Stai al gioco

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- E ora tu cosa vuoi fare? - mi chiede insicura.

- Vengo con te - rispondo terrorizzata e mi sento tirare per la mano.

Ci incamminiamo per un po' non trovando niente e nessuno. Un rumore in lontananza rimbomba nei corridoi.

- Vado a vedere. Ci metterò poco. Tu rimani qui, è troppo pericoloso per te - mi ordina ma io mi scuoto e mi dimeno.

- No voglio aiutarti! - urlo in quel buio che mi avvolge. In realtà voglio solo rimanere con lei. In questo buio cerco qualcosa a cui aggrapparmi.  E lei, anche se mi frusta dirlo, è l'unico mio appiglio, l'unica mia salvezza.

- Sei pazza? Ti uccideranno! Rimani qui, io torno subito. Fai quello che ti dico poiché ti sto anche mantenendo in vita e dipendi da me viste le tue condizioni - esclama decisa facendomi rabbrividire. Sento i suoi passi allontanarsi.

Io non dipendo da te. Posso benissimo cavarmela da sola anche da cieca. Inizio a camminare sbattendo contro le mura.

Sono forte io. Posso anche andare più veloce di così. Inizio a correre ma finisco per scontrarmi contro un muro e cadere a terra. L'imbarazzo e il dolore si prendono gioco di me. Shania cosa pensavi di fare? Di poter correre per i corridoi senza neanche vedere dove stavi andando? Che illusa che sono. Chissà dove mi trovo. E Chantal? Devo tornare da lei.

Tento di rialzarmi ma delle voci mi trattengono sul pavimento. Chiudo gli occhi quasi bloccando un respiro in gola.

- Un altro morto - dice una voce maschile.

- Wow era anche carina - ammette sghembo un altro.

Shania trattieniti per non tirargli un pugno in faccia.

- Smettila di guardare le altre ragazze! - urla in modo schizofrenico una voce femminile. Poi all'improvviso un dolore lancinante mi arriva dritto allo stomaco. Ho l'impulso di rannicchiarmi per il dolore e di vomitare, ma non posso coprire la copertura da morta. Stringo gli occhi.

- Un bel calcio per la tua ragazza carina - dice gioiosa la stessa voce piena di sé. - Sembra che stia soffrendo... forse è viva... - sussurra come per non farsi sentire da me.

Si mette male.

- Allora? - chiede una voce maschile ed io tento di non stringere troppo gli occhi mentre trattengo il respiro.

- Aspetta - ordina lei.

- Ma è morta... - dice l'altro ragazzo.

Le voci dei due ragazzi sembrano più lontane di quella della ragazza.

Lei deve essersi avvicinata a me. Che odiosa. Shania mantieni la calma.

Mi sento afferrare per le spalle e involontariamente lascio uscire un leggero sospiro di preoccupazione dalla mia bocca.

- È viva! Respira! Lo sapevo. Quindi dobbiamo ucciderla. Chi lo fa? Io dai. Se lo merita. Così impara a provarci con il mio ragazzo - dice ridendo in modo malefico.

Cosa faccio? È la fine. Sono in tre quindi non ho speranze. Tanto vale continuare a far finta di essere morta. Mi è piaciuto vivere fino a che ho potuto. È stato "bello". Non pensavo di diventare così ironica sul punto di morire. Ma forse c'è qualche lato positivo. Insomma preferisco morire che sopportare il dolore allo stomaco e tutto il resto.

- Ma smettila! Stai solo trovando delle scuse per bruciarla e togliertela di mezzo. Ma è morta! Spiegami qual è la soddisfazione di uccidere un morto? Dai finiscila di fare la bambina e andiamo. Non abbiamo tempo di dare corda alle tue stupidate. - ordina il ragazzo.

Destinati per un segnoWhere stories live. Discover now