CAPITOLO 22

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JEFF P.O.V.

Mi svegliai lentamente, ero alquanto intontito, cercai di mettermi seduto, ma mi faceva troppo male il sedere.
Sbadigliai e come risposta ottenni un "buongiorno" dal mio amato spilungone. In effetti è davvero tanto alto, quasi non me ne ero mai accorto. Sarò stato distratto da quella massa di muscoli che avevo davanti agli occhi.
"Ti sei svegliato, Jeffino. Ti devi alzare" mi disse accarezzandomi la testa, per poi mettersi la maglia.
"Non ho voglia di andare a lezione, mi fa male il culo" dissi piagnucolando e rannicchiandomi sotto le coperte.
"Non ti ricordi, Jeff? Oggi non c'è lezione. Verranno quelle del college femminile della nostra città per assistere al torneo di pallavolo tra la nostra classe prima e la loro classe quarta"
"Eh?! Verrà qui TUTTA la loro scuola?" chiesi nel panico.
"Beh, penso di sì. Il preside ha detto che c'è spazio per tutti perché loro sono poche" rispose non capendo il perché della mia reazione.
"Io non mi muovo da qui!" dissi convinto.
"Invece dobbiamo andare!" così Jack mi tirò su con la forza, facendomi sbuffare.
"Ma che ti prende?" mi chiese preoccupato.
"Senti, qualsiasi cosa accada sei tu l'unico a piacermi! Chiaro?"
"Certo, ma perché me lo dici?"
"Perché in quella scuola c'è una tipa che mi viene dietro fin dalle medie. La detesto e mi da sui nervi, ma più cerco di allontanarla più diventa appiccicosa!" dissi esasperato accoccolandomi a lui.
"Allora non preoccuparti, te la terrò lontana io" disse Jack con tono molto serio, mi faceva un po' paura, ma allo stesso tempo mi eccitava.

Ci preparammo per poi andare a fare colazione insieme a Ben e Eyeless.
"Ben, sei in ansia per la partita?" gli chiese Jack curioso.
"Abbastanza, infondo non sono così bravo"
"Ma che dici?! Sei bravissimo, piccolo" gli disse Eyeless dandogli un bacio a stampo per rassicurarlo.
Decidemmo di accompagnarlo in campo, dove avrebbero iniziato gli allenamenti, e intanto noi avremmo preso i posti migliori.
Purtroppo vidi quella spiacevole ragazza che, con le sue amiche, aveva avuto la mostra stessa idea.
Cercai di non farmi notare, ma fu inutile.
La vidi corrermi incontro gridando il mio nome, la sua voce riusciva ancora a darmi sui nervi.
"Ehi, Jeff! Ciao! Da quanto tempo non ci vediamo!" Mi disse allegra e sorridente. Le avrei volentieri spaccato i denti con una mazza.
"Ciao Jane..." dissi sbuffando, Jack le diede un'occhiata e la trucidò con lo sguardo.
"Sei cambiato un sacco! Ti sei fatto proprio più bello!"
"Io ero già bello anche da prima e-" stavo dicendo, ma mi interruppe.
"Vi dispiace se io e le mie amiche ci sediamo con voi? Così facciamo amicizia" disse lei, ma non aspettò il tempo di una risposta, che arrivarono anche le sue amiche. Tutte si accollarono subito ad Eyeless, cosa che notò anche Ben dal campo.
"Perfetto!" disse Jane sedendosi in mezzo a me e Jack. Penso che lui si sia dovuto trattenere per non prenderla a calci.
Io mi alzai subito e mi sedetti tra Jack e una di quelle galline, ma anche Jane non tardò a spostarsi.
Io e Jack sbuffammo, lasciando le cose così, sapevamo sarebbe stata una perdita di tempo cercare di fare qualcosa.

Si riempirono man mano tutti gli spalti e la partita iniziò.
Jane non la smetteva di starmi appiccicata o afferrarmi il braccio, non importava quanto la spingessi poi io.
Purtroppo anche ad Eyeless non andava bene, quelle tipe non la smettevano di parlare, non facendolo concentrare sulla partita. Purtroppo quelle troppe attenzioni ad Eyeless molte volte distraevano Ben.
Poi Eyeless fece una cosa molto coraggiosa. Si alzò e urlò a squarcia gola: "VAI, AMORE!".
Questo servì molto a Ben per tornare a concentrarsi. Fece anche calmare le ragazze, dopo che chiesero ad Eyeless se quindi fosse fidanzato.

JACK P.O.V.

A fine partita tutti i ragazzi risultarono per la vittoria della nostra squadra. Jeff mi baciò appassionatamente, cosa che fece infuriare Jane, tanto che se ne andò subito via con le sue amiche.
"Finalmente, cazzo!" Dicemmo all'unisono, per poi ridere.
Andammo da Ben a complimentarci per la vittoria, in seguito lasciammo i due fidanzati da soli e andammo a farci un giro.
"Bella partita, se non fosse stato per quella racchia" dissi ancora nervoso.
"Mi dispiace, però tu sai che ho occhi solo per te!" mi disse tenendomi la mano, questo mi fece sorridere.
"Cazzo, quanto mi piaci, Jeff!" e gli presi il viso fra le mani baciandolo, lui ricambiò immediatamente.
"JEFF!" sentimmo urlare vicino a noi da un voce femminile.
Ci staccammo e ovviamente era Jane che ci venne incontro.
"Tu non puoi essere gay! Non ti possono piacere i ragazzi!" si mise a dire, così tante cazzate non le avevo mai sentite.
"E invece io sono gay e i ragazzi mi possono piacere, infatti sono innamorato di questo spilungone!" ribatté Jeff stringendo la mia mano.
"Stare con una ragazza è meglio! Torneresti normale!"
"Non funziona così, idiota. A me piacciono e piaceranno per sempre i ragazzi. Stare con una ragazza mi farebbe schifo come farebbe schifo a te!"
"Ma-"
"Smettila, Jane! Tu non mi piaci, fattene una ragione!" urlò Jeff arrabbiato.
Poi vidi una scena che mi fece ribollire il sangue nelle vene. Così tanta rabbia non l'avevo mai provata in tutta la mia vita.
Jane si scagliò addosso Jeff baciandolo.

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