CAPITOLO 12

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JEFF P.O.V.

Le due settimane più lunghe e tristi della mia vita.
Dopo la chiacchierata con Ben tornai in camera, senza trovare Jack. Decisi di aspettarlo, ma non tornò prima della mattina seguente. Il fatto che avesse passato la notte fuori mi ha un po' scosso, chissà con chi è stato.
Forse ero arrabbiato, ma sta di fatto che non lo salutai nemmno, come lui non salutò me.
Tutto questo andò avanti per 2 lunghe settimane. Siamo compagni di stanza e vicini di banco, ma in questo tempo non ci siamo rivolti la parola, solo degli sguardi fuggitivi.
Mi sto chiedendo se è colpa mia. Non sarei dovuto scappare subito, ma avrei dovuto chiedergli spiegazioni. Ora no ce la faccio, dopo tutto questo tempo senza parlarci non mi sento più come prima, mi sono chiuso di più in me stesso.
Ho passato la maggior parte del tempo con Ben. Lui provava a farmi stare meglio, ma anche quando parlava di Eyeless, non facevo a meno di pensare a Jack. È ovvio che Eyeless ci stia provando con Ben, mi ha raccontato che si stavano per baciare, se non fosse arrivato il compagno di stanza di Eyeless. Sono tanto felice per lui, ma è inevitabile che si ritrovi a passare più tempo con il ragazzo che gli piace che con me. Non do la colpa a Ben, perché fa bene, ma mi sento più solo rispetto al solito. Ben è stato il mio unico amico da quando sono qui a scuola, lui mi aiutava sempre e ci teneva a non farmi sentire solo. Ora che né lui e né Jack ci sono mi sento abbandonato, nonostante io sappia che, alla fine, solo uno dei due mi ha abbandonato. Dovevo prevedere che con Jack non sarebbe durata questa sorta di amicizia.

Come ogni ricreazione mi andati a sedere nel mio angolo segreto, misi le cuffie e chiusi gli occhi ascoltando la musica e cercando di rilassarmi.
Ad un certo punto sentii qualcuno picchiettarmi una spalla.
"Ben, non dovevi stare con Eyeless og-" mi interruppi quando, cavate le cuffie, aprii gli occhi e vidi che era Jack. Avevo il cuore che batteva a mille.
"Jeff, penso sia ora che parliamo" disse sedendosi davanti a me. Non riuscivo nemmeno a guardarlo negli occhi, ero troppo in ansia.
Nessuno parlava, la tensione si tagliava con un coltello.
"Mi dispiace." disse lui dopo alcuni minuti di silenzio, "Sono stato un coglione a baciarti senza chiederti nulla, non so nemmeno perché l'ho fatto. Ma mi dispiace soprattutto per averti fatto passare la notte da solo e per averti ignorato in queste due settimane. Quando sei scappato avevo oaura di aver rovinato tutto, come con Isaac, e ho decisi di dormire da Jason. Volevo oarlarti il giorno dopo, ma non ne ho avuto il coraggio, si vedeva che eri arrabbiato con me. Ho pensato che sarebbe stato meglio lasciarti stare e lasciar perdere tutto...tutto quello che c'è tra di noi. Ho pensato che saresti stato più felice senza di me, ma ora tutto questo mi sta uccidendo, Jeff! Io non posso stare senza di te e non voglio starci! Mi manchi, mi manca i tuoi commenti acidi, gli scherzi che ci facevamo a vicenda, le coccole, insomma, tutto! Vorrei chiederti se possiamo sistemare le cose e tornare come prima, ma se tu stai meglio così, senza di me, allora non ti disturberò più" rimasi sbalordito dalle sue parole. Tanto che restai in silenzio per zlcuni minuti, per metabolizzare tutto ciò che aveva detto.

JACK P.O.V.

Se ne stava in silenzio con lo sguando basso. Ogni secondo che passava senza risposta era come una pugnalata al cuore.
Allora non mi vuole più per davvero, pensavo che si sarebbe risolto tutto, ma mi sbagliavo.
Feci per alzarmi, ma non ne ebbi il tempo dato che Jeff mi saltò addosso abbracciandomi. Lo strinsi a me più forte che potevo, come se avessi oaura che se ne andasse di nuovo.
"Idiota! Se pensi che potrei mai essere felice senza di te sei proprio in cretino!" mi disse fra le lacrime, "Sei l'unico per cui io abbia mai pianto e sei speciale per me. Mi dispiace per essere scappato invece di parlare e per averti ignorato tutto questo tempo. Mi sono sentito perso e solo senza di te e non voglio che questo accada di nuovo. Jack, promettimi che non litigheremo più così..."
Gli accarezzai i capelli mentre lui piangeva sulla mia spalla.
"Mai più, te lo prometto, Jeffino!" lui alzò la testa e mi sorrise, mentre io gli asciugai le lacrime e gli diedi un bacio sulla guancia. Lui me ne diede uno indietro e restammo in silenzio per l'ennesima volta, ma questa volta non era un silenzio pieno di imbarazzo e ansia, ma riuscivo a sentira tanto amore tra di noi. Restammo a guardarci negli occhi felici per tutto l'intervallo. Sono al settimo cielo per aver risolto con il mio Jeff.


Due capitoli in un giorno, amatemi.

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