CAPITOLO 29

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Rosalie ed io, stanchi dalla giornata con i fan di Susanna Ball, abbiamo deciso di andare a mangiare a casa e non in un ristorante, in modo da poter mangiare seduti sul divano davanti alla televisione.

Nostra madre ha ordinato delle pizze per cui ci mettiamo comodi con un piatto sulle gambe ciascuno e facciamo partire 'Avengers' sul computer che è collegato alla televisione.

Pessima scelta, Abigail.

Ogni volta che qualcuno nomina Captain America o Iron Man, mi viene in mente Noah. Non so ancora cosa fare. Se io continuassi a chiamarlo e lui volesse rimanere in Texas farei del male non solo a me, ma anche a lui perché potrei obbligarlo a tornare da me, solo perché crede sia la cosa più giusta nei miei confronti. Ma se lui volesse sul serio tornare da me ed io, invece, smettessi di chiamarlo pensando solo di fargli del bene ci allontaneremmo per niente.

Rosalie mi ha suggerito di parlargli apertamente e di chiederglielo, ma io non so se è l'opzione giusta. So già, però, che finirò per chiederglielo.

"Jess, dovresti parlare con papà" mi sussurra Rosalie durante il film.

"No! Non ci penso neanche"

"Ascolta almeno cosa vuole dirti. Ti vuole bene, non penso l'abbia fatto come dispetto"

"Non importa il motivo per cui l'abbia fatto. L'ha fatto e basta"

"Non puoi non affrontarlo mai più. Lo vedrai a tutti i nostri compleanni e anche alle festività. Prima o poi dovrete parlare. Si devono sempre perdonare i familiari"

Rosalie è sempre stata quella che tiene di più alla famiglia e ha sempre cercato un modo per tenerla unita, anche quando i miei genitori si sono separati ha fatto in modo che ci vedessimo ogni settimana creando le cene della domenica. Ormai non esistono più perché non c'è bisogno di un appuntamento fisso per vederci, ma nel primo periodo era una regola ferrea.

Penso che abbia ragione. Se non gli parlerò domani, lo farò il diciotto febbraio al compleanno di Kayla. Potrò nutrire dentro di me rabbia verso di lui quanto voglio, ma sarà sempre mio padre e io gli vorrò sempre bene.

Verso la fine del film quando Stark capisce che il Tesseract verrà installato proprio a New York sulla sua torre e così si precipita lì, il mio telefono squilla.

E' Noah.

Mi alzo di scatto e mi chiudo in camera mia sentendo le voci ovattate delle mie sorelle che mi prendono in giro per essermene andato a parlare con il mio fidanzatino, come dicono loro.

'Jessie! Sono al Luna Park, è bellissimo'

"Ciao Noah. Perché mi hai chiamato se ti stai divertendo così tanto?" dico sorridendo.

'Avevo voglia di sentire la tua voce' dice semplicemente.

Mi sdraio sul mio letto immaginandomelo seduto su una panchina mentre osserva la ruota panoramica e sorride, come sto facendo io ora.

'Come è andato il firmacopie dello scrittore?'

"Benissimo! Era Susanna Ball, ti ho fatto leggere un suo libro una volta. Mi ha lasciato la sua email per mandargli qualcosa. Dice che mi vuole aiutare"

'Oh mio dio! Ma è stupendo! Sarò il fidanzato di un famoso scrittore'

Fidanzato.

Suona più che bene detto da lui, soprattutto ora che sono totalmente confuso riguardo ai suoi pensieri e ai suoi sentimenti.

"Posso domandarti una cosa?" dico rovinando il momento "Hai intenzione di rimanere in Texas?"

Sicuramente l'ho colto alla sprovvista perché inizia a balbettare e a lasciare spazi vuoti di silenzio, fino a che mi dice che forse potrebbe pensare di rimanere lì fino al college perché gli piace veramente vivere in quella cittadina.

MERAVIGLIA (boyxboy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora