Peter mi ricordo tutto

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GIULIA

Non so di preciso cosa sto facendo, ma di sicuro voglio farlo: chiudo gli occhi e poso delicatamente le mie labbra sulle sue...finché una luce illumina i nostri volti
"Chi siete voi due? Farete meglio a continuare le vostre cose sconce a casa, altrimenti chiamo la polizia" ci informa un uomo sulla cinquantina dal 3º piano.
"Andiamo!" Dico guardando nic e staccandomi da lui che però afferra il mio polso e sussurrandomi "abbiamo una questione in sospeso...la continueremo, te lo posso giurare"
Non sto ben capendo ciò che sta succedendo: sono immobile a fissare davanti a me.
"Andiamo adesso!" Mi trascina fuori dalla piscina, ci rivestiamo di corsa e scavalchiamo il cancello.
Stiamo ritornando verso le nostre auto quando Niccolò si toglie il giubbotto di pelle e me lo poggia sulla schiena avvolgendola. Lo guardo non capendo il perché di questo gesto, non gli ho detto di avere freddo...
"Hai le labbra viola" dice indicandole
Istintivamente sorrido.
"Non dovresti guardarmi le labbra Peter"
"Te hai fatto di peggio stasera eh" dice ridendo
"Hai ragione, ma non me ne pento affatto" faccio spallucce e rido
"Beh nemmeno io se è per questo, quindi guarderò le tue labbra per tutto il tempo che vorrò" dice sorridendo

"Abbiamo un bacio in sospeso io e te, ricordatelo" sussurra al mio orecchio per poi augurarmi la buonanotte ed entrare in macchina.
Gli sorrido, entro nella mia macchina e metto in moto.
Ho smaltito quasi completamente l'alcol, quindi abbiamo deciso di ritornare a casa con le nostre auto.
"Che serata pazzesca" penso tra me e me

28 maggio 2019

NICCOLÒ

"Ciao bello mio"
Faccio entrare Cassiolino in casa mia ricambiando il saluto.
"Ti sei ripreso?" Mi domanda riferendosi al mal di testa che mi ha fatto compagnia per tutto l'arco della mattinata
"Sisi sto meglio grazie...ma ti devo parlare"
rispondo serio
"Oddio...dimmi" risponde lui sedendosi accanto a me sul divano
"Ieri sera ho incontrato Giulia al pub"
Comincio
"Si questo lo sapevo, me l'hai detto stamattina" dice lui
"Si infatti il punto non è questo. Non so come dirtelo ma a 'na certa ci siamo quasi baciati. Nel senso che...mi ha baciato a stampo e proprio mentre la cosa si faceva interessante ci hanno scoperto e quindi siamo dovuti uscire dalla piscina e andare via" rido ripensando alla scena
"Aspe non sto capendo...quale piscina?" Domanda confuso
"No nulla lascia perdere"
"Ah ok. Quindi alla fine è stato solo un bacio a stampo?" Mi domanda
Annuisco
"E poi? Te lo leggo in faccia che devi dirmi qualcos'altro Moricò" dice
"Le ho detto che avevamo un bacio in sospeso...e che un giorno lo continueremo, per bene stavolta... Non so perché ma ci ripenso da ieri mattina, è un pensiero fisso sta cosa" ammetto sincero
"Ti è piaciuto?" Mi guarda aspettando una mia risposta
"Si Adrià...si" rispondo
"Ok,va bene. Non è necessariamente una cosa brutta se la cosa è ricambiata, e sappiamo TUTTI che lo è. Quindi dajee" dice sottolineando 'tutti' e dandomi una spintarella ridendo
"Non è troppo presto? Ho paura di correre dopo" Sono davvero confuso, non so che fare
"Nicco ti sei lasciato mesi fa ormai, siete solo amici te e fede. Basta"
"Che dovrei fare ora? Come mi comporto stasera?" Domando ridendo
"Ti comporterai come ti sentirai di fare, non pensarci. Verrà da se"
Annuisco, ha ragione. Non sono mai stato capace a programmare un discorso, figuriamoci una serata con Lei...
"Adesso vieni di là che ti faccio sentire una cosa..." dico alzandomi per andare nella stanza del pianoforte
"Ho pensato a una base per 'poesia per Roma', dimmi se secondo te può andare"
Se piace a lui piace a tutti. È la prima volta che la canto davanti a lui, quindi spero gli piaccia:

So' dieci giorni che sto fori
dici sorridi e dentro mori
a me m'hanno stancato tutti
donne, auto e amici a volte
eppure de te io nun me stanco
a vorte penso ar Tevere e poi canto
anche se Roma non è solo centro
per me sei bella come un dubbio spento
come un rifugio per un ladro
sei bella come l'angelo e il peccato
Te pare poco. Dì...te pare poco essere immortale?....
..... so' dieci giorni che sto' fori
e come me manchi
domani torno e prima cosa vado a pija du' guanti
perché per scrivere de te ce vo' rispetto
grazie pe' esse rimasta accesa
quando non c'avevo un letto"
Finisco di suonare e aspetto il suo verdetto...
"Nicco che te lo dico a fare...altro capolavoro. Bella Roma mia" dice soddisfatto. Sono questi i piccoli momenti che porto con me nel cuore: l'orgoglio che riesco a leggere negli occhi del mio migliore amico..
"Dajee! Questa allora la canto all'Olimpico"
"Certo, ovvio" risponde lui
"Adesso mi vado a preparare così poi andiamo" dico andando in bagno per farmi una doccia

"Che mi metto cassiolì?" Chiedo fissando i miei vestiti nell'armadio
"Alloraa...questa" indica la camicia bianca
"E questi" dice indicando un paio di jeans, che tra l'altro sono i miei preferiti.
Mi vesto, metto le Alexander McQueen ai piedi,  spruzzo un po' di profumo ed infine indosso la mia collana.
"Ho fatto, possiamo andare"
Così usciamo di casa.

Siamo appena arrivata al ristorante, ci sono già i miserabili, e poco dopo arrivano anche Martina e Chiara, seguite da Giulia.
Martina va subito a salutare Adriano con un bel bacio sulla guancia, poi viene a salutare anche me. La stessa cosa fa Chiara.
È il momento di salutare Giulia
"Ehii, sei...ti sta molto bene questo vestito" dico per poi abbracciarla e darle un bacino poco sopra l'angolo della bocca.
Lei sorride e mi sussurra: "dopo dobbiamo parlare, mi ricordo tutto di ieri sera...
Peter, per la cronaca ti sta da Dio sta camicia".
Neanche il tempo di rispondere che Giulia è andata a salutare il mio amico.
Non so se sia una cosa positiva o negativa il fatto che voglia parlarmi...
Bene, adesso mi sale la pressione. Devo stare calmo. Faccio un respiro e vado dagli altri

Favole..al guinzaglioWhere stories live. Discover now