Vuoi volare con me?

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GIULIA

"Ecco qua" diciamo all'unisono io e Marti poggiando i pancake sul piano della cucina.
"Sciroppo d'acero per tutti?" Chiedo prendendolo
"A me non piace, li prendo semplici" dice dolcemente Niccolò
Poso lo sciroppo accanto ai pancake e poi apro lo sportello della dispensa in cerca della nutella.
La afferro e chiudo lo sportello.
"Tieni" dico passandogliela
Lui mi guarda e mi ringrazia sorridendomi leggermente
"Buonissimi!" afferma Adriano addentandone un pezzo
Gli sorrido e inizio anche io a mangiare
"Si confermo, buonissimi" dice Niccolò
Non dico nulla, così Martina lo fa per me "si..ci siamo superate Giù"
Le sorrido e finiamo i pancake in rigoroso silenzio.
A interrompere ciò è la porta d'ingresso che si apre.
E mo chi è?
Mi alzo andando verso la porta:
"Ciao, tu sei?" le chiedo non avendola mai vista prima
"Ciao, piacere sono Veronica Bianchi, avvocato praticante presso 'Conti Ferrari & associati' " mi risponde lei allungando la mano.
"Piacere mio, sono la figlia di Livia Conti" dico stringendogliela
"Stavamo mangiando dei pancake, ne vuoi uno?" Chiedo tornando in cucina, seguita da lei
"Ohh non pensavo avessi ospiti, scusa" dice per poi salutarli
"No tranquilla, tanto adesso torniamo in veranda" dico
"Ma tu...tu sei Ultimo! Mi piacciono tanto le tue canzoni sono pura poesia, davvero" le spiega sorridendogli
Ma che se ride?!
"Ma...come mai qui?" Domando senza neanche dare il tempo a 'Ultimo' di rispondere
"L'avvocato Ferrari ha avuto un contrattempo e tua madre dovrà sostituirlo in tribunale. Sono qui per prenderle degli abiti puliti" spiega
"Ah ok, vieni ti accompagno" le dico alzandomi
"No non preoccuparti, mi ha spiegato tutto l'avvocato Conti. Prendo il completo e tolgo il disturbo" dice per poi allontanarsi
"Ok.." dico, anche se ormai è già scomparsa dietro il muro
"Hai capito liv...manda le altre a prenderle i vestiti. Grande così si fa" dice ridendo Martina, seguita da tutti noi.
"Torniamo fuori?" Propongo dopo aver messo i piatti nella lavastoviglie
Annuiscono e ci incamminiamo. Ho un'idea..
"Ma se andassimo in terrazza, sul tetto? C'è una piccola jacuzzi in cui potremmo rilassarci"
"Sii" dice felice Martina iniziando a salire le scale. Io e gli altri la seguiamo. Avvio i motori e le bocchette dell'idromassaggio iniziano a creare schiuma e bolle sulla superficie dell'acqua.

"Che spettacolo" dice Adriano, con la testa poggiata allo schienale.
"Già.." replica Martina, che però viene interrotta dal suo telefono che squilla sul bordo della vasca.
"Pronto" dice con ancora gli occhi chiusi intenta a godersi il piacere.
"Ma che palle, non c'è la vicina? Che palle arrivo. Ho capito sto da Giulia dammi il tempo di arrivare" dice prima di attaccare
La guardiamo tutti interrogativi e lei ci spiega che il fratello è rimasto chiuso fuori e deve andare lei ad aprire casa. Adriano si propone per accompagnarla e lei accetta.
"Una mezz'oretta e ristiamo qui, a dopo" ci saluta Martina

Siamo rimasti solamente io e Niccolò nella jacuzzi, uno di fronte all'altro. Lui mi fissa e io abbasso lo sguardo
"Possiamo parlare? Ti prego" mi chiede facendomi un mezzo sorriso
"Va bene" dico alzando lo sguardo per incrociare il suo
"Scusami per prima, davvero...mi dispiace. Potrei stare qui ore a scusarmi con te, ma non servirebbe. La verità è che...Giulia.." sospira per poi riprendere
"Mi sono innamorato di te. Dalla prima volta che ti ho vista, da quando ci siamo fatti le foto dopo il concerto. Mi piace tutto di te: i tuoi occhi...cristo Giù i tuoi occhi sono immensi. Vorrei dire 'blu come il cielo che avevo davanti' ma non mi pare il caso dato che l'ho scritta per un'altra ragazza" dice ridendo
Rido anche io, ancora non sto ben capendo. Mi sto soltanto godendo il momento, la sensazione.
"E poi.. sei stupenda. Il tuo corpo è stupendo, i capelli che profumano sempre di cocco, il tuo sorriso che mi fa perdere il fiato. Non so cosa tu mi abbia fatto in così poco tempo, ma sono riuscito ad innamorarmi di te...a fidarmi di te. Mi sei entrata dentro.
Ed è vero che non sei il mio tipo, come io non sono il tuo. Ma è per questo che siamo fatti l'uno per l'altra: siamo così diversi eppure siamo uguali. Io non ho mai conosciuto una come te, e sai come lo so? Se l'avessi conosciuta, se Federica fosse come te, sarei rimasto con lei per sempre...
Tu mi fai venir voglia di cambiare, di migliorarmi. Voglio che tu mi creda degno di te; che tu mi voglia come io voglio te. Voglio litigare con te, strillarci in faccia finché uno dei due ammette che si sbaglia...Ho bisogno di te" sospira..ha gli occhi lucidi
"Quindi Wendy...ti va di volare con me?"

Favole..al guinzaglioWhere stories live. Discover now