X - Amici?

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"Dobbiamo festeggiare" Harry sciolse l'abbraccio, guardando Louis dritto negli occhi. Dio quanto gli erano mancati quegli occhi! Louis alzò un sopracciglio, confuso.

"Dobbiamo festeggiare?" ripeté, in tono interrogativo. Harry spostò le gambe intrecciate tra quelle di Louis e si alzò, tenendo una mano.

"Certo! Hai iniziato la terapia, e io voglio festeggiare" Si rese conto di quanto quell'affermazione potesse sembrare stupida ed infantile, ma ero fiero dell'amico, e voleva farlo divertire e rilassare. Louis prese la sua mano e si mise in piedi, sempre con la stessa espressione confusa. Harry lo esortò a seguirlo fuori dall'appartamento.

"Harry aspetta, domani dobbiamo lavorare, non credo dovremmo uscire..." Louis cercò di fermare il riccio che lo stava praticamente trascinando sul pianerottolo.

"Fidati di me, Tomlinson. Non lasceremo nemmeno il palazzo" Harry gli fece l'occhiolino, sorridendo. Si ricordava esattamente le parole che Louis gli aveva detto la sera in cui si erano conosciuti, quando l'aveva portato sul tetto dell'edificio. Anche Louis in quel momento capì e sorrise, chiudendo la porta di casa alle sue spalle. Lasciò che Harry prendesse una bottiglia di liquore dal suo appartamento, e poi i due si ritrovarono presto sulla grande terrazza in cima al palazzo, seduti sotto il gazebo di ferro, stretti in due coperte che Harry aveva preso con sé insieme all'alcool. Non avevano bicchieri, perciò bevvero un sorso direttamente dalla bottiglia.

"Alla tua terapia" brindò Harry, alzando in alto il whiskey. Louis fece una risatina, guardandolo divertito.

"Non ti sembra assurdo Styles? Non sto andando in guerra" e rise ancora, più forte. Anche Harry si unì alla risata, cingendo la spalla di Louis con un braccio, tirandolo a sé.

"Okay, forse è assurdo, ma la verità è che..." si interruppe, abbassando lo sguardo e stringendo un lembo di coperta tra le dita. Louis lo esortò a continuare.

"La verità è che volevo stare con te" concluse, sentendo le guance avvampare, non trovando la forza di guardare il volto di Louis e coglierne la reazione. Ma era sincero; da che aveva passato la notte con Matt, il suo unico pensiero era stato Louis. La mancanza che sentiva nei suoi confronti era di gran lunga superiore al senso di colpa che provava per essere stato con Matt mentre nella sua mente l'unico volto che vedeva era quello del magnifico vicino di casa con gli occhi blu e il sorriso più belli del mondo. Aveva sentito una fitta al petto durante tutta la giornata; Louis non gli rispondeva al telefono ed era maledettamente preoccupato che gli potesse essere accaduto qualcosa. Quel solo pensiero era bastato per rendere vano ogni suo tentativo di concentrazione: era così agitato da essersi trovato costretto ad interrompere la lezione in università prima del dovuto, congedandosi con qualche scusa; e quando aveva bussato freneticamente alla porta di Louis e non era subito venuto ad aprire, pensò che il suo cuore sarebbe potuto scoppiare.

Sentì le dita di Louis intrecciarsi con le sue, impedendogli di continuare a torturare la coperta. Louis portò la mano di Harry alla sua bocca, lasciandogli un bacio delicato sul dorso, indugiando nel contatto tra le sue labbra e la pelle ruvida delle nocche di Harry. Non riuscì a trattenersi oltre. Harry si chinò in avanti, la voglia di baciarlo si era impossessata di lui e non riuscì più a contenerla. Appena le sue labbra sfiorarono quelle di Louis, quest'ultimo si spostò, abbassando la testa. Harry si sentì morire dentro. Il terribile imbarazzo che provava non era nulla in confronto allo sconforto che l'aveva invaso nel momento stesso in cui Louis l'aveva rifiutato. Tolse il braccio dalla spalla del ragazzo accanto e si premette una mano sulla bocca, chiudendo gli occhi, desiderando solo che la terra lo inghiottisse in quell'istante.

"Harry..." la voce di Louis tremava, ma la sua mano gli accarezzò una guancia, dolcemente, con un tocco leggero come una piuma. Harry non riuscì a guardarlo, ma aprì gli occhi, in attesa di ciò che Louis avrebbe detto, rassegnato al dolore che gli avrebbero causato le sue prossime parole.

Brand New Style - A Larry FFWhere stories live. Discover now