Levi Ackerman

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Fa freddo. Non sai da quanto tempo sei distesa a terra, ma non hai la forza per alzarti e dalla ferita che hai sulla gamba destra credi di non poter più scappare.

I giganti ti avrebbero presto mangiata.

Mentre uno di loro si sta avvicinando a te una figura maschile ti si para davanti.

«Riesci a scappare?» Ti chiede per poi andare ad uccidere il gigante con un'abilità mai vista.

Non riesci a parlare perché il dolore che provi è talmente lancinante da bloccare le tue corde vocali.

Lui, avendo visto la tua ferita, ti prende tra le sue braccia e con il movimento tridimensionale ti trasporta alla loro base militare.

«Petra medicala e prenditi cura di lei.» Ordina per poi allontanarsi assieme a degli uomini mentre una donna viene in tuo soccorso.

Prima di scomparire e ritornare a combattere i giganti si volta verso di te senza espressione a guardarti.

Fissi i suoi occhi neri senza vitalità e poi, mentre tu svieni, lui esce e va a combattere.

*****

Sono passati alcuni anni da allora e ti sei arruolata nell'Armata Ricognitiva, precisamente nella squadra operazioni speciali, sapendo che avresti rincontrato il ragazzo che ti ha salvato la vita.

Mentre aspetti gli altri membri vedi arrivare proprio lui.

«Uh? Sei una nuova recluta?» Ti chiede serio.

«Sì. Sto aspettando le altre nuove reclute.»

«Immagino che tu non sappia che io sono il capitano Levi dato che non mi hai salutato a dovere.»

Subito posizioni una mano in corrispondenza del cuore come ti hanno insegnato.

«P-perdoni la mia arroganza capitano!» Dici sentendoti arrossire per l'imbarazzo.

«Come va la gamba?» Ti chiede stupendoti.

'Si ricorda davvero di me?', ti chiedi.

«Bene capitano. Ecco... grazie per avermi salvata.» Dici inchinandoti. «Se ora sono qui a combattere per l'umanità è solo grazie a lei.»

«È da quanto ti ho vista per la prima volta che mi sei sembrata una ragazza forte e in grado di poterci aiutare. Benvenuta nell'Armata ricognitiva...»

«(T/n) (T/c). Così mi chiamo.»

«Dai del tuo meglio (t/n).»

Conclude allontanandosi.

Nonostante ti dispiaccia che se ne sia andato sei felice, perché si è ricordato di te.

*****

Sono passati molti giorni da allora e per la prima volta, in una spedizione, avete avuto una vittoria contro i giganti.

«È il caso di festeggiare!» Esulta Petra mentre tutti, compresa te, la appoggiate.

Tornate alla base e organizzate una piccola festa con alcolici e cibo a volontà.

Mentre prendi un bicchiere di vino noti che Levi se ne sta in disparte, seduto su una poltrona, ad osservare gli altri che si divertono e ballano.

Ti dirigi verso di lui con in mano un bicchiere di birra, sperando che possa piacergli.

«Um... Capitano Levi?» Lo chiami facendolo voltare verso di te. Ti guarda e tu gli porgi il bicchiere che lui accetta.

Le vostra dita si toccano e, nonostante sia una cosa da poco, il tuo cuore comincia a battere e un largo sorriso si fa spazio sul tuo viso.

«Grazie (t/n).» Ti dice tornando a guardare gli altri divertirsi.

«Lei non va a ballare capitano?»

«In quella sporcizia? Spero tu stia scherzando.»

Lo guardi un po' spaesata per poi scoppiare a ridere attirando la sua attenzione.

«Mi perdoni capitano, però è alquanto buffo. Lei, il capitano della squadra operazioni speciali che ammazza tanti giganti e talvolta rimane sporco dal loro sangue, odia la sporcizia?» Chiedi trattenendo le risate.

«Non so che cosa tu ci trovi di divertente (t/n)» Ti dice bevendo in un solo sorso il bicchiere pieno di birra che gli hai portato.

Noti che è arrossito, ma dal buio che vi circonda è difficile dire se sia davvero così o se sia un'illusione.

Bevi anche tu la tua bibita per poi porgergli la mano.

«Allora che ne dice di pulire tutto quando la festa sarà finita?» Chiedi cordialmente.

Lui ti sorride.
«Te l'avrei ordinato comunque.»

Afferra la tua mano e ti costringe a sederti. Arrossisci scoprendo che sei sulle sue ginocchia.

«Mi sento uno strambo a stare seduto da solo.» Ti dice circondando la tua vita con le sua braccia e appoggiando la sua testa su una tua spalla.

«Capitano...» Cominci a dire a disagio.

«Dimmi.»

Il tuo corpo vibra quando lui parla e il tuo cuore comincia a battere più forte.

Cerchi di calmarti, ma è impossibile data la vicinanza tra voi.

«D-devo andare a riposare. Anche lei dovrebbe, forse l'alcool ha avuto troppo effetto su di lei e-» Cominci a dire, ma Levi ti fa voltare verso di lui per far incrociare i vostri sguardi.

«Pensi che io non sappia resistere a un bicchiere di birra? Per chi mi hai preso? Per Armin?» Ti chiede mentre tu scuoti la testa.

Rimanete un po' in silenzio e poco dopo lui ti sposta una ciocca di capelli, che ti arrivava sugli occhi, dietro le orecchie.

«Va bene. Vai pure (t/n).» Ti dice voltando lo sguardo. «Vorrà dire che rimarrò da solo qui a vigilare gli altri.»

Ti rattristisci e capisci di aver detto una stupidaggine e di dover rimediare.

«Vigilerò con lei.» Dici decisa mentre lui alza lo sguardo e ti guarda confuso.

«Non eri stanca?»

Ti volti per non dargli una risposta e lui ritorna ad avvolgerti la vita con le sue braccia e ad appoggiare la testa sulla tua spalla facendoti sentire protetta.

«Poi quello strano dovrei essere io...» Dice facendoti ridere.

«La sua mania per la pulizia è strana, lei è meraviglioso capitano.»

«Grazie... (t/n).» Ti sussurra in un orecchio per poi darti un bacio sulla guancia facendoti avvampare.

One shot - Anime boys x reader Where stories live. Discover now