Raccontami di te

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GIULIA
Che ha detto di preciso? Non so se ho capito bene...vuole baciarmi?!
Ho improvvisamente caldo, mi sento avvampare, ma per fortuna lui mi sta ancora abbracciando da dietro, quindi non riesce a vedermi in faccia.
"Ehi" dice girandomi verso di lui e facendomi sedere sul muretto. Allargo leggermente le gambe e lui si mette in piedi davanti a me.
"Non fa niente" continua lui.
"No nic, non fa niente nulla, fa eccome! È che non voglio correre, ci conosciamo da poco infondo. E non lo faccio per me, ma per te, per le storie che potrebbero fare su di te" prendo un respiro e continuo
"Io ci tengo a te e non voglio che pensi che mi interessino i tuoi soldi o che mi interessa Ultimo. Possono anche andare a fanculo loro, a me interessi te come persona, il resto è solo aggiuntivo" concludo
Mi afferra una mano e la stringe, mi guarda negli occhi:
"Lo so perfettamente che non ti importa del me cantante o della fama, ma che ti importa di me così come sono. Sai...non mi fido facilmente delle persone, mi ci vuole del tempo. Ma con te è stato diverso, l'ho capito subito che c'era qualcosa di speciale in te"
Mi parla guardandomi dritta negli occhi, non riesco a reggere il suo sguardo, è così intenso...
"Non guardarmi così ti prego Nic" dico ridendo leggermente e alzando gli occhi al cielo
"Così come?" Chiede lui con aria indifferente
"Così" dico indicando i suoi occhi
"Famose na passeggiata che sennò va a finì male va" dice ridendo.
Scendo dal muretto e passeggiamo per circa una mezz'ora.
"Raccontami un po' di te, studi?" mi chiede mentre passeggiamo
"Si, studio medicina al campus biomedico, devo iniziare il quarto anno tra qualche mese"
Si ferma di botto e mi guarda
"Farai il medico?" Chiede stupito
"Si" ahah
"Il chirurgo" aggiungo
"Wow" dice entusiasta, e riniziando a camminare
"Come mai proprio chirurgia?" Domanda
"Non lo so, è da quando sono piccola che voglio fare il chirurgo. Probabilmente perché metti in pratica tutto ciò che hai studiato negli anni prima. Poi...mi ha sempre affascinato il fatto che per far star meglio una persona devi prima farla stare peggio, su un tavolo operatorio aperta in due. È paradossale" spiego
"Si è vero, l'ho sempre pensato pure io questo. Diventerai un grande chirurgo, ne sono sicuro" dice sorridendomi, io ricambio.
"Che altro posso sapere di te?"
"Bah non c'è molto di interessate. Ho un fratello, Samuel, più grande di me di 3 anni. Siamo sempre stati molto uniti, è più di un fratello per me, è il mio migliore amico. Ci somigliamo molto, anche caratterialmente, è la mia vita. Mi ricordo quando gli ho detto del mio primo ragazzo, ha voluto vedere le foto per capire che tipo fosse. Poi ha capito che era un tipo ok, e mi disse "sappi però che se ti fa soffrire gli spezzo le ossa". Ancora me lo ricordo come fosse ieri" concludo mentre in testa mi scorrono le immagini di quel giorno.
Lui mi sorride e aggiunge "ti capisco, anche io con i miei fratelli sono molto legato. Non quanto voi, ma siamo legati. Poi da quando Valerio si è ammalato ci siamo uniti ancora di più. Per fortuna adesso sta bene" conclude con gli occhi tristi, di chi ha visto la sofferenza su suo fratello.
"E dei tuoi invece? Che mi dici?" Domanda prima che io possa dire qualcosa su suo fratello.
Faccio una risatina e gli spiego: "Mia mamma è un avvocato, ha il suo studio qui a Roma.
Non sono stati molto presenti nella mia vita. Viaggiavano sempre per lavoro, sono stati genitori stupendi quando c'erano. Peccato che c'erano pochissimo...
Eravamo uniti soltanto quando viaggiavamo: mio padre col lavoro che fa non sempre può prendersi dei giorni liberi per stare con noi. Le ferie non esistono per lui. Quindi capitava che a volte partivamo solo con mamma" spiego
"Che lavoro fa tuo papà?" Chiede incuriosito
"Posso dirti soltanto che ha a che fare con la sicurezza Italiana. Non posso dire altro per privacy" dico ridendo.
Non posso dirgli che mio padre fa parte dei servizi segreti, non dovrei saperlo neanche io. Deve mantenere un profilo basso sempre, per la sua sicurezza soprattutto. Io l'ho scoperto circa 5 anni fa, quando l'ho sentito parlare al telefono per caso. È per questo che non c'era mai quand'ero piccola: ha giurato di proteggere il suo paese a qualunque costo. Ha messo la nazione al primo posto...al secondo c'era la famiglia.
"Ma che me stai a dì...ma che davero?" Chiede stupito
Annuisco sorridendo e lui esclama "ma che figata!"
Camminiamo ancora un po' e poi decidiamo di tornare a casa dato che ormai è notte fonda.

Favole..al guinzaglioWhere stories live. Discover now