Capitolo 40⚓️

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Quando aprii gli occhi mi ritrovai tra le braccia di Dylan.
Subito mi tornarono in mente le immagini della mattina prima, quando ero tra le braccia di un altro ragazzo, Harry.
In quel momento ciò che era successo mi sembrò uno sbaglio, tanto che iniziai a piangere in silenzio.

Non passò molto prima che Dylan aprisse gli occhi.
Era sdraiato accanto a me, sul divano. Aveva gli occhi gonfi e ancora chiusi per il sonno.
-Buongiorno...da quanto sei sveglia?-aveva la voce bassa e roca -Quanto basta per osservarti mentre ti risvegli!-gli dissi io sorridendo.
-Non è giusto...avrei voluto farlo io!-sorrise, ma subito dopo si avvicinò a me e mi baciò delicatamente sulla fronte
-Vado a preparare la colazione. Tu rimani qui a dormire ancora se vuoi...-mi fece lui, mentre si alzava dal divano.
Provai imbarazzo nel vederlo in mutande, nonostante avessi passato la notte con lui.
Era terribilmente bello, quella bellezza imperfetta che non ti aspetti da un ragazzo che sembra tutt'altro che un attore.
-Vengo ad aiutarti-mi alzai anche io subito dopo di lui, coprendomi con la coperta.

Ci avviammo verso la cucina insieme, mentre lui mi teneva il braccio intorno al collo.
-Quello che è successo stanotte...-fece lui guardandomi, mentre prendeva le uova dal frigo
-Beh io sono felice per quello che è accaduto. Spero che lo sia anche tu!-mi sorrise, costringendomi ad abbassare lo sguardo per l'imbarazzo.
-Se pensi che per me non è lo stesso, sbagli. Non so perché è successo...ma non mi pento di nulla. Ora mi sento bene. Riesco solo a pensare a quello che è successo tra me e te questa notte...non parliamo d'altro per favore.-gli dissi io , prima che iniziasse a parlare di Harry.

Tutto era successo a prescindere da Harry.
Lui di certo aveva sbagliato nei miei confronti, ma non per quello andai a letto con Dylan.
Tra noi si era creato qualcosa di speciale e inaspettato, indescrivibile.
Era una persona che credevo di conoscere da sempre.
-Voglio che le cose si sistemino con Harry, devi prendere una decisione Kate. Io forse mi sono innamorato di te... Volevo dirtelo, perché altrimenti me ne sarei pentito amaramente!-quello di certo non servì ad avvantaggiare i miei pensieri.
Dylan significava molto per me, e quello che era successo ne era la prova. Ma non ero certa di cosa provavo nei suoi confronti, ero felice e spensierata.

Tornai nel mio appartamento più tardi, fortunatamente senza la presenza di Harry sotto il palazzo di Dylan.
Non ero di certo pronta ad affrontarlo.
Non appena misi il piede dentro casa, solo l'odore mi riportò alla mente sensi di colpa terribili.

Ero arrabbiata con me stessa per quello che avevo fatto, sebbene fossi felice e sicura. Razionalmente mi rendevo conto che lasciar correre la situazione con Harry era sbagliato. Dovevo chiarire con lui, nonostante quello che mi aveva fatto.
Infondo ero innamorata di lui.

Quello che c'era stato con Dylan, nella mia mente apparteneva ad un altro universo. Come se dentro di me ci fossero due persone diverse, capaci di amare una sola persona in modo diverso.
Dylan non mi era indifferente, solo da allora iniziai a vederlo sotto una luce diversa.

Aspettai qualche giorno, prima di cercarlo per poterlo vedere. Nel frattempo le riprese continuavano, e tutto stava procedendo per il verso giusto.
Con Dylan cercai di mantenere le distanze. Avevamo deciso di pensarci su, su quanto c'era stato. Infondo, come aveva detto anche lui, dovevo prendere una decisione ma sopratutto parlare con Harry.

Quando andai sotto casa sua, ero nell'ansia più totale.
Ero lì per accusarlo di ciò che aveva fatto? Non riuscivo ad elaborare cosa gli avrei detto o cosa avrei fatto.
Così suonai al suo campanello.
Dopo qualche secondo una voce rispose, ma non era la sua.
"Mi dispiace questa casa è stata messa in vendita da oggi, il proprietario se ne è andato da poco." così mi disse una voce lontana e formale.
Io non risposi, mentre le mie gambe iniziarono a tremare rendendomi incapace di muovermi.

Tornai in auto.
Cercai per un attimo di elaborare un piano, cosa avrei potuto fare.
Harry aveva venduto quell'appartamento a cui teneva tanto, così mi aveva detto un giorno.
Non era più lo stesso.
Forse aveva ricominciato anche a bere o peggio, a drogarsi.
Shoccata da quel pensiero, chiamai Harry al telefono.
Avevo la voce rotta dal pianto ma provai a calmarmi. Rispose.
"Harry...sono sotto casa tua.
Voglio vederti, dove sei?" gli chiesi senza attaccarlo
"Non credevo davvero possibile che tu mi cercassi...
Non voglio più avere una casa a Los Angeles anzi, non voglio più avere una casa non lontano da te! Hai anche il coraggio di cercarmi?" mi disse lui arrabbiato.
Ovviamente era fuori di testa, come poteva pretendere di avere ragione dopo quello che aveva fatto?!
Forse anche io non mi ero comportata bene, ma quello che era successo con Dylan era un'altra storia.
"Harry voglio vederti. Dimmi dove sei... Lo so che non pensi davvero quello che stai dicendo." era chiaramente ubriaco, non era il suo solito timbro di voce
"Non preoccuparti, sono con Rebecca! È un'infermiera infondo no? Non sarà un problema se sto con lei..." poi riattaccò.

Rimasi sbalordita e frastornata dopo quelle sue parole.
Mandai un messaggio a Stella, per essere più tranquilla su ciò che stava accadendo ad Harry. Volevo essere tranquillizzata che tutto andasse bene, ma lei non rispose così.
"Kate, non ho idea di dove sia Harry. È un giorno intero che non si fa vivo. Appena so qualcosa ti contatto. S".

Rimasi in macchina, davanti a quella casa per un pomeriggio intero. Aspettando, che Harry potesse arrivare da un momento all'altro.

Anchor⚓️ 1 //with Harry Styles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora