V - Sta' zitto Styles e baciami!

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WARnING: SMUT!

Non sapeva cosa stesse facendo, non sapeva perché lo stesse facendo; avrebbe voluto dare la colpa ai troppi drink, ma la verità è che non era tanto ubriaco da non riuscire nemmeno a controllarsi. Certo, si sentiva come se non avesse avuto più freni, ma era una sensazione fantastica. Quel momento era fantastico. Così indecentemente sbagliato, ma anche così meravigliosamente giusto.

Aveva fatto la prima mossa, aveva baciato, leccato, morso e succhiato il collo di Harry, mentre la sua mano cercava disperatamente di toccare quella pelle morbida e calda sotto la camicia. Lo voleva toccare, lo voleva sentire; non doveva, ma lo desiderava più di ogni altra cosa. Adesso Harry lo stava guardando, una lussuria e una passione che lui stesso sentiva; l'aveva allontanato e gli aveva messo le mani sul viso mentre gli accarezzava le labbra.

Se per un momento la reazione improvvisa di Harry l'aveva confuso, il tocco caldo delle sue mani e i suoi occhi bramosi avvamparono quella fiamma che gli bruciava dentro, e gli fecero smaniare nell'attesa di ciò che stava per accadere. E accadde.

Le loro labbra si toccarono, piano, dolcemente, quasi timorose, eppure la schiena di Louis sembrò esplodere in brividi e sudori freddi, le ginocchia molli e tremanti. Più i secondi passarono, più il bacio si fece meno gentile, più assetato e voglioso; quando sentì la lingua di Harry scorrere sul suo labbro inferiore, Louis aprì la bocca e assaggiò il vero gusto di quel ragazzo magnifico che gli stava sconvolgendo l'esistenza. Le loro lingue si toccarono, danzarono, mentre Louis portò una mano fra i capelli di Harry, intrecciando le dita fra i morbidi ricci, guadagnando un gemito di piacere da parte sua. Quel suono fu una delle cose più eccitanti che Louis avesse mai sentito, e si ritrovò ad aggrapparsi ad Harry con più foga, i loro corpi completamente premuti l'uno contro l'altro. E poi sentì la sua eccitazione crescere in maniera incontrollabile, e sentì quella di Harry. E la realizzazione lo colpì, come un pugno nello stomaco, come un fulmine a ciel sereno. Stava baciando un uomo! Stava baciando Harry! Cazzo. Dopo "l'incidente" nella doccia gli ci era voluta una settimana per ritrovare il coraggio di parlare di nuovo con Harry; cosa sarebbe successo adesso? Louis non era gay, non gli piacevano gli uomini! Ma quel bacio...il calore di Harry, la sua pelle, i suoi ricci meravigliosi, le fossette sulle guance, quegli occhi nei quali perdersi, e quel corpo...La testa di Louis girava all'impazzata e il cuore batteva ai mille all'ora, e non era l'alcool, era Harry che gli scorreva nelle vene come una droga.

Louis non seppe mai se Harry si fosse in qualche modo accorto dei suoi pensieri, o se stesse solo cercando di prendere aria, o ancora se si fosse stufato di quel bacio, ma in quel momento le sue labbra lasciarono quelle di Louis, il suo corpo si scostò all'indietro, gli occhi sbarrati e una mano sulla bocca, incredulo, esterrefatto, terrorizzato.

"Cazzo...cazzo! Louis, m-mi dispiace...non so...non so cosa...cazzo"

Louis riuscì appena ad udire le parole di Harry, la musica che copriva ogni altro suono e rimbombava nelle orecchie. Tutto ciò che Louis fece fu annuire, stordito dall'ambiente, dall'alcool e da ciò che era appena successo. Rimasero lì fermi, tra mille corpi che si muovevano intorno a loro, gli occhi dell'uno fissi in quelli dell'altro, per quelle che parvero ore ma che probabilmente furono solo pochi secondi, smarriti.

Non seppe davvero dire come si ritrovarono sul taxi diretti a casa; non ricordava di aver ripreso la giacca al guardaroba e di aver lasciato il locale, ma adesso lui ed Harry sedevano in silenzio sui sedili posteriori, il più possibile distanti uno dall'altro, senza scambiarsi uno sguardo o una parola. Louis guardava la strada scorrere fuori dal finestrino, l'attesa di raggiungere il suo appartamento e chiudere la porta dietro di sé quasi insostenibile. Per tutto il viaggio non ebbe nemmeno il coraggio di girare la testa, il terrore di incontrare gli occhi di Harry. La paura lo stava divorando: la consapevolezza che se avesse di nuovo posato lo sguardo sul vicino, ci sarebbe ricascato. L'avrebbe baciato ancora, e ancora, e ancora. L'inconcepibile certezza che baciare Harry, nonostante fosse un errore madornale, era l'unica cosa che non voleva smettere di fare.

Brand New Style - A Larry FFWhere stories live. Discover now