VII - Rimani

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Bellezze! Sarò breve perché sono io la prima ad odiare queste note che mai nessuno legge eheheh :D

dunque, volevo solo dire un sincero GRAZIE DI CUORE a tutti quelli che hanno passato un po' del loro tempo per leggere queste mie scemenze! Vi amo. A priori. <3

E quindi, così, se vi capita e avete altro tempo da perdere, votate, e se avete qualsiasi domanda o curiosità, scrivetemi :)

Mi scuso anche per eventuali errori...non ho tempo di editare, ma giuro che prima o poi lo farò!

Lots of Love

MB

Era sabato sera quando Louis tornò al suo appartamento.

Aveva passato gli ultimi tre giorni a casa di Liam, e ci sarebbe rimasto ancora, ma l'amico doveva presenziare ad una conferenza di psichiatria a Parigi e così il mattino era partito, dicendogli che sarebbe potuto restare, pregandolo di restare, ma Louis non voleva disturbare oltre. Aveva passato quelle settantadue ore a gironzolare per l'appartamento di Liam, in pigiama, senza nemmeno preoccuparsi di lavarsi o cambiarsi d'abito, aspettando soltanto che l'amico tornasse dal lavoro per passare del tempo insieme. Non che parlassero molto in realtà; mentre era sveglio Louis non faceva altro che piangere raggomitolato sul divano, oppure dormiva un sonno senza sogni provocato dalle dosi di calmanti che Liam gli aveva prescritto.

"Lou, è necessario, lo capisci? Hai bisogno di un aiuto professionale oltre ai farmaci" Per l'ennesima volta Liam cercò di convincerlo.

"Semplicemente non capisco perché non lo puoi fare tu"

Liam sospirò, passandosi una mano sul viso. Louis stava male e non sopportava vederlo così. Aveva avuto qualche episodio durante gli anni che avevano trascorso insieme al college, ma non erano mai stati così importanti. Gli attacchi di panico e le crisi d'ansia erano sempre più frequenti, perciò si era ritrovato costretto ad aumentare il dosaggio degli ansiolitici e a prescrivergli degli antidepressivi, ma sapeva che non era abbastanza. Louis doveva andare in terapia.

"Te l'ho già spiegato, Lou. Non puoi essere mio paziente. Siamo amici da tempo, ci conosciamo troppo bene, il nostro non potrà mai essere un rapporto professionale. Ci sono un sacco di medici qualificati, posso consigliarti qualche nome, posso continuare a prescriverti i farmaci, ma non posso essere il tuo terapista"

Louis era rimasto in silenzio, non volendo affrontare oltre l'argomento. Sapeva che Liam aveva ragione e non lo biasimava, ma l'idea di parlare con uno sconosciuto di cose che nemmeno le persone a lui più care conoscevano lo terrorizzava. Prima di lasciare la casa dell'amico prese comunque con sé la lista con i nomi dei terapisti che Liam gli aveva lasciato, pensando che in fondo darci un'occhiata non gli avrebbe fatto male.

Era stato così concentrato sul proprio dolore e il proprio sconforto da essersi persino dimenticato di Harry, ma adesso, dopo che l'ascensore si aprì sul suo pianerottolo, e lo vide in tutto il suo splendore, a Louis parve mancare la terra sotto i piedi. Era lì, bello come il sole, ma quando i loro sguardi si incrociarono, Louis lo vide impallidire. Era in compagnia di un tizio con la testa rasata che Louis non aveva mai visto; sostenne lo sguardo di Harry per qualche secondo, poi si diresse verso la porta di casa, giocherellando con le chiavi che aveva in mano.

"Louis...sei-sei tornato" La voce di Harry era poco più di un sussurro, profonda, ruvida e sexy esattamente come Louis la ricordava. Si voltò appena mentre girava le chiavi nella serratura, non provando nemmeno a fingere un sorriso. Gli sembrava di essere stato investito da un tir e tutto ciò che voleva era chiudersi in camera e piangere come aveva fatto negli ultimi giorni.

Brand New Style - A Larry FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora