Tequila

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NICCOLÒ

Ho appena finito di cenare, non ho la minima idea di cosa fare, non ho voglia di stare a casa stasera. I miserabili non ci sono, così passerò la serata da solo: che palle!
In genere mi piace stare in solitudine, a riflettere sulla vita o sulle domande su cui l'uomo si è da sempre interrogato. Ma stasera no, non ne ho voglia. Esco a bere, questa sera rischio. Per una sera sarò un ragazzo spensierato che non si porrà domande esistenziali. Per una sera posso riuscirci in fondo.
Decido così di andare al pub di Valerio, mi farò una chiacchierata con lui almeno.

Sono appena arrivato al pub, non c'è molta gente, meglio..almeno potrò scambiare qualche parola con Valerio.
"Bella nicco! Quanto tempo"
"Un sacco fratè"
"Che ti prendi?" Mi chiede Valerio
"Una birra grazie"
Era davvero da tanto che non venivo qui, mi è mancato questo posto. Era il pub dove io e i miserabili venivamo a bere ogni volta che volevamo, o che ne avevamo bisogno.
Do un'occhiata in giro, è rimasto tutto esattamente uguale dalla prima volta che sono venuto qui.
I ricordi riaffiorano: mi soffermo a guardare il tavolo dove ho visto Federica per la prima volta: era seduta con delle sue amiche a bere del vino e a mangiare patatine fritte. I nostri sguardi si incrociarono e il mio cuore perse un battito...
Ero incantato da lei, dai suoi occhi blu come il cielo, e ammetto che mi ero fissato a guardarla. Dopo un po' lei venne verso di me e mi disse "ciao sono Federica, hai intenzione di stare qui a fissarmi tutta la serata?
Perché invece non mi chiedi di uscire?" Mi disse un po' imbarazzata ridendo. Mi stupì subito il suo carattere da dura, ma che in realtà lo è solo apparentemente.
E poi...non siamo stati più in grado di comunicare.
Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione. È la vita. Succede. E se non succede è un miracolo. Ma i miracoli non durano mai.
"Ohh fra ci stai? Terra chiama Nic"
"Che scusa?" Chiedo al mio amico
"Niente, tieni la birra.
A che pensavi?" Mi chiede porgendomi il boccale sul bancone
"La verità?" Dico sorseggiando la mia birra
"A Federica"
Mi guarda come se fossi dio. Subito dopo aggiunge "Ti manca...non è così?"
Bella domanda...
"Mi manca il noi che eravamo prima. Quello mi manca, la fede di prima" dico con gli occhi bassi continuando a bere
"Beh...perché non ci riprovate? Dopo l'Olimpico sarai libero per un anno. Avrete del tempo per stare insieme. Certi amori Nì fanno dei giri immensi...e poi ritornano" mi fa notare Vale
"Valè pensa a 'il vaso'. Una volta che una cosa finisce finisce, per sempre. Non ci sono né ma né però. Non c'è più e basta." Dico ingoiando l'ultimo goccio di birra
"E poi...ho conosciuto una ragazza" aggiungo subito dopo facendo un mezzo sorriso da stupido
"Nuovi amori coming soon" continua il mio amico ridendo
"Scemo" gli rispondo ridendo anche io
"Per adesso...solo amici. Anche perché ci conosciamo da due giorni" gli spiego
"Capito.." mi dice
"Carlo vieni qui" continua, chiamando un ragazzo dentro la cucina
"Porta questo al tavolo 3. La birra è per la signora" spiega Valerio al ragazzo che subito dopo si allontana con il vassoio in mano
"Vuoi un'altra birra?" Mi chiede dato che lui si è appena riempito un boccale
"Si daje" rispondo, ma non ho il tempo di aggiungere altro che vengo interrotto da una voce femminile...mi è familiare.
"2 per favore" dice la ragazza. Mi giro ed è...Giulia

GIULIA

Sono appena entrata nel pub, quando seduto al bancone noto Niccolò.
"Oddio! Sono struccata e indosso un paio di leggings con una maglietta della fila. Sono inguardabile" penso tra me e me
Ma poi ripensandoci non capisco il motivo di questo mio pensiero; o meglio...se l'ho pensato un motivo c'è: cos'è per me Niccolò? Un nuovo amico? O c'è qualcosa che va oltre l'amicizia che si è creata?
Non lo so neanche io.
"Sti cazzi, io entro" mi sono detta, e così ho fatto.
Man mano che mi avvicino riesco a sentire ciò che dice al barista. Ha deciso di prendere una birra, così mi avvicino e rivolgendomi al ragazzo dietro il bancone e dico "2 per favore". Nel frattempo mi sono seduta. Ho lasciato tra di noi uno sgabello di distanza, tanto per non stare troppo vicini.
Lui mi guarda e subito mi sorride, aggiungendo un "Ehii! Che ci fai qui?"
"Non mi andava di stare a casa da sola, poi ho bisogno di bere, quindi sono venuta qui" rispondo sorridendo
"Bere quanto di preciso?" Chiede cambiando tono e diventando leggermente più serio.
"Ecco a voi" dice il barista poggiando le rispettive birre sul bancone; gli sorrido per ringraziarlo.
"Abbastanza per tornare un po' spensierata" ammetto guardando Niccolò
"Beh non ti permetterò di ubriacarti, sappilo" dice per poi bere la sua birra
"Beh..sappi che io lo farò lo stesso, con o senza il tuo consenso. Quindi...vuoi unirti a me?" Chiedo mentre sorseggio dal mio boccale

"Sei pronta?" Mi chiede con aria di sfida
"Sono nata pronta" dico io divertita dalla situazione
"Ok come vuoi, ma si fa a modo mio" dice
Sbuffo ma acconsento
"Valè ci prepari 10 shottini di tequila a testa per favore?" Chiede Niccolò al barista, che acconsente e inizia a riempire i bicchierini; subito dopo mette sul bancone una ciotola a con del sale e un piattino con spicchi di lime
"Davvero? Tequila boom boom? Sei poco originale" dico con aria di sfida
"Si vabbè, iniziamo va" mi dice scuotendo la testa.
Do una piccola leccata sulla parte posteriore della mano, tra il pollice e l'indice. Prendo un po' di sale e lo adagio sulla mia mano. Poi afferro uno spicchio di lime e lo poso tra pollice e indice.
Espiro, lecco il sale, bevo il bicchierino di tequila e do un morso al lime
"Ahh, bleah!" Dico subito dopo
Niccolò scoppia a ridere.
Continuiamo entrambi così, fino a terminare i 10 shottini ciascuno.

Favole..al guinzaglioWhere stories live. Discover now