Todoroki Shoto (2)

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«Sai, non credo che qualcuno potrà mai amare un ibrido come te.» Dice ridendo la tua nuova madre.

Ibrido. È questo quello che sei, è questo l'aggettivo con cui ti descrivono tutti.

Sei un miscuglio: per metà hai i poteri della tua vera madre, la quale è morta qualche anno dopo la tua nascita, e per metà hai i poteri di tuo padre.

Puoi sia controllare l'acqua che il ghiaccio e per un certo periodo sei stata felice, finché non è entrata nella tua vita la tua matrigna. Lei ti disprezza, certe volte ti scaraventa contro degli oggetti e ti urla contro.

Un giorno, stufa di tutto quello, scappi.

Corri fino a raggiungere un parco. Vedi le varie famiglie ridere e divertirsi e cominci a chiederti che hai fatto di male per meritarti tutto quell'odio da parte della tua matrigna.

Calci una lattina dalla furia ed essa finisce in testa ad un ragazzo.

Lo guardi un attimo e vedi che ha per metà i capelli bianchi e per metà i capelli rossi; un occhio marrone ed uno azzurro. Ti dici mentalmente che ha una strana tintura di capelli e che il parrucchiere che glieli ha tinti ha fatto proprio un ottimo lavoro e poi ti chiedi se stia indossando delle lenti a contatto.

Subito dopo abbassi lo sguardo e chiedi scusa.

«Non fa niente.» Ti dice lui con voce profonda.

Alzi lo sguardo e continui a fissarlo e dopo poco la tua bocca, come muovendosi da sola, gli fa la domanda che ti stavi chiedendo dalla prima volta che l'hai visto.
«Ma li hai tinti?» Chiedi per poi tapparti la bocca e arrossire violentemente mentre lui ti guarda confuso.

«I capelli?» Ti chiede afferrandone una ciocca per poi accennare ad una piccola risata. «Magari.» Ti dice per poi tornare serio. «Potrei la stessa cosa dei tuoi.» Continua per poi squadrarti da capo a piedi. «Assomigli molto...»

«... a me.» Dici finendo al posto suo la frase per poi ritapparti la bocca e correre via.

Provi un grande imbarazzo, ma nonostante questo non hai intenzione di tornare a casa poiché non vuoi avere ancora a che fare con quella megera.

*****

Ti sei rifugiata nel posto più lontano in cui sei riuscita a correre: un ponte che da su un lago. Non sai quale sia il suo nome, ma non ti importa più di tanto perché per te è un comunissimo corso d'acqua.

Prendi qualche pezzo di cemento che si sta staccando dalla strada e lo lanci per vedere dove affonda.

Via con il primo, il secondo, il terzo e durante il quarto il sasso ti cade all'indietro.

«Ahi.» Dice una voce e voltandoti vedi che si tratta del ragazzo da cui sei fuggita prima. Arrossisci subito e presa dall'imbarazzo non riesci a dire nessuna parola e nemmeno a scusarti. «Certo che oggi non è la mia giornata...» Dice per poi lanciare il sasso che gli avevi tirato precedentemente tu. «Che ci fai qui?» Ti chiede appoggiandosi al ponte mentre tu abbassi lo sguardo.

«Non voglio tornare dalla mia matrigna...» Gli confessi sentendoti stupida a confessarti con uno sconosciuto. «Mi sento sempre così sola... Lei non fa altro che rovinare la mia vita e mio padre, che è sempre via per lavoro, non può fare nulla per aiutarmi. Scusa... Probabilmente non ti importa.» Dici lanciando un altro pezzo di cemento ghiacciandolo dalla rabbia.

«Ti capisco più o meno. Ho subito la stessa cosa da mio padre.» Ti dice stupendoti. «Mi ha allenato sin da piccolo e per lui sono nato con il solo scopo di sconfiggere e diventare migliore di All Might.» Continua a dirti e noti che il palo su cui sei appoggiata si sta ghiacciando. «È solo colpa sua se mia madre mi ha versato dell'acqua bollente. Ha detto che la mia parte sinistra le faceva schifo perché le ricordava mio padre e io la penso come lei.» Conclude per poi accorgersi di aver ghiacciato la ringhiera. «Scusa, mi sono lasciato trasportare.» Ti dice per poi scongelare il tutto.

Lo guardi e per la prima volta pensi di avere qualcosa in comune con qualcuno.
«Mi dispiace per... la questione di tuo padre.» Gli dici guardandolo negli occhi.

«Anche a me dispiace per la tua matrigna.»

«Sai... stavo pensando che abbiamo molte cose in comune e...» Cominci a dire, ma te ne penti subito arrossendo. «No nulla... Lascia perdere.»

«Sai, non credo che qualcuno potrà mai amare un ibrido come te.» Dice ridendo la tua nuova madre.

Proprio in quel momento ti ritornano in mente le parole della tua matrigna e stringi i denti.

«Qualcosa non va?» Ti chiede lui preoccupato.

«Ho solo ricordato una cosa che mi ha detto la mia matrigna...» Cominci a dire per poi guardarlo. «Secondo te nessuno amerà un ibrido come me?» Gli chiedi mentre lui ti guarda sorpreso e un po' confuso. «Lo chiedo a te, perché sei come me, almeno in parte e perché... voglio avere la certezza che la mia matrigna si sbagli. Mi sento così...»

Lui ti prende una mano, quella con cui riesci ad utilizzare il ghiaccio, e la unisce alla sua destra, dove anche lui può usare quel potere.
«Il segreto per stare meglio sta nel non ascoltare ciò che ci fa male. Io ignoro mio padre, tu dovresti fare lo stesso con la tua matrigna. Qualsiasi cosa ti abbia detto sappi che si sbaglia. Tutti hanno qualcuno che li ama.»

Poco dopo entrambi staccate le vostre mani e vi voltate dall'altra parte imbarazzati.

«Io sono Todoroki comunque...»

«Io sono (T/n). È un piacere conoscerti.» Gli dici tornando a guardarlo. Lo vedi assunere un dolce e piccolo sorriso e contagiata dalla sua allegria ricambi.

Girate per la città e parlate del più e del meno. Ti piace stare in sua compagnia. Finalmente hai trovato qualcuno uguale a te, qualcuno che ti fa sentire bene con te stessa.












Spazio autrice:
Cioè ragazzi il 12 ottobre esce la quarta stagione! Sclero troppo! 😍
Ora torno in letargo(anche se è estate, ma dettagli) a presto!

One shot - Anime boys x reader Место, где живут истории. Откройте их для себя