One shot - Anime boys x reader

Isaac Foster (Zack)

Ho finito l'anime. Ho bisogno di lui.

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Ti svegli e ti ritrovi dentro un edificio. Non sai come ci sei finita, ma non appena ti alzi in piedi cominci a sentire dei passi attorno a te.

Ti guardi attorno cercando di capire da dove provengano, ma i passi cessano.

Mentre il tuo cuore smette di battere all'impazzata cominci a perlustrare la zona.

Una cosa che noti costantemente è che il pavimento è sporco di sangue.

Poco dopo davanti a te compare un ragazzo con una falce ridendo un modo psicopatico.

«HAHAHA! TI DO CINQUE SECONDI DI VANTAGGIO PER FUGGIRE. URLA, DISPERATI E CERCA DI SCAPPARE MENTRE IO CERCO DI UCCIDERTI! HAHAHA!» Dice mostrandoti la sua lunga falce.

Lo guardi ancora per un po' notando le sue bende e poco dopo svieni.

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«Ehy... E che cazzo però, svenire così... Hai rovinato tutto.» Ti dice una voce mentre apri gli occhi.

Vedi davanti a te il ragazzo di prima e subito lo guardi spaventata.

«Vedo che ti sei ripresa.» Ti dice mettendo una mano dietro alla nuca mentre con l'altra continua a tenere la falce.

«Mi... stai per uccidere?» Chiedi in un sussurro per la troppa paura.

«Non è divertente se le mie vittime non corrono via e urlano. Se ti dicessi di sì scommetto che sverresti di nuovo.» Ti dice sbuffando. «Non c'è gusto così.»

Finalmente ti rilassi.
«Dove siamo?» Chiedi alzando ti dà terra, cosa che fa anche lui.

«Nel mio piano.» Ti risponde lasciandoti confusa.

«Tu... chi sei?» Continui a chiedere alla ricerca di risposte.

«Svieni e poi mi fai tutte queste domande di merda?!» Ti chiede alzandosi guardandoti negli occhi per poi sospirare. «Sono Zack.»

Ti dice infine mentre tu annuisci.
«Come mai sei qui?» Chiedi mentre lui comincia ad andare verso una stanza che sembra essere quella in cui alloggia.

«Mi hanno detto che se venivo qui potevo uccidere chiunque entrasse, perciò ho accettato l'offerta.» Ti dice sorridendo.

Sembra un tipo sincero.

Successivamente entrate dentro una stanza e lui si siede subito sul divano.

«Tu... Non hai paura di me?» Ti chiede poi facendo toccare la tua fronte con la punta della falce.

«Non più.» Dici mentre lui ritira la falce. «Senti Zack...» Riprendi a dire osservando la stanza devastata e piena di lattine. «Vivi qui da molto?»

«Che ne so io! Non mi metto mica a contare quanti giorni passo qui dentro!»

Annuisci.
«Giusto.» Dici per poi sederti vicino a lui sul divano graffiato. «Come mai non mi vuoi uccidere?» Chiedi poi.

Vi guardate negli occhi e poco dopo lui volta lo sguardo.

«Nulla in particolare...» Ti dice con tono calmo.