Bimbo

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NICCOLÒ

Siamo saliti in macchina da due minuti circa, c'è silenzio assoluto: Giulia guarda fuori dal finestrino la mia Roma con aria nostalgica
"Mettiamo un po' di musica?" Propongo
"Eh...cosa scusa?"
"Dicevo...accendo la radio così ascoltiamo un po' di musica?" Le ripeto
"Si va bene" mi risponde
Accendo la radio e parte una canzone di Eminem e Giulia comincia a canticchiarla sottovoce
"Vedo che piace anche a te eh" riferendomi alla canzone
"Si un casino! Mi piace perché è un rapper che non racconta le solite cazzate ma tratta anche argomenti seri" mi dice
"Piace anche a me proprio per questo...e poi è un mostro!" Aggiungo ridendo
"Non so come faccia guarda" continua lei ridendo

"E questo era Ghali con 'I love you' che si piazza in terza posizione. Scopriamo insieme la seconda posizione. È un ragazzo romano, 23 anni, è partito da San Basilio per arrivare a riempire i più importanti stadi italiani.." enuncia lo speaker, capendo già che parla di me.
"Ma...sei tuu" dice Giulia guardandomi euforica
"Questo è Ultimo con Rondini al guinzaglio"
Conclude lo speaker prima che parta la canzone

"E portami al sicuro ma senza parlareee
e lascia che lo faccia il tuo modo di fareee portami di corsa in un ponte lì in alto
che unisce il tuo dolore al tuo solito incantoo
e portami ti prego dove preeferisci
dove se metti piede in attimo esistii
perché non c'è risposta alle cose passaaate
tu portami ad amare le cose mai amaaate"
Sta cantando una mia canzone: è così spensierata in questo momento...sembra felice
"E dove vuoi non dove saai,
dove esiisti e non ci seeeeei
tu portami con teeeeee
portami con teeee
dove tutto si trasformaaa
dove il mondo non mi toccaaa" cantiamo a squarciagola insieme

"Wow cazzo mi piace troppo sta canzone" mi dice sorridendo subito dopo la fine della canzone
"Ah e per fortuna che non eri una mia fan" dico io ridendo
"Vabbè ma questa la sanno pure i muri...e poi l'ho sentita al concerto" mi risponde, anche lei ridendo
"Come fai?" Mi chiede seria
"A fare cosa?" Chiedo io non capendo dove voglia arrivare
"A scrivere così...hai 23 anni, come fai? Da dove ti vengono tutte ste ispirazioni? Come fai a unirle così bene in una canzone?" Domanda seria
"Mah...in realtà mi metto al piano e comincio a suonare e mentre lo faccio canticchio parole a caso in un inglese finto. Poi dopo, quando la base mi piace, scrivo la canzone. In genere in 10 minuti, sennò la scarto" rispondo
"Tu scrivi delle poesie, davvero"
La mia mano, non so a quale piccolissima parte del mio cervello stia obbedendo, si poggia sulla coscia di Giulia per darle qualche leggero schiaffetto in segno di ringraziamento. Lei posa la sua mano sulla mia sorridendo ingenuamente.
Un gesto banale in fin dei conti, ma che mi fa venire dei leggeri brividi. Mi convinco che sia per l'aria che sta entrando dal finestrino e che mi finisci dritta sul collo.

GIULIA
Siamo appena arrivati davanti casa mia. Mi dispiace andarmene perché mi sono distratta un sacco. Mi ha fatto bene stare con lui e con Adri.
"Grazie mille del passaggio anzi...grazie di tutto" gli dico abbracciandolo
"Ma figurati, quando vuoi casa mia è aperta" dice sorridendo
"Grazie Nic, ci si vede!" Dico scendendo dall'auto...
Apro la porta di casa e la sua macchina sfreccia via, portandosi con se la bella giornata passata oggi

26 maggio 2019

Stamattina c'è il funerale di mia sorella Carol.
È decisamente una giornata di merda...
Ho fatto il tragitto in macchina con mio fratello e non è stata proriferata parola. Siamo appena arrivati e mi prendo un attimo prima di scendere. Mi guardo dallo specchietto dell'aletta parasole e accerto che sono in condizioni oscene: i miei occhi sono gonfi a causa della nottata passata in bianco a piangere, sono pallidissima...l'unica cosa decente è che almeno ho il mascara waterproof che mi eviterà di diventare un panda.
Scendo dalla macchina, vedo mio fratello che mi stava aspettando e lo raggiungo. Mi prende per mano ed entriamo in chiesa. Ci andiamo a mettere vicino ai nostri genitori.
Pian piano la chiesa si riempie di conoscenti, amici e colleghi di Carol. Mancherà un casino a tutti...

Il fidanzato di Carol sta leggendo una lettera che ha scritto in suo onore:
"Buffo no (?) Mi hai sempre detto di voler fare tante foto insieme ed ogni volta ti dicevo 'no amò ce le viviamo le cose, le ricorderemo sempre anche se non ci facciamo le foto' ed ora ne vorrei avere una valanga di fotografie. Abbiamo sempre parlato di quanto fosse strano il destino, due ragazzi che per anni si conoscono, parlano e si aprono l'uno con l'altra, si capiscono da subito e provano sensazioni mai provate prima, che però per un motivo od un altro non si riuscivano ad incontrare. 3 anni e mezzo di vita, di emozioni e poi tutto divenne...magico. Dal quel giorno non ci siamo mai staccati e abbiamo vissuto tutto a 360°.
Prima stavo sistemando le tue cose sparse per casa e ho aperto un cassetto dell'armadio. C'era una bustina con scritto 'per Andrea'. Capii che era per me, così l'ho aperta. Non ci potevo credere...dentro c'era un body con su scritto:
'er mejo papà de Roma'..."

Non capisco più nulla...Carol era incinta e non lo sapevo. Mi manca l'aria, devo uscire.
Prendo la borsa e esco dalla chiesa a passo veloce

Favole..al guinzaglioWhere stories live. Discover now