Ti perdono

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GIULIA
È da circa una settimana, giorno più giorno meno, che non vedo Nic, anche se a me sembra un'eternità...
Il posto alla Columbia è mio, me l'ha confermato il rettore ieri mattina e io non sto nella pelle per l'esperienza unica che vivrò.
Stasera c'è una cena, abbastanza formale, per conoscere le altre matricole che si sono accaparrate il posto per gli altri corsi disponibili.
Il rettore mi ha detto: "Se è fidanzata può portare tranquillamente il suo ragazzo, il rettore Bollinger sarà entusiasta di conoscere meglio tutti i suoi nuovi studenti!".
Non faccio altro che pensare a questa proposta: porto Niccolò alla cena o no?
Dopo averci riflettuto abbastanza ho deciso di perdonarlo. In fondo il posto è mio e conseguenze non ce ne sono state.
La cena è alle 8:30, e ora sono le 18. Decido di andarmi a preparare in anticipo: indosserò un tubino nero che mi arriva leggermente sopra al ginocchio, un décolleté e il mio amato cappotto nero con le maniche larghe sui polsi. Infine mi do una sistemata ai capelli e mi trucco in modo leggero.
Una volta pronta prendo la macchina e mi dirigo verso casa di Niccolò.
Ho deciso di andare a casa sua per invitarlo alla cena e soprattutto per ritornare come prima...spero.
Dato che la macchina di Niccolò non c'è, mi sono fatta aprire il cancello e il portone condominiale dalla vicina di casa di Niccolò, che mi ha riconosciuta e mi ha fatta entrare senza problemi. Adesso sono seduta sulle scale, vicino alla sua porta di casa, aspettando che rientri.
Dopo una decina di minuti sento chiudere il portone, e spero vivamente che sia lui. Sento la persona salire le scale e la vedo girare l'angolo: È lui!
È con il telefono in mano e appena si accorge che sono lì rimane sorpreso. Mi alzo in piedi e gli faccio un leggero sorriso.
"Ehi...che ci fai qui da sola?" Chiede salendo alcuni scalini
"Ti stavo aspettando se non si fosse capito" rispondo ironica
"Potevi chiamarmi, chissà quant'è che aspetti!" Dice per poi aprire la porta di casa e farmi cenno di entrare
"Scusa il casino, dammi pure il cappotto che fa caldo qui dentro" dice un po' impacciato
Sembriamo due estranei in questo momento, ma non sapendo ancora la mia decisione credo sia giusto così.
"Grazie" gli porgo il cappotto
"Sono venuta qui perché devi parlarti" continuo subito dopo.
Lui appende i giacchetti all'attaccapanni e mi fissa per qualche secondo senza dire nulla
"Che c'è?" Chiedo non capendo
"Nulla è che...wow sei elegante, e..sei bellissima" dice
Sono leggermente in imbarazzo in questo momento, ma faccio finta di nulla e lo ringrazio con un sorriso
"Sediamoci, così parliamo"
Ci mettiamo sul divano e inizio a parlare: vado dritta al punto senza troppi giri di parole
"Il posto è mio...partirò subito dopo le vacanze natalizie" gli spiego
"Congratulazioni, sono davvero contento per te" risponde sorridendomi
"Poi devo scusarmi per..." continua ma non lo lascio finire
"Shh! Basta scusarti" dico posando il mio indice sulle sue labbra per farlo stare zitto
"Ti perdono" dico sorridendogli

NICCOLÒ
Mi sento davvero una merda, non riesco neanche a guardarla negli occhi...
Dopo essere andato a letto con Sara ci siamo promessi che non ci saremmo mai più rivisti e che non ne avremmo parlato con nessuno, poiché entrambi fidanzati.
Durante il tragitto verso casa James ha visto subito che ero strano ed ha capito che era successo qualcosa, così gli ho raccontato tutto.
Dopo aver appurato che sono un coglione, il mio manager mi ha consigliato di far finta che non sia successo nulla perché sa perfettamente che non ha significato nulla per me. Mi sono consultato anche con Adri, anche lui mi ha consigliato di fare così.
Il problema si pone ora: lei che mi guarda con questi occhioni sorridenti dicendomi che mi perdona, e io che invece non riesco a reggere a lungo il suo sguardo.
Perché le ho fatto questo? Perché l'ho dovuta ferire di nuovo?
'Pensavo non mi amasse più' non è una giustificazione.
"Ehi, mi hai sentita?" Domanda Giulia afferrando la mia mano
"Che succede?" Mi chiede notando i miei occhi lucidi
Mi avvicino di più e l'abbraccio forte
"Mi sei mancata tantissimo, te lo giuro" le sussurrò quasi piangendo
"Anche tu" risponde lei
"Adesso basta, non fare così e fammi un sorrisone" dice lei prendendomi il viso tra le mani una volta sciolto l'abbraccio
Le sorrido e lei ricambia
"Comunque, stasera c'è una cena col rettore e sei invitato anche te, ti va di venire?" Mi domanda
"Si certo, aiutami a scegliere i vestiti" dico alzandomi e trascinandola in camera davanti all'armadio.

GIULIA
Siamo appena arrivati al ristorante e ci dirigiamo verso un gruppo di ragazzi, tra cui noto il rettore
"Buonasera De Angelis" mi saluta il rettore allungando la mano
"Buonasera" dico stringendo la sua mano
"Le presento il mio ragazzo" dico indicando Niccolò
"Lieto di conoscerla" dice Nic
"Piacere mio Ultimo, le mie figlie sono pazze di lei" risponde il rettore accennando un sorriso
Niccolò ride e ringrazia.
Ci avviciniamo agli altri ragazzi, per conoscere chi altro è stato preso.
Mi presento a tutti i ragazzi lì presenti, alcuni increduli nel vedere Ultimo al mio fianco.
"Salve a tutti" dice una voce maschile alle nostre spalle.
Mi giro e vedo una coppia di ragazzi, sembrano simpatici!
Noto l'espressione nel viso della ragazza appena arrivata cambiare e abbassare lo sguardo non appena vede il mio ragazzo. Mi giro verso Nic e anche lui è strano, bah.
"Piacere Giulia" mi presento a lei e al ragazzo accanto
"Piacere mio, sono Sara...e lui...è il mio ragazzo, Marco"
Il ragazzo sta per aggiungere qualcosa quando viene interrotto dalla voce di uomo che invita tutti ad entrare nel ristorante e a prendere posto.

Bella regà! Vi avviso già che questo è il penultimo capitolo😬

Favole..al guinzaglioWhere stories live. Discover now