The last city

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Le peggiori previsioni per le tempistiche della spedizione sembravano essersi avverate con un'ironica puntualità, lì nel gelo i cavalli avevano trovato sempre più difficoltà anche solo ad avanzare nel manto bianco, fermando di conseguenza i loro cavalieri. Nonostante i tentativi iniziali di ripartire dopo una breve pausa tutti dovettero convenire che a quel modo sarebbero arrivati a destinazione solo i maghi nonostante le truppe russe insistessero prepotentemente nell'avanzare nonostante il gelo. Sembrava che l'unica cosa calda in quel gelido panorama fosse l'aria che si stava formando tra i soldati a disposizione di Krueger, dopo una breve discussione a muso duro tra i responsabili della colonna prussiana e quella russa si decise nonostante i dissapori di accamparsi poco distante, in una zona più riparata dal vento che stormiva forte nella zona.

Le divergenze furono appianate in fretta, appena raggiunto il punto di accampamento tutte le truppe si diedero alla cooperazione per mettere su un campo solido e ben difeso.Gli stregoni del plotone innalzarono un'invisibile barriera di puro etere attorno a tutti i presenti, la notte poteva essere considerata tranquilla e sicura nella misura in cui.Nonostante il clima meno teso e aspro Krueger si tenne distante dal suo gruppo che ormai andava a distribuire la zuppa preparata sul posto.Dalle tende l'odore del rancio dei soldati che si levava poteva non sembrare molto invitante per i palati più fini ma di certo per tutti gli affamati, come praticamente lo erano tutti dopo giorni di cammino nel pieno della neve russa, risultava essere un pasto ben soddisfacente.Nonostante la fame il mago decise di passare l'ora di cena all'esterno delle tende, appoggiato al grosso ventre della sua cavalcatura, sospinto delicatamente dai caldi sospiri della creatura che ne facevano contrarre il ventre. Volgeva lo sguardo verso le alte stelle con in volto un'espressione misto di delusione e amarezza.

"Oh mio Fafnir, so che puoi comprendere le mie parole meglio di tutti coloro che chiusi nelle loro tende stanno gozzovigliando, non crucciandosi neanche un po' a cosa troveremo al di là delle alte montagne del nord. Spero che Leòmhann sappia gestire la sua situazione, non vorrei perdere uno stregone di quel talento, potrebbe avere ancora un ruolo dopo questa guerra come molti altri. Ci stiamo inerpicando per queste lande desolate per un capriccio di sovrani che non conoscono cosa voglia dire magia, il significato più puro e speciale di questo termine, volgono solo il loro sguardo verso ciò che sta avvenendo qui...la guerra con la Francia, stronzate soltanto stronzate pure e semplici."

Disse lo stregone ridacchiando forzatamente alzandosi poi a mezzo busto, guardò in avanti cercando di fendere le nebbie della tormenta con lo sguardo dei suoi occhi verdi come smeraldi. Probabilmente non cercava nulla se non qualcosa di vivo penetrato nell'accampamento sfuggito al rifido controllo dei maghi. Forse gustava semplicemente il caotico alternarsi dei fiocchi di neve scagliati con rapidità nel vuoto nell'aria andando ad accumulare ulteriormente il ricco manto nevoso, nulla da trovare o individuare semplicemente neve un'immensa distesa di neve gelida.

"Dovrei..."

Il biondo magò sospirò leggermente, con un rapido movimento aprì il palmo della mano mostrando la runa incisa su di esso la quale a poco a poco assunse una propria luminescenza.La luce verdognola si tagliò nel buio della notte russa apparendo come un piccolo faro nel bel mezzo della notte.

"Tutto andrà come deve andare Hans, confido in me stesso e nelle mie potenzialità."

La notte così com'era arrivata levò le tende in fretta in favore delle prime calde luci dell'alba, similmente a ciò i soldati si erano rimessi di già in marcia dopo aver raccolto i viveri ancora disponibili e le strutture dell'accampamento. Un colpo di fortuna inoltre aiutò la spedizione: un generale miglioramento delle condizioni atmosferiche garantì ai soldati spostamenti più facili e rapidi in quelle lande. Un sole alto e vigoroso li sosteneva nella loro marcia lanciata verso la nuova destinazione, la seconda città d'incontro con l'unità dei cacciatori, molti dei partecipanti inoltre descrisse la grande luce sopra le loro teste quasi come innaturale tanto da far scogliere diversi centimetri di neve in un tempo estremamente breve.I maghi, compreso Krueger stesso, fugarono ogni dubbio dei loro commilitoni sostenendo che non vi fosse in quell'area nessun disturbo nell'etere, l'unica cosa che riuscirono a percepire fu una leggera anomalia presente a decine di chilometri verso nord qualcosa da non considerare nell'immediato.Nulla andò più storto e per il benestare di tutti i presenti il piccolo esercito entrò nel villaggio predestinato, con soli tre giorni di ritardo trovando ad accogliergli i loro nuovi compagni di battaglia.

Krueger, dopo aver tenuto fermo il suo dragone a distanza di sicurezza dai civili per non provocare panico, si diresse immediatamente verso il leader dei nuovi alleati arrivati in supporto di quella spedizione.Lui era un uomo molto alto e decisamente corpulento, pensare che Krueger, nonostante non fosse per nulla basso, dovette alzare il capo per poterlo guardare negli occhi.L'uomo possedeva una folta barba di una tonalità cangiante tra il marrone e il bianco, sintomo dell'età ormai in avanzamento, così come i capelli tenuti sciolti e lunghi.

"Hans Benedikt Krueger, il re di Prussia e lo Zar vi sono grati per l'aiuto che state mettendo a nostra disposizione così come tutti i soldati qui presenti. Il vostro sforzo sarà ricompensato dopo questa spedizione, oltre al sangue di quelle creature si intende già dovrebbe rappresentare una ricompensa di tutto rispetto sapere che per molti di loro la testa non sarà più un peso."

Disse con una palese ironia macabra porgendo la mano verso l'uomo bardato di pelli di lupo.

"Ulf figlio di Sven il bello."

Disse stringendo con una presa salda e sicura la mano di Krueger.

"Noi ci limiteremo a svolgere il nostro lavoro, per le ricompense se ne potrà riparlare benissimo una volta messo in sicurezza il culo di tutti mago, andrete lì a fare i vostri lavori e noi provvederemo a stroncare ogni possibile attacco da parte dei Troll. Quell'area ne è Praticamente piena. Ho saputo del massacrato di poche lune orsono, mi dispiace per la perdita sostenuta ma il nostro maestro aveva sconsigliato di piazzare un accampamento proprio lì, cose strane avvengono su quelle montagne di questi tempi."

Borbottò leggermente sul pronunciare l'ultima parte volgendo lo sguardo verso le sagome dei monti che si stagliavano il lontananza.

"Strane? Quale genere di cose strane cacciatore, di ciò non era stato riportato nulla in ciò che ci fu riferito."

Lui sbuffò lisciandosi poi la folta barba.

"Del genere che non avevo mai visto un Troll di venti metri letteralmente spezzato in due parti con le budella lasciate ai corvi, noi cacciatori non li uccidiamo in questo modo e forse non ne avremmo anche volendo potuto fargli fare questa fine. Quella bestia era letteralmente morta di paura, lo si leggeva nei suoi occhi ormai spenti, cosa molto inusuale per quelli della loro stirpe. Non sono sicuro che neanche il vecchio della montagna fosse capace di una cosa del genere e probabilmente non avrebbe nessuna motivazione per farlo."

Krueger guardò l'uomo con fare perplesso portando le mani nelle tasche della pesante giacca.

"Trovo che certe questioni possano essere approfondite dinanzi un bel boccale e un pranzo come si deve. La locanda ci ospiterà per quest'ultimo giorno, poi partiremo alla volta dei territori dei Troll come pattuito. Così potremo anche chiarire questi importanti dettagli."

Disse con un sorrisetto sulle labbra.

Whisper of magicWhere stories live. Discover now