The assembly

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[Berlino, 1806]

"... La mia presenza qui era doverosa per tutti coloro che hanno a cuore l'ideale che ci accomuna, la pace nel suo più alto e puro significato. L'età dei maghi ha donato al mondo un'epoca di prosperità ma queste fortune giovarono solo a chi come noi era capace di imbrigliare il flusso etereo che il mondo sprigiona, manipolandolo a proprio piacere. Chi pagò lo scotto della nostra supremazia sul mondo? Su questo punto non mi dilungherò molto, tutti sappiamo che il nostro regno in questa terra ha inevitabilmente minato la sopravvivenza delle creature magiche a cui il mondo era stato donato nell'epoca degli dei. Poi i semplici umani, coloro che non come noi possiedono il dono di poter guardare ciò che li circonda con occhi diversi, con uno sguardo che fende le tenebre della piccola e limitata comprensione umana e apre le nostre menti a panorami di più elevato respiro. Ma a tutto vi è una fine, nonostante mentiamo ogni giorno a noi stessi sappiamo che come l'età degli dei e quella degli eroi anche la nostra sta volgendo a un inevitabile declino. Quando l'ultimo mago cadrà cosa avverrà a ciò che abbiamo lasciato qui. I nostri simili privi della magia faranno loro ciò che resta o coloro che hanno atteso per secoli l'assenza della nostra vigilanza ricadranno a valanga su coloro che non sono preparati alla minaccia che li attende?"

Lo stregone dai capelli rossi e dalla veste color smeraldo fermò il suo discorso aspettando il brusio che la platea gremita dai più altolocati maghi del continente gli avrebbe riservato, l'argomento per quanto importante era visto con diffidenza e sdegno da molti membri degli alti consigli europei. Pensare a ciò che sarebbe venuto dopo la loro epoca era fuori da ogni discussione, il principio cardine di ogni mago in praticamente ogni epoca si basava proprio sull'eterna durata del dominio dei conoscitori delle arti mistiche. Riuscire dove anche gli dei avevano fallito, uno dei dogmi imprescindibili della ferrea dottrina dei maghi di tutto il mondo. Perciò anche solo insinuare che vi sarebbe stato un mondo senza la loro presenza, restava un'affermazione dal peso incalcolabile anche se detta da un mago come Fergus Eòmhann Leòmhann, probabilmente il più potente e influente mago ancora vivente.

Era nato circa tre secoli addietro in una piccola magione immersa nei boschi della grande isola che è l'Irlanda, non si sa molto sulla sua vita vista la sua estrema riservatezza salvo il suo aver contratto matrimonio non con un'umana ma assieme a una principessa elfica dalla quale avrebbe avuto una bambina. Anche la nascita di mezzosangue come la figlia dello stregone non era ben vista dalla stragrande maggioranza del mondo magico europeo, altra ragione per non sottoporre alle luci della ribalta la propria vita privata. Il giudizio del pubblico alle parole di Leòmhann fu abbastanza ambiguo e distaccato, lasciando alla mente dell'oratore solo dubbi sull'effettivo significato di certi bisbigli che si udivano in sala misti a qualche commento pronunciato a voce più alta forse intenzionalmente forse no. Passò un minuto abbondante prima che l'uomo potesse riprendere il suo discorso, i colleghi non avevano presentato alcuna risposta o considerazione in merito a ciò che aveva detto inizialmente, ma ben si capiva dagli sguardi di tutti chi avesse intenzione di percorrere il tragitto segnalato da Leòmhann e chi no.

"Ma per ciò che concerne il destino della razza umana forse vi saranno altri posti per poterne discutere con più calma, so bene che Sir Krueger ha invitato tutti qui per discutere delle novità sulle strane fluttuazioni magiche che si stanno ripresentando qui in Europa."

Lo sguardo del mago volse verso le prime file attirato dal luccicare di mostrine e medaglie, tutte incorniciate in una lussuosa uniforme nera a far risaltare la loro bellezza. L'uomo sorrise beffardamente mettendo in mostra la sua dentatura immacolata associata a occhi verdissimi che lasciavano trasparire una profonda furbizia, si alzò ammutolendo qualsiasi commento dei presenti dimostrando il profondo timore misto a rispetto che tutti in sala sembravano provare per lui. Con un rapido gesto tolse dalla testa il suo copricapo anch'esso riccamente decorato, affidandolo alle mani di una delle sue mogli lì presenti al suo fianco.

Whisper of magicWhere stories live. Discover now