Chiudo gli occhi, mentre i battiti del cuore aumentano con un ritmo irregolare. Le gambe tremanti non riescono a sorreggermi, così cado sulle ginocchia. Improvvisamente sento la sua mano appoggiarsi sulla mia spalla. Incerta alzo le palpebre, per poi guardare l'uomo con uno sguardo interrogativo.
- Non voglio ucciderti - mi rassicura. Mi tende la mano, lasciandola scivolare dalla spalla. La afferro, ancora perplessa.
- Hai circa sedici anni, suppongo - mi dice notando il segno, mentre mi aiuta ad alzarmi. Annuisco debolmente.
- Io sono Aidan - continua, presentandosi gentilmente.
- Io Shania, quanti anni ha? - riesco a dire con un filo di voce.
- Cinquantasette - dice tutto d'un fiato.
- Come ha fatto a sopravvivere? - gli chiedo puntando gli occhi sul suo segno.
- Quando avevo sedici anni, cioè quarantuno anni fa, non venivamo portati a Richcity. - confessa sospirando.
- Ah giusto tutto questo è iniziato quarant'anni anni fa, quando quel ragazzo ha dato fuoco ad un'intera città - esclamo irata.
Dopo quell'affermazione noto che Aidan ha cambiato totalmente espressione. Ha le mani chiuse in due pugni. Gli occhi serrati. È in piedi di fronte a me.
Ad un tratto spalanca gli occhi. Faccio qualche passo indietro e mi sposto alla sua destra. Sempre con i pugni chiusi, porta le braccia tese davanti a sé. Infine apre le mani.
Cado all'indietro per quello che sto vedendo. Sono terrorizzata.
Una fitta fiamma orizzontale nasce dalle mani dell'uomo. Scintille di fuoco cadono di qua e di là. Riesco a sentire il calore sulla mia pelle.
All'improvviso Aidan spalanca le braccia, poi le fa cadere sui fianchi.
Rimango con il fiato sospeso quando due fiamme, una alla sua destra e una alla sua sinistra, si creano dal nulla. Sembrano muoversi. Si spostano in modo circolare, ed alla fine si incontrano: si è creato un vero e proprio cerchio di fuoco intorno all'uomo. Lui si trova nel centro.
Perché ha avuto questa reazione? Non riesco a capire.
Improvvisamente il fuoco si spegne. Quella fiamma così viva, è scomparsa. Del cerchio di fuoco adesso non rimane altro che della terra, che ha preso il posto dell'erba ormai bruciata. Alzo lo sguardo e vedo Aidan chiudere la mano. Si dirige a passo svelto, fermandosi quando si trova a pochi passi da me.
Nei suoi occhi vedo una fiamma.
Una fiamma talmente realistica che mi fa rabbrividire.
Sembra che i suoi occhi prendano fuoco.
Mi guarda dritta negli occhi. Sono così debole in confronto a lui.
Assume una faccia seria, che pare nascondere tanto dolore.
I suoi occhi che incutono tanta paura, si lucidano.
- Sono io il ragazzo che ha dato fuoco alla città - urla tristemente, come se volesse urlarlo al mondo.
*Spazio autrice*
ed ecco qua un nuovo personaggio.
Piccolo appunto: il nome Aidan significa "preziosa fiamma del focolare" che non mantenuta, appunto, può dare fuoco ad un'intera città. Perfetto come nome no? :p Insomma Shania ha appena incontrato colui che ha fatto nascere "l'odio" per coloro che hanno il segno sette.
Nel prossimo capitolo ci saranno grandi sorprese :)
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leggetele sono bellissime e scritte molto bene.
Grazie mille, al prossimo capitolo ^^
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Destinati per un segno
FantasyA sedici anni tutto cambia. In molti si suicidano prima di compiere quell'età. Fra pochi giorni sarà il mio sedicesimo compleanno. So che se comparirà, sul mio braccio, quel raro segno sarò destinata alla morte. O meglio, sarò obbligata a uccider...