CAPITOLO 30

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E' da quasi due ore e mezza che sono seduto sul mio letto a scrivere la storia e i copioni per il prossimo teatro. Non so perché ho iniziato a scrivere, non lo volevo fare ma dun tratto mi sono ritrovato a scrivere migliaia di parole.

La storia è la più banale del mondo: la mia. Beh, la mia e quella di Noah. Ho cambiato nomi, luoghi e alcune vicende ma la storia è sempre quella. Io mi chiamo Austin e Noah si chiama Adam.

In pratica ho già scritto la metà di tutto lo spettacolo, forse un po' di meno, e sono anche piuttosto felice di come sta venendo, però voglio a tutti costi scrivere a Susanna Ball per cui le mando tutto ciò che ho scritto e le chiedo di dargli un'occhiata quando ha tempo. Non vedo l'ora che mi risponda, sperando che lo trovi abbastanza carino. Io non lo trovo così pessimo, sinceramente.

Devo solo pensare alla persona che può sostituire Noah come compositore delle canzoni dello spettacolo, ma questo sarà un secondo problema.

"Ragazzi! Potete scendere un attimo?" urla Charlotte.

Quando ci chiamano in questo modo, non è mei un buon segno. Mi stacco dal computer sbuffando e scendo insieme alle mie sorelle.

Mio padre ci fa sedere sul divano mentre lui e Charlotte stanno in piedi. La pancia di Charlotte sta già crescendo. Ormai dovrebbe essere quasi al secondo mese perché quando lha annunciato, era la terza o la seconda settimana dopo il primo mese, se non sbaglio.

"Vi andrebbe bene se io e vostro padre ci sposassimo?" chiede Charlotte con il sorriso più emozionato che io abbia mai visto.

"Certo che sì" dice Juliet correndo ad abbracciarli.

Anche io e Kayla seguiamo il suo esempio e andiamo ad abbracciarli.

Sono così contento che finalmente abbiano deciso di sposarsi. Era ora che mio padre le chiedesse di sposarlo. Stanno insieme da così tanti anni e presto avranno un bambino per cui o adesso o mai più.

Non riesco a non pensare a quando dovrò dire io alle mie sorelle che mi sposerò. Con chi farò questo gran cambiamento? Sarò io a fare la proposta o sarà lui?

Ho sempre desiderato una famiglia e spero che magari sarà grande come la mia. Voglio avere più figli in modo che loro possano vivere il sentimento della fratellanza come lo sto provando io.

"Aspetti un maschio o una femmina?" chiede Kayla toccando la pancia di Charlotte.

"Non lo sappiamo ancora. Il mese prossimo lo scopriremo. Che ne dici se inizi a pensare a dei nomi per maschietti e dei nomi per femmina?"

"Scelgo io il nome?" dice Kayla emozionata.

"Sì ma devi trovarne uno bello, okay?"

Charlotte le fa il solletico sulla pancia e lei inizia a ridere come una matta.

Kayla ha già otto anni e fra poco ne avrà nove. Mi sembra impossibile che siano passati così tanti anni da quando l'ho vista appena nata. Sono orgoglioso di lei. E' diventata una bella e brava bambina. Ogni tanto mi stupisco della sua età perché ai miei occhi è ancora una bambina dell'asilo e invece è già in quarta elementare.

Durante la pausa pranzo vado nell'aula di teatro per annunciare a tutti che ho deciso di prendere parte allo spettacolo e che sto iniziando a scrivere la storia e il copione ma trovo soltanto la professoressa Taller.

"Salve! Ashlynn mi ha detto che volete fare uno spettacolo con una tematica gay" dico un po' in imbarazzo.

"Sì ma tranquillo se non vuoi, non lo facciamo. Abbiamo già discusso e non lo faremo"

"No, dovete farlo. Sono venuto a dirle che vi voglio aiutare. Posso scrivere io la storia e il copione"

"Sei sicuro, Jensen?"

MERAVIGLIA (boyxboy)Kde žijí příběhy. Začni objevovat