CAPITOLO 20

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JACK P.O.V.

"Sei in vena di coccole?"
"Nahh, non vorrei limitarmi alle coccole" risposi iniziando a baciarlo con più foga, intrufolando la lingua dentro la sua bocca, mentre le mie mani scorrevano lungo i suoi fiachi.
"J-Jack" lui stava diventando paonazzo.
"Sai, stavo pensando, tu mi hai già fatto una sega tecnicamente, quindi perché non passare al livello successivo?" dissi perversamente, mentre mi intrufolato con le mani sotto la sua maglia.
Jeff balbetta, troppo imbarazzato per dire una frase di senso compiuto.
Lo osservai divertito, per poi accarezzargli dolcemente il viso sorridendo.
"Ehi, se non te la senti non ti obbligo a farlo. Voglio solo che tu sia felice" dissi in modo calmo.
"Non è che non voglio! È che sarebbe la mia prima volta e... h-ho un po' di paura"" mi disse, palesemente nervoso.
"Tranquillo, cercherò di farti meno male possibile"
"Ehi! Quando abbiamo deciso che io sono passivo?!" disse contrariato e io mi misi a ridere.
"Beh, direi da quando ci siamo incontrati per la prima volta" risposi divertito, poi lo baciai appassionatamente, levando finalmente quella maledetta maglia.
Iniziai a baciargli il collo, lasciando ogni tanto dei segni violacei, mentre Jeff ansimava ad ogni mio tocco.
Mi faceva eccitare sentirlo ansimare sotto di me.
Mi avventai poi sul suo capezzolo destro, iniziando a succhiarlo e morderlo, nel frattempo le mie mani andarono sempre più in basso, fino ad arrivare al suo meraviglioso fondoschiena. Lo palpai e dopo poco infilai le mani dentro i suoi pantaloni e boxer, continuando a stringere le sue natiche.
Lui gemeva, lasciandosi andare a dei piccoli spasmi di piacere.
"Jack, t-ti voglio" disse ansimando e non fece che far crescere l'eccitazione in me, oltre alla mia già presente erezione.
"Subito, Jeffino" gli sussurrai all'orecchio, mordicchiandogli il lobo. Poi gli tolsi gli ultimi vestiti che aveva, per un attimo mi incantai a guardarlo.
"J-Jack, non g-guardarmi così, i-idiota!" mi disse lui stringendo le gambe, come per nascondere il suo membro duro.
"Scusa, ma sei troppo bello" dissi sensualmente e mi spogliai in fretta, per poi prendere del lubrificante dal cassetto del mio comodino.
Ne versai un po' sulla sua apertura, spalmandolo per bene con le dita.
"Mh! Ahhh" Jeff gemeva e io riuscivo sempre meno a trattenermi.
"Cucciolo, mettiti a pecorina, ti farà meno male. Dimmi tu quando sei pronto" gli dissi e lui si girò, totalmente rosso in viso. Lo penetravo lentamente con un dito e lo sentii mugugnare.
"Ti sto facendo male?" chiesi un po' preoccupato.
"N-no, è solo un p-po' fastidioso..."
"Ok, continuo allora" mentre infilava il secondo dito lui stringeva forte le lenzuola, così mi misi sopra di lui per arrivare al suo volto e baciarlo dolcemente. Questo lo fece tranquillizzare.
"Posso muoverle?" gli chiusi e come risposta ottenni solo un cenno con la testa. Quando iniziai a muoverle lentamente Jeff mugugnava, mordendosi il labbro per non proferire parola, ma quando aumentai la velocità gli uscì un gridolino di dolore dalla bocca.
"Scusa" dissi baciandolo.
Quasi senza accorgermene iniziai a muoverle più veloce e Jeff non sembrò esserne così dispiaciuto. Affondò il viso nel cuscino per ovattate i suoi dolci gemiti. Nel frattempo iniziai a baciargli la schiena, facendogli decine di succhiotti, volevo che tutti vedessero che è mio.
Non ce la facevo più, la mia erezione pulsava talmente tanto che iniziava a fare male.
Tolsi le dita, facendo fare al mio piccolo un verso di disappunto. Lui girò la testa, ma prima che poteste protestare lo interruppi.
"Sei pronto, Jeff?" gli dissi in modo provocante strusciando il mio membro fa le sue chiappe, lui arrossì vistosamente.
"S-si" fece uscire a fatica. Così presi subito un preservativo dal medesimo cassetto del lubrificante, lo misi e afferrai saldamente i fianchi di Jeff.
"AHH! JACK!" gridò lui per il dolore, quando mi infilai dentro di lui. Dall'eccitazione lo avevo penetrato di forza. Mi misi subito ad accarezzargli i capelli e chiedergli mille volte scusa.
"Scusami, piccolo! Dimmi tu quando andare, ok?" conclusi baciandogli il collo, mordicchiandolo e giocando con i suoi capezzoli, sperando di farlo rilassare e pensare solo al piacere.
Dopo diversi minuti si calmò.
"P-puoi muoverti" mi disse con una voce che mi fece impazzire. Iniziai a spingere lentamente, mentre gli torturavo il lobo dell'orecchio.
"Jack, v-voglio di più" disse fa un gemito e l'altro. Non risposi neanche, aumentando la velocità, cercando di trovare il suo punto di piacere.
"Jeff, quanti sei stretto" esclamai mentre le mie spinte si facevano più forti e secche.
"Jack! J-AH!" gemeva lui, quando colpii il suo punto debole. Spinse sempre più forte in quel punto, facendolo sprofondare completamente nel cuscino, che, da quanto erano forti, non riusciva ad ovattare i gemiti del mio amato.
Neanche io riuscivo più a trattenermi, riempiendo la stanza con i miei versi di piacere, insieme a quelli di Jeff.
"A-Amore! Vengo!" urlò sporcando le lenzuola con il suo seme e io uscii preventivamente togliendo il preservativo, per poi svuotarsi sulla sua schiena. Entrambi ansimavano stremati e Jeff si lasciò completamente andare sul materasso. Gli diedi un bacio a stampo e mi alzai prendendo delle salviette, pulendo sia me che lui.
Lo presi in braccio mettendolo nel mio di letto, dato che il suo era completamente sporco. Domani ci penserò io a cambiare le lenzuola.
Mi stessi di fianco a lui, che era mezzo morto dalla stanchezza.
Era adorabile.
"Buonanotte, Jeff. Ti amo"
"Ti amo anche io. Notte" lo strinsi forte a me, felice come non mai per quelle parole. Lui non sapeva quanto mi rendessero felice.

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