Capitolo 5⚓️

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Nei giorni seguenti non c'era più traccia di lui, come se tutto fosse stato solo un sogno.

Continuavo a pensare al suo sorriso e a quello sguardo...magnetico.

Tutto ciò che pensavo era assurdo, non avrei mai potuto conoscere qualcuno di così famoso. Pensare a lui non porta a nulla, pensai. Ed era proprio così! Cosa credevo di risolvere pensandoci? Sopratutto a qualcuno che non avrei mai potuto rivedere di nuovo.

Quella mattina mi svegliai presto, avevo voglia di fare colazione ma soprattutto di vedere il mare di prima mattina. Andai verso la sala ristoro e iniziai a prendere qualcosa da buffet, uova e pancetta. Mi mancavano i sapori di casa.

-Non la vuoi davvero una foto con me?- mi chiese una voce profonda e sensuale. Quando mi voltai e lo vidi, sentii il cuore scoppiarmi nello stomaco.

-Forse sì, ma non te la chiederò mai.- risposi io agitata -Beh vorrà dire che sarò io a chiederla a te. Sai, non ho mai incontrato una ragazza che non mi chiedesse qualcosa dopo avermi riconosciuto!- mi disse lui sorridendo -Ora l'hai incontrata. So chi sei, ma questo non mi obbliga a chiederti qualcosa...-risposi in tono scocciato senza volerlo davvero -Ok...io sono Harry, piacere. Saprai chi sono,ma ora potrai dire davvero di avermi conosciuto.- quelle parole le disse subito dopo aver teso la mano verso la mia, per presentarsi.

-Andiamo, una ragazza che mangia uova e bacon a colazione...dice molto.

So che vuoi dirmi come ti chiami!- disse ridacchiando sotto quello sguardo profondo e verde -Sono Kate, piacere. Come mai sei qui? Insomma, non hai altro da fare?- gli dissi io sempre con un tono di acidità incontrollabile. Quella conversazione mi stava facendo innervosire. Forse era troppo irreale per sembrare vera, mi dava ai nervi pensare che quello che avevo davanti era un ragazzo che dalla vita aveva avuto tutto, mentre io alla sua stessa età ancora non sapevo chi ero e cosa volevo.

-Diciamo che sono in vacanza. Abbiamo finito il tour da una settimana, e prima che arrivi natale ho deciso di venire qui...-mi spiegò lui con molta calma -Non avrei mai pensato di poter incontrare qualcuno di così noto qui...insomma è strano. Io...devo andare, insomma devo fare colazione.-gli dissi facendo cadere lo sguardo sul vassoio, lontano dai suoi occhi.

-Vorrà dire che faremo colazione insieme, che ne dici? Kate...sono curioso di sapere!- ovviamente ciò che pensai fu : datti una pizza in faccia, così magari ti svegli. E invece no...era tutto vero. -Curioso , riguardo cosa? Accetto, ma solo perché sono curiosa anche io!- fu così che mi ritrovai a mangiare bacon e uova di fronte al ragazzo più bello che avessi mai conosciuto, ed era tutto reale.

In quel momento sentivo che potevo fare qualsiasi cosa, fatti di questo genere non avvengono tutti i giorni.

-Sai chi sono vero? È che mi sembra così strano. Averti visto l'altro giorno mi ha fatto pensare a quando avevo ancora una vita "normale". Quando le persone non ti fermavano a decine durante una sola giornata, perché eri un ragazzo come tanti. Beh...mi mancava.- mentre diceva quelle parole guardava in basso, con gesti distratti faceva tintinnare la forchetta sul piatto.

-Tutto questo mi rende nervosa, proprio perché so chi sei. Insomma...non sono una tua fan accanita, però se penso a chi sei davvero...non lo so. Per tutti sei Harry Styles dei One Direction, ma per quanti sei solo Harry? Per me non sei nessuno però.... Non faccio parte delle due categorie, ciò non toglie che sono agitata e sto parlando troppo, scusa.- ridacchiò, pensai subito a quanto ero stata stupida. -Di quale "categoria" vorresti far parte?-

-Ti ho incontrato e ci siamo presentati, questa direi.-

-Mi sono presentato...correggo. Hai ragione, a volte ci penso anche io...chi mi conosce davvero? ma sopratutto chi mi è accanto, per quale motivo lo fa? Quando ti trovi ad avere così tanto...capisci che poco a volte è abbastanza.- questa frase non ha senso! Pensai. Invece ne aveva per lui.

Capii subito che quello era un ragazzo di venti anni, proprio come me. Pieno di insicurezze e paure.

-Il tempo aiuta a capire molte cose, ma è anche vero che lo senti. Quando incontri una persona, insomma, riesci a capire cosa vuole da te. Io sento che te da me non vuoi niente, forse per questo mi trovo qui a parlarti...davanti ad una colazione a Santo Domingo. Sei la reincarnazione di tutto ciò che mi mancava e di tutto ciò di cui credo di aver bisogno. Scusami forse sono solo ancora un po' brillo da ieri sera...ma queste cose le penso davvero.- mentre parlava non faceva altro che sorridermi e toccarsi i capelli.

-Mi farebbe piacere parlare ancora con te. Perché non andiamo in spiaggia più tardi? È vero...sono qui in vacanza, ma anche per lavoro. Una pausa però me la concederanno...- fece una smorfia -Beh non lo so...non credo sia una buona idea. Ci penso.- gli sorrisi, lui mi fece l'occhiolino.

Cosa diavolo dovevo pensare? La risposta nella mia mente, era un gigantesco SI.

Anchor⚓️ 1 //with Harry Styles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora