Norman (2)

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La luce ti investe.

«Norman?» Lo chiami aprendo gli occhi.

«Mi spiace (t/n), ma se cerchi Norman...» Ti dice tristemente Ray mentre tu spalanchi gli occhi.

Ti alzi e ti dirigi correndo verso il cancello.

«Hai visto l'esterno?»
«Sì.»
«E com'era?»
«Spaventoso.»
«Cos'hai visto?»
«C'erano... delle creature orribili che uccidevano i bambini e che li vendevano a delle persone come se fossero animali o carne da mangiare...»
«Ricordi altro?»
«Ricordo la paura che ho provato. Mi avevano scoperta, ma al posto di uccidermi prematuramente mi hanno rimandata qui.»

«Norman!» Gridi. «Norman!» Continui a gridare correndo.

«Un agnellino sta scappando!»
«Prendila!»
Corri, corri fino a non avere più fiato, fino a raggiungere un burrone. Ti fermi mentre le creature ti afferrano e ti portano via nonostante tu cerchi di scappare inutilmente dimenandoti dalla loro presa.

«Norman...» Continui a dire mentre ti cadono le lacrime.

Corri e finalmente lo vedi assieme alla 'mamma'.

«(T/n) scusa se non ti ho avvisata, ma stavi dormendo così beatamente che non ho voluto disturbarti.» Ti dice con un sorriso, calmo, come se non stesse per andare in pasto a quei mostri.

«Norman... scappa.» Gli dici staccando la sua mano da quella della mamma continuando a piangere per poi voltarti verso di lei. «Norman non andrà da loro.» Dici con sguardo deciso.

«Non spetta a te la decisione (t/n). Ora smetti di fare la bambina e lascia che Norman raggiunga la sua famiglia.»

«Famiglia?» Chiedi mentre stringi i pugni dato che le mani hanno cominciato a tremarti. «Che famiglia scusa? Intendi quei mostri pronti ad ucciderlo come 'famiglia'?»

«Isabella? Vieni, porta questa bambina nella tua fattoria e accudiscila.»
«Perché questo ripensamento signore?»
«Non è affatto stupida questa ragazzina. È riuscita a scappare proprio quando ci siamo distratti. È piuttosto sveglia anche se cerca di nasconderlo.»
«Come vuole.»

«Lui non va in pasto a quelle bestie!» Gridi. «Piuttosto consegna me. Dovevano finirmi molto tempo prima giusto?»

«Finiscila (t/n)»

«Perché risparmiate me? Lui è molto più inteligente di me, lasciatelo qui!»

Norman posa una mano sulla tua spalla e tu istintivamente rilassi i pugni sotto il suo tocco.

«(T/n) non c'è bisogno di fare così.» Ti dice sorridendo come se nulla fosse. «Vedi di imparare anche al posto mio, va bene?»

Ti volti verso di lui e lo abbracci.
«No! Non voglio! Rimani qui ti prego...»

Lui ti accarezza i capelli e sai che ha ancora quello stupido sorriso in faccia per fingere che sia tutto apposto.

«Ascolta queste mie parole: anche se io dovessi venir ucciso e venduto come carne al macello tu devi continuare a lottare, devi trovare un modo per fuggire assieme a tutti gli altri. Salvarli è il nostro compito e io sono disposto a sacrificarmi perché ciò avvenga.»
«Tu verrai con noi Norman.»
Ti accarezza i capelli sorridendo.
«Lo spero. Ho paura di morire.»

«Isabella... » Dici senza staccarti da Norman. «Quello che volevo dire è che lui non può andare perché... la fattoria sta prendendo fuoco.» Concludi indicando l'edificio in fiamme.

Immediatamente lei si dirige di corsa verso l'edificio abbandonando te e Norman.

«(T/n)...»

«Tu vieni con me Norman!» Dici sorridendo con le lacrime agli occhi per poi correre assieme a lui verso il grande muro di cemento dove vi stanno aspettando tutti gli altri.

Fuggite, varcate il muro e costruite un ponte per superare il grande burrone.

«Io non ho mai avuto intenzione di lasciarti morire.» Dici mentre lui ti prende la mano continuando a sorridere, stavolta sinceramente. «Tu mi hai detto che hai paura di morire...»

«E ora ho solo paura di non riuscire a renderti felice dato che siamo liberi.» Dice per poi distruggere il ponte assieme agli altri per impedire ad Isabella, alla madre, di seguirvi.


«La prima cosa che vorresti fare quando sarai libero?» Chiedi curiosa accarezzandogli i capelli, dato che ha appoggiato la sua testa sul tuo grembo.
«Portarti ovunque e renderti felice.» Ti dice guardandoti con i suoi occhi azzurri.
«Mi basta stare con te per essere felice, e lo sai.» Gli dici dandogli un bacio sulla fronte mentre il vento muove i tuoi capelli.
Quando ti allontani da lui lo vedi stupito e con il viso rosso e non puoi fare a meno che sorridere.
«Noi siamo più che semplici fratelli, che semplici amici Norman.» Gli dici unendo le vostre mani.
«Lo so.» Ti dice alzandosi per far unire le vostre labbra.

«Lo sono già.» Gli dici continuando a sorridere. «Lo sono sempre con te.»




























Spazio autrice:
Nel caso non si fosse capito questa scrittura indica dei flashback, dei ricordi. Spero vi sia piaciuta. ❤️

One shot - Anime boys x reader Where stories live. Discover now