CAPITOLO 1

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JEFF P.O.V.

Ero tranquillamente seduto al mio banco, ovviamente ultima fila vicino alla finestra. Guardavo fuori, disinteressandomi completamente della lezione di... non mi ricordo neanche quale materia.
Io sono Jeff, chiamatemi solo Jeff. Sono al terzo anno di questa stupida scuola superiore e voglio morire.
"Woods, qual è la sua risposta, quindi?" mi chiese quel rompipalle di Slenderman.
"Le ho detto mille volte di non chiamarmi per cognome, lo detesto! Comunque... ehm... 7?" tutti si misero a ridere.
"Questa è la lezione di storia, signorino Jeff." il prof mi stava per fare una lavata di capo, ma ad un tratto, la mia salvezza! Suonò la campanella.
Senza perdere tempo mi fiondai fuori dalla classe, dirigendomi in giardino.
Mi sedetti all'ombra di un albero ad ascoltare la musica con gli occhi chiusi.

"Ehy Jeff" mi parve di sentire, ma ero troppo preso dalla musica.
"Mi senti?" disse qualcuno togliendomi le cuffie.
"Si può sapere chi cazzo è?" aprii gli occhi e vidi Ben, il mio migliore amico.
"Oh, sei solo tu." dissi disinteressato.
"Sempre felice di vedermi, mh?" si sedette di fianco a me.
"Come va con EJ?"
"Come vuoi che vada? Male ovviamente, non mi calcola di striscio, solo perché sono del primo anno e lui del terzo! E poi c'è anche il fatto che lui è uno dei più popolari, mentre io sono un nerd secchione. Poi sarà sicuramente etero...".
Ben ha scoperto di essere gay quando era in prima media, dopo aver visto uno strafigo al quale va ancora dietro, di nome Eyeless Jack. E dopo questo cambiamento è venuto al centro di gay anonimi al quale vado anche io, da lì siamo diventati amici.
Io, invece, è da quando sono nato che sono certo di essere gay. Non ho mai provato attrazione per le ragazze della mia classe, solo per i ragazzi. Forse è anche per questo che venivo bullizzato, non dimostravo nessun interesse per la figa.
"Ti sta piacendo qualcuno in questo periodo?" mi chiese Ben curioso.
"No, fanno tutti cagare qui." risposi senza dare molto peso al mio pensiero.
"Oggi ci sei all'incontro?" gli chiesi.
"No, devo studiare per la verifica di domani" rispose e io sbuffai.
Non appena finita la conversazione suonò la campana e noi entrammo in classe.

Finiscono le lezioni e come ogni mercoledì mi dirigo verso casa di Toby, un ragazzo della mia scuola che ha dato vita a questo "club".

"Grazie a tutti per essere venuti! Chi ha voglia di raccontarmi delle sue esperienze con le persone di stesso sesso?" nessuno rispose.
"Ehm, su! Brian, parla tu! Come va con il tuo migliore amico?" chiese lui a Brian, un ragazzo alquanto più strano di me, che si mette sempre la stessa felpa gialla, per questo lo tq Hoodie. È innamorato del suo migliore amico da quando sono piccoli, ma non ha ancora trovato le palle per dichiararsi.
"B-beh, facciamo le normali cose che fanno gli amici... mi parla sempre e solo di ragazze... però, l'altro giorno mi ha dato un bacio sulla guancia e mi ha detto che sarebbe perso senza di me!" rispose lui entusiasta del suo traguardo.
"Bene! Continua così! Oraaaa... Helen, hai trovato la tua cotta delle elementari a scuola o ancora niente?" chiese Toby ad Helen, si fa chiamare Bloody Painter come nome d'arte. Da piccolo si è innamorato dei suo coetaneo vicino di casa e da allora non ha più smesso di cercarlo.
"Finalmente credo di averlo trovato! Dovrebbe andare in quarta nella nostra scuola e penso sia nella B!"
"Davvero? Sono molto felice per te, dovresti andarci a parlare. Ma mi raccomando, non pressarlo troppo e non spaventarlo." Helen fece un sì con la testa.
"Jeff, tu che hai da-" stava per chiedermi Toby, ma improvvisamente la porta si aprì.
"Scusate il ritardo, non trovavo la casa" disse un ragazzo molto alto, dalla carnagione chiara, truccato e vestito esclusivamente di bianco e nero. Stranamente lo trovavo molto affascinante.
"Jack, eccoti! Ragazzi, lui è il nuovo membro, Laughing Jack. Si è trasferito da poco qui in città. Raccontaci un po' della tua esperienza con l'omosessualità. Questa volta ti sei salvato, Jeff" Toby sa quanto io odi parlare dei fatti miei agli altri, sono venuto in questo club solo perché mi ha spinto mio fratello.
"Ho capito di essere gay quando il mio migliore amico si è dimenticato con me e mi ha escluso dalla sua vita, questo mi ha portato a pensare e ad avere il desiderio di farlo di nuovo mio. Ho scoperto questo gruppo grazie a mio cugino Jason, che viene nella vostra scuola e ho deciso di partecipare per sentire altre opinioni, consigli e, magari, trovare qualcuno di carino" fece un gran sorriso, che mi fece sentire molto strano.
"Grazie per aver condiviso i tuoi pensieri con noi. Ora torniamo a dov'eravamo rimasti, Jeff. Raccontaci un po' che progressi hai fatto." sbuffai rumorosamente.
"Non ho fatto un cazzo di progresso, i ragazzi a scuola sono sempre quelli e non me ne piace nessuno. Tutti stra popolari e bellocci , che se ne fregano delle nullità più piccole, tsk. Che razza di genere l'uomo." commentai acidamente.
"Eeeeeee dimmi, Liu sta bene?" mi chiese Toby.
"Quante volte te lo devo dire di non provarci con mio fratello?"
"Che male c'è?! Tentar non nuoce!"
"Prova ad avvicinarti a mio fratello e vediamo se sei ancora illeso." dissi, poi guardai l'orologio e vidi che era finito l'incontro.
Dopo vari saluti ce ne andammo tutti alle rispettive case.
Mi sentivo così strano dopo aver visto Jack, era davvero bellissimo e sembrava anche spiritoso.
Forse dovrei smetterla di pensarci o rischio di sembrare una ragazzina in calore.

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