Capitolo 37⚓️

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L'ultima volta che avevo visto Dylan era stata a casa sua, quando mi aveva invitata a pranzo.
Lo rividi quel giorno, quando era arrivato il momento di girare la nuova stagione del telefilm.
Io ero in preda al panico, ma cercai di calmarmi.
Mi tranquillizzai pensando alle parole di Harry della sera prima "Ce la puoi fare, stai tranquilla. Io credo in te.".
Quelle parole mi diedero la carica giusta per iniziare alla grande.

Incontrai Dylan vicino al suo camerino, che non era tanto distante dal mio. Stava sorseggiando un caffè appoggiato al muro, poi mi vide e subito scattò diritto -Ehi, ciao... Come va? Agitata?-mi chiese -Sto cercando di rimanere calma...-Vederlo li in realtà, non migliorò la situazione. Tutto ciò che era successo qualche giorno prima, si stava ripercuotendo sul nostro rapporto.
Dylan avvertì che da parte mia si era creato una specie di muro -Sai, forse non è la miglior cosa parlarne ora ma... Non volevo davvero creare questa situazione. Mi dispiace...-poi si allontanò, ma non mancò molto prima che lo rividi sul set.

Dovevamo girare una scena insieme. Una scena in cui il mio personaggio lo avrebbe incontrato per la prima volta a scuola.
Non era niente di impegnativo e finimmo in poche ore.

Tutti si complimentarono con me. Per essere il primo giorno, era andato tutto liscio.

Non appena finimmo, mi precipitai in camerino per chiamare Harry.
"Allora, come è andata?" mi chiese lui curioso
"Credo sia andata bene! Ho ricevuto parecchi complimenti ma immeritati, forse hanno esagerato!" cercai di minimizzare la cosa, non mi meritavo tutta quella ammirazione da perfetti sconosciuti
"Già mi immagino quel tuo bel visino in tv! Sbrigati a tornare da me, ti aspetto!".
Mi cambiai in fretta e uscii dal camerino.
Salutai tutti con calma, infondo era pur sempre il primo giorno. Ero contenta ed eccitata, ma il mio pensiero era rivolto principalmente su come poteva stare Harry.

Sul tragitto di casa, mentre ero in auto, mi accorsi che mi stavano seguendo.
Dopo che l'auto si avvicinò un po di più, mi accorsi che dentro c'era Dylan.
Al semaforo si accostò accanto a me ed abbassò il finestrino -Non crederai davvero di finire così la tua prima giornata sul set? Devi brindare, è d'obbligo il primo giorno o porta male!-
Quella storia l'avevo già sentita. Nel mondo dello spettacolo va festeggiata ogni prima volta, altrimenti potrebbe non accadere più .
Ma io non avevo tempo e voglia di farlo, non senza Harry.
-Non credo sia il momento questo. Sto andando da Harry per vedere come sta!-gli dissi io cercando di allontanarlo, anche se non era ciò che volevo.
Lui fece spallucce e richiuse il finestrino, sfrecciando via non appena il semaforo si fece verde.

Parcheggiai l'auto sotto casa di Harry. Quella a Los Angeles, era una delle tante case che aveva acquistato in giro per l'America.
In casa non era solo, c'era l'infermiera di turno con lui.
Quando la vidi rimasi scioccata.
Una ragazza bellissima con degli occhi blu oceano. La congedai per qualche ora, e lei non disse nulla.
-Da quando in qua le infermiere sembrano modelle di Victoria Secret?-gli dissi io con fare geloso. Ero su tutte le furie, ma non lo lasciai trasparire più di tanto.
-Da quando sei così gelosa? Comunque non ti preoccupare per Rebecca, è solo la mia infermiera!-disse lui ironicamente col fare ammiccante
-Allora chiama la tua infermiera a farti compagnia!-gli dissi imbronciata.
Mi avviai verso la porta , prendendo dal divano il cappotto che avevo lasciato li al mio arrivo.
Passarono pochi secondi, prima che Harry me lo strappasse via dalle mani.
Mi voltò verso di lui e iniziò a baciarmi in maniera passionale.
Pian piano iniziò ad accarezzare ogni parte del mio corpo, prima di strapparmi i vestiti di dosso.
In un attimo ci ritrovammo nel suo letto, nudi.

Mi risvegliai tra le sue braccia la mattina seguente.
Aprii gli occhi piano, senza muovermi. Lui stava ancora dormendo, con un sorriso dolce sulle labbra.
Lo spostai delicatamente per alzarmi.
Pensai a quello che era successo quella sera. Era stato tutto perfetto, più di quanto avrei mai voluto.

Mi spostai in cucina, per preparare qualcosa da mangiare.
Sul tavolo qualcosa vibrò, era il suo telefono.
Mi avvicinai per guardare chi fosse. Aveva ricevuto un messaggio da Rebecca, la sua infermiera "Mi dispiace che Kate sia arrivata così presto. Chiamami quando andrà via. R".
In un primo momento tutto quello che sentivo era una furia pazzesca crescere dentro di me.
La rabbia e la delusione iniziarono a prendere il sopravvento, ma non avrei concluso nulla così.
Una lacrima silenziosa iniziò a scendermi sulla guancia.
Mi calmai pian piano, cercando di distogliere l'attenzione su ciò che avevo appena letto.
Harry mi aveva tradita, questo era più che ovvio.
Pensai che forse sarebbe stato meglio far finta di niente e vedere cosa avrebbe fatto lui.

Feci la cosa più stupida che potessi fare, chiamare lei.
Iniziai ad insultarla a bassa voce, senza farmi sentire da lui.
Mi vergognai in un primo momento , ma poi inizia a dirgliene di santa ragione. A chiamata terminata , non avevo risolto comunque niente.
Lui non mi avrebbe detto niente, visto che non l'aveva fatto neanche prima che succedesse qualcosa di importante tra di noi.

Avevo aspettato quel momento da tanto , ma come al solito lui, non sarebbe mai cambiato per me. Mi sentii una povera illusa.
Presi la mia borsa e me ne andai, senza neanche riprendermi i vestiti. Uscii con una vestaglia addosso e delle scarpe con i tacchi.

Salii in auto con le lacrime agli occhi. Quello che stavo per lasciare dentro quella casa, non era più Harry, ma un perfetto sconosciuto per me.
Era riuscito a rovinare per l'ennesima volta, un momento indimenticabile.
In quei giorni non avevo fatto altro che colpevolizzarmi per quanto ero felice, pensando che fosse sbagliato sentirsi così mentre lui stava male. Mi sentivo ancora più stupida.
Misi in moto l'auto e me ne andai, lasciandolo una volta per sempre.

Anchor⚓️ 1 //with Harry Styles Where stories live. Discover now