, la mia compagna di banco.

Penso sia la frase più lunga che mi abbia mai rivolto.

Mi sa che i pettegolezzi e la curiosità attirano tutti, anche i nerd silenziosi.

"Sì, è vero"

"Che coraggio"

Stephanie fa un mezzo sorriso e poi apre il suo quaderno e inizia a scarabocchiare qualche fumetto facendomi capire che non vuole più parlare.

Che cosa voleva intendere?

Odio quando non posso sapere tutto quello che le persone hanno da dire. A volte vorrei aver il poter di leggere nella mente delle persone, un po' come Edward Cullen.

Alla fine della lezione Stephanie prende velocemente le sue cose ed esce dalla stanza. La seguo. Voglio chiarimenti.

"Stephanie!"

Lei cerca di far finta di niente ma poi io le prendo il braccio e lei si ferma sospirando.

" Che cosa intendevi?"

MERAVIGLIA (boyxboy)Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt