King

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Corri. Finisci per perderti in un bosco e ti appoggi ad un enorme albero per riposarti dato che ormai sei sfinita a causa del lungo viaggio che hai fatto e inevitabilmente cadi nel sonno.

*****

«Ehy.» Ti dice una voce mentre tu lentamente apri gli occhi. «Non puoi stare qui.»

Vedi poco dopo davanti a te una figura maschile volare davanti a te e spaventata cacci un piccolo urlo.

«Che ti prende?» Ti chiede lui preoccupato mentre stringe a sé una specie di cuscino. «Avanti vattene.»

«S-sei una fata? Perché non hai le ali?» Gli chiedi mentre lui arrossisce.

«Che io abbia o meno le ali non sono affari tuoi!» Ti dice per poi tornare serio. «Alzati e vattene. Torna a casa tua.»

«Non posso.» Gli dici abbassando lo sguardo. «In quale casa dovrei tornare? I miei genitori sono stati uccisi dai cavalieri sacri...» Continui mordendoti il labbro con forza ricordando la scena a cui hai assistito.

È per questo motivo che sei corsa via, cercavi aiuto, ma nessuno te l'ha dato.

«I cavalieri sacri hanno ucciso i tuoi genitori? Ma che hai bevuto? Se è uno scherzo tornate e pure a casa.»

Queste sono le risposte che tutti ti davano sempre e così hai deciso che sarebbe stato meglio fuggire lontano da tutti.

«Ancora loro...» Ti dice lui stringendo i pugni. «Va bene. Sembri dire la verità. Sali su Chastiefol.» Continua a dirti indicandomi il cuscino.

Lo guardi confusa, ma non ribatti e sali su quel cuscino morbido che subito dopo si alza e ti trasporta verso l'alto.

Cacci un altro piccolo urlo e ti aggrappi forte per paura di cadere.

«Non ti lascerò cadere.» Ti dice il ragazzo ridendo mentre raggiungete la vetta del grande albero.

Scendi subito e ti guardi attorno meravigliata.
«Questa è la mia casa. Io sono Harlequin, il re delle fate.» Ti dice sorridendo riprendendo il suo cuscino. «Mi dispiace molto per i tuoi...» Ti dice dopo una piccola pausa. «Quei cavalieri sono cambiati molto dall'ultima volta che li ho visti...» Continua a dirti e, mentre tu cominci ad analizzarlo, noti sulla sua caviglia sinistra un simbolo, un simbolo che conosci fin troppo bene: l'orso, il peccato d'accidia, King, uno dei sette peccati capitali.

Subito indietreggi e lui accorgendosene ti sorride.
«Pensi davvero che possa farti del male piccola umana?»

«Hai ucciso assieme agli altri sei peccati capitali dei cavalieri sacri, come potrei non pensarlo?» Gli chiedi mentre continui ad indietreggiare finché non tocchi più il suolo e cominci a precipitare dal grande albero.

Cacci ancora una volta un urlo mentre chiudi gli occhi, ma la tua caduta finisce subito.

Quando riapri gli occhi capisci di essere stata salvata da Chastiefol, il cuscino.

«Guarda un po' dove metti i piedi. Non vorrei che ti facessi male.» Ti dice lui facendoti risalire.

Immediatamente cambi opinione su di lui.
«Scusami.» Gli dici sinceramente dispiaciuta mentre lui con un piccolo sorriso ti dice di seguirlo.

Ti porta all'interno dell'albero dove, meravigliata, ammiri i vari fiori che ci sono e che stanno sbocciando.
«Vivi qui?» Gli chiedi mentre lui annuisce.

«Te l'ho già detto: sono il re delle fate e il mio compito è proteggere questo albero.» Ti dice sorridendo.

«Ci tieni molto vero?» Gli chiedi ricambiando il suo sorriso mentre lui arrossendo annuisce.

«Se per te va bene puoi vivere anche tu qui...» Sussurra lui stringendo Chastiefol impedendoti di capire cosa ha detto.

Lo guardi stranita e lui capisce subito che non hai capito.
«C-cioè non sei obbligata... Però questo è il posto più sicuro. I cavalieri sacri non verranno mai qui e anche se dovessero ti proteggerei io con Chastiefol...»

Sorridi.
«Grazie King. Sei il primo che mi offre aiuto.» Dici avvicinandoti a lui. «Sarai anche il peccato d'accidia, ma sei davvero stupendo.» Detto questo lui si trasforma e diventa più grosso spaventandoti.

«Anche così?» Ti chiede mentre tu scoppi a ridere sentendo che la sua voce è cambiata.

«Certo King.» Continui mentre lui torna normale.

«A proposito, non mi hai ancora detto il tuo nome.»

«(T/n).» Gli dici tornando vicino a lui.

Riprendete a camminare tra i fiori e poco dopo lo senti sussurrare una frase che ti fa arrossire:

«È proprio un nome perfetto per una regina...»

'Che strano e dolce re delle fate ...', pensi sorridendo ancora rossa per l'imbarazzo.

One shot - Anime boys x reader Where stories live. Discover now