Backstage

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24 maggio 2019

GIULIA

Mi sento le gambe deboli, la salivazione aumenta e fa davvero troppo caldo. Non credo di sentirmi molto bene...
"E adesso cantiamo tutti insieme il nostro inno, l'inno degli ultimi.." dice il cantante mentre è intento a intonare le prime note al pianoforte.
Inizia a cantare: "...Odiavo chi amava e aspettavo l'inverno
Sempre collocato
Nel gruppo dei perdenti
In questo percorso a chi c'ho intorno
Ho dato un sorri....FERMI, FERMI, FERMI. Se sta a sentì male qualcuno qua!"
Ebbene sì, quel qualcuno sono esattamente io.
C'è troppa gente che urla, troppo caos, troppe luci e poi il buio.
Un assistente della sicurezza, mi tira fuori e mi fa sedere nello spazio tra il palco e la transenna, mi bagna il viso con dell'acqua per far sì che mi riprenda. Evidentemente ha funzionato perché riesco a capire per un attimo chi sono e dove mi trovo. Le prime parole che sento, mentre il ragazzo della sicurezza mi tiene per i fianchi e mi accompagna nel backstage per consegnarmi ai medici, sono "ehi bimba, come stai? Non me fa prende i colpi che poi io so ipocondriaco eh"
"Dopo fammi sapere come stai.."
Neanche gli rispondo, un po' perché non ho le forze per farlo e un po' perché...dai 'bimba'? Ma seriamente? Ho 22 anni non 12!
"Non dovevo neanche venirci a sto concerto, l'ho fatto solo per accompagnare le mie due amiche che sono pazze di lui" dico al ragazzo dell'assistenza che mi ha ormai posata su uno dei tanti divanetti nel backstage.
Mi guarda divertito dicendomi "tesoro è la quarta serata che soccorro le ragazze che si sentono male e te sei la prima che mi dice 'non dovevo neanche venirci a sto concerto' ahah".
Dopo un po' di tempo e una flebo di sali minerali sono di nuovo in forze. Mi tiro a sedere sul divano, dove fino a pochi secondi prima ero sdraiata, e resto qualche secondo a fissare gli occhi di questo ragazzo davvero bello.
"Come ti chiami?" Mi chiede il ragazzo
"Giulia, te invece?"
"Mi chiamo Paolo" risponde
C'è un po' di imbarazzo che decido di rompere con una battuta "beh in altre circostanze direi 'che piacere averti conosciuto' ma date le circostanze.." dico facendo un sorriso
"Beh si effettivamente hai ragione" risponde con una risata sincera Paolo.
"Ora devo tornare di là, ci vediamo dopo che tanto devi uscire per forza con uno di noi dal retro dato che questa è la procedura per chi viene portato qua dietro" mi spiega e io annuisco sorridendo e salutando.

Finalmente è finito il concerto, e vedo sbucare il ragazzo di prima, Paolo, che mi tende la mano e mi fa cenno di seguirlo per accompagnarmi all'uscita. Proprio mentre sto per uscire mi sento chiamare.
"Ehi ragazza, come ti senti?"
Resto un po' sbalordita dato che non pensavo che mi sarebbe venuto a cercare per chiedermelo;
"Adesso bene, grazie per esserti preoccupato" rispondo al cantante
"Sei una mia fan, come minimo mi preoccupo" mi spiega sorridendo Ultimo
Inizio a ridere e il ragazzo mi guarda con aria interrogativa: "beh in realtà conosco solo qualche canzone giusto le più famose, ero qui per accompagnare le mie amiche. Quindi no, non sono una tua fan".
Il cantate alza le spalle in segno di resa e mi sorride.
Si rivolge a Paolo dicendo "grazie da adesso ci penso io, puoi tornare di là"; Paolo annuisce, mi rivolge un cenno col capo in segno di saluto e se ne va.
"Paoloo" dico in tono abbastanza alto in modo che possa sentirmi, il ragazzo si ferma e si gira "grazie per tutto" dico sincera.
"Figurati, ho passato una bella mezz'ora, grazie a te" sorride e sparisce dietro una tenda.

Favole..al guinzaglioWhere stories live. Discover now