Capitolo 14

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La prima cosa che sentii ancora prima di aprire gli occhi, fu una fitta alla testa. Un suono acuto riempiva la stanza seguendo i battiti del mio cuore, mentre un forte odore di disinfettante mi invase facendomi svegliare del tutto.
Mi trovavo all'ospedale, in una fredda stanza bianca illuminata da due grandi finestre.
Cos'era successo?
« Ti sei svegliata tesoro? » La voce di mia mamma mi fece voltare dal lato opposto, vedendola seduta su una sedia accanto al mio letto, con una mano stretta alla mia. « Come ti senti? Ti fa male da qualche parte? » Domandò ancora prima di aspettare una mia risposta. « Hai caldo? Ti sposto la coperta? Vuoi che ti porti un po' di acqua? ». Sorrisi nel sentirla parlare tanto velocemente, dimostrandomi come sempre da chi avevo preso quella strana mania.
« Sto bene mamma » le sussurrai stringendole la mano, perchè capisse che non stavo mentendo e che poteva finalmente riposare, essendo sicura che non era riuscita ad allontanarsi dal mio fianco neanche per un minuto.
« Mi hai fatto prendere uno spavento enorme » mi rimproverò guardandomi arrabbiata, mentre cercavo di ripercorrere i miei ricordi per riportare alla memoria quanto era accaduto.
Ero a bordo piscina, non mi sentivo bene e poi..
Non appena provai a ricordarmi il resto, i polmoni ripresero a bruciare come se stessi rivivendo di persona l'accaduto, obbligandomi così a lasciare nel passato quei dolorosi momenti.
« Mi dispiace » mi limitai a dirle, per poi vederla ritornare a sorridere com'era solita fare quando stava per dire una delle sue, confermandomi così che quel rimprovero era solo spinto dalla sua passata paura di perdermi.
« Mi dici chi è tra i due? » Domandò all'improvviso avvicinandosi ancora di più al mio letto, dove nel frattempo mi ero seduta più composta.
« Eh? »
« Quale tra i due ragazzi qui fuori è quello che ti piace? Quello gentile e simpatico, o l'altro dagli occhi di ghiaccio con un fascino da cattivo ragazzo? » Domandò di nuovo spiegandosi meglio e avvisandomi della presenza di Aaron e Drake fuori dalla mia stanza.
« Aaron e Drake sono qui? » Chiesi presa dal panico guardandomi attorno per cercare uno specchio che potesse mostrare le mie condizioni.
« Non dirmi che.. » riprese parola mia mamma portandosi una mano davanti alla bocca. « Tutti e due Jodie? » Domandò subito dopo colpendomi appena il braccio senza notare per davvero l'agitazione che mi aveva presa nel sapere che entrambi i ragazzi si trovassero fuori dalla mia stanza. 
« Mamma! » La ripresi mentre continuava a sorridere compiaciuta.
« Del resto sei mia figlia. Devi sapere che quando avevo la tua età.. »
« Mamma! » La richiamai ancora tappandomi le orecchie non volendo sapere niente di quel passato focoso che era pronta a raccontarmi, seppur grata che avessi trovato proprio lei al mio fianco, l'unica che sarebbe riuscita a strapparmi un sorriso in quel momento.
« Avevo indovinato! Ti sei svegliata! » Urlò Hope aprendo improvvisamente la porta della stanza ed intrufolandosi all'interno chiudendola alle sue spalle.
« Hope? » Domandai ancora più esterrefatta nel vederla in quel posto.
Dovevo aver fatto spaventare davvero molte persone se anche lei era venuta a trovarmi.
Che cos'era successo che non riuscivo proprio a ricordare?
Mia mamma si alzò dalla sedia per lasciare il posto alla mia amica, per poi avvisarmi che sarebbe andata al bar a prendersi qualcosa, un modo carino per dirmi che mi avrebbe concesso del tempo con i miei amici, seppur la mia preoccupazione più grande fosse che non dicesse niente ai due ragazzi fuori che avevano attirato tanto la sua attenzione.
« Questa volta hai davvero esagerato Jodie » mi rimproverò Hope lasciando perdere la sedia e mettendosi al mio fianco sullo stesso letto, indicando il mio pigiama ospedaliero.
« Dici? » Risposi più serena nell'averla vicina a me, « vorrei almeno ricordarmi il perchè mi trovo qua ».
« Non ti ricordi nulla? » Domandò lei trattenendo le risate, facendomi capire che era successo davvero qualcosa di grosso. 
Con la testa accennai ad un no impaurito per quello che avrei saputo a breve.
« Ti farò un riassunto allora » riprese parola Hope, « Aaron ha scoperto della bugia tua e di Drake. Hai parlato con Aaron e poi sembra che tu ci abbia litigato, insomma l'hai mollato ancora prima di starci insieme ».
Nell'ascoltare quelle parole ritornarono alla mente i momenti caotici alla festa a casa loro, dove Aaron sorridente mi prendeva per mano, mentre con il cuore tremante mi rivelava i suoi sentimenti da tempo nascosti e la paura di perdermi. 
« Aaron mi ha sempre amata.. » farfugliai confermando la sua prima parte del racconto.
« Congratulazioni! » Esclamò lei per poi scontrarsi con il mio sguardo incerto, « immagino non sia più una notizia tanto bella » si corresse subito dopo.
« Cos'è successo poi? »
« In lacrime sei tornata in casa. Ho detto a Drake di averti vista litigare con Aaron all'entrata, così è venuto a cercarti, ma quando ti ha trovata hai litigato anche con lui ».
Ecco che mi ritornarono alla mente anche quei momenti, quando con la confusione in testa e nel cuore, mi facevo strada tra la folla, per poi essere fermata da Drake, che spaventato per le mie condizioni aveva provato a capire che cosa stesse accadendo. 
« Mio fratello ha detto che è colpa sua quello che è successo dopo » aggiunse Hope ricoprendo di imbarazzo il suo viso.
« Come? No, perchè? » Domandai sempre più confusa.
« Ha detto che ha fatto lo stronzo come sempre e che te ne sei andata da lui ma poi.. »
« Sono svenuta in piscina » completai la sua frase ricordandomi finalmente tutto quello che era accaduto la sera prima. « Non è per colpa sua » la corressi portandomi una mano fra i capelli, « ma ha fatto lo stronzo come sempre e su questo non ci sono dubbi » aggiunsi provocando un sorriso sul volto di Hope.
« Lo sai che - »
« Lo so » la interruppi ancora, « lo so che non le pensa quelle parole. Ma io davvero non riesco a capirlo ».
« Questa volta neanche io » aggiunse lei.
« Mia mamma mi ha detto che è qui fuori » cambiai discorso riprendendo a guardare la mia amica.
« Sì, aspetta. Di chi stai parlando? » Domandò divertita ricevendo un colpo sul braccio da parte mia.
« Ti sembra il momento di scherzare? » La rimproverai non riuscendo a trattenere il sorriso. « Parlo di tuo fratello! »
« Sì, dice di essere qui per accompagnarmi, ma non ha fatto altro che andare avanti e indietro nel corridoio aspettando che qualcuno ci avvisasse che ti eri svegliata ».
Perchè sembrava sempre di fare un passo avanti e venti indietro con lui? 
« Quando sono caduta in acqua ricordo di aver pensato solo ad una cosa » dissi all'improvviso riportando a voce quello che mi sussurrava il cuore. « Pensavo a Drake, solo a lui. »
« Non capisco se lo stai dicendo a me oppure a te stessa » commentò Hope.
Non lo sapevo neanche io.
« Perchè anche questa volta abbiamo messo da parte la nostra felicità come se fosse la cosa più semplice da fare? » Le chiesi senza aspettarmi davvero una risposta, ma fu in quel momento che la porta si aprì violentemente facendo entrare Aaron.
« Hope, tuo fratello vuole portarti a casa » avvisò la ragazza che mi guardò alzando un sopracciglio, quasi a volermi dare la risposta alla domanda appena fatta.
« Eccomi  » rispose ad Aaron, accarezzandomi una guancia e allontanandosi dal mio letto, lasciandogli così lo spazio per potersi sedere al mio fianco.
Che cosa ci fermava nel poter stare insieme? Aaron.
« Come ti senti? » Domandò sorridendomi dolcemente, mentre dentro di me realizzavo che forse Drake non aveva agito solo per codardia quella sera, ma convinto di fare la cosa più giusta per il suo migliore amico e per quel mio cuore che non aveva ancora avuto il coraggio di rivelargli che non provasse più nulla per lui.
Nel sorridere ad Aaron continuavo a pensare a Drake, e al fatto che in quel momento stava camminando nel lungo corridoio allontanandosi da me.
« Mi hai fatto prendere un bello spavento » continuava a parlare Aaron, senza rendersi conto che la mia mente continuasse a fantasticare su altro.
Chissà se era già arrivato all'ascensore.
« Per fortuna non è successo niente di grave ».
Non potevo essere egoista per una volta? Non potevo mettere il mio cuore distrutto davanti alla paura di far soffrire qualcuno con il mio amore?
« Hanno detto che non c'è da preoccuparsi e che hai solo bisogno di riposo ».
Aaron avrebbe capito la nostra situazione.
Se voleva veramente bene al suo migliore amico e a me, sarebbe stato felice per noi, forse non subito, ma lo sarebbe stato un giorno.
« Scusami Aaron » dissi all'improvviso spegnendo ogni suo sorriso ed anche parola, per poi spostare le coperte dalle gambe ed alzarmi da quel letto, spalancando la porta della camera con la speranza di ritrovare ancora Drake lungo quel corridoio.
Feci appena due passi fuori dalla stanza e lo vidi in lontananza, ancora a portata di sguardo.
« Sei la persona più odiosa che abbia mai conosciuto! » Urlai in quel corridoio facendo fermare i due fratelli e vedendo Hope voltarsi di scatto verso la mia direzione, dandomi così conferma che la mia voce era arrivata fino a loro.
« Pensi davvero di essere al centro del mondo? Che tutto quanto possa essere deciso solamente da te? » Continuai ad urlare, vedendo Drake voltarsi lentamente verso di me. « Non puoi farlo!  Riesci sempre a dire la cosa sbagliata nel momento peggiore, e non puoi capire quanto odi tutto questo! » 
Alcune porte si aprirono lungo il corridoio, incuriosite per quello che stava lì fuori accadendo.
« Ma sai qual è la cosa che più odio? » Drake rimaneva in silenzio, quasi a sapere che avrei continuato a parlare anche se avesse risposto a quella mia domanda. « Che ad ogni cosa sbagliata che fai, riesci sempre a farti perdonare cancellando ogni mio rancore e dubbio. Riesci a farmi nascere i sorrisi più sinceri che abbia mai fatto, nonostante tu mi abbia conosciuta nel momento peggiore e abbia visto la parte più triste di me. Ed i tuoi occhi.. » 
Mi bloccai abbassando lo sguardo e sentendo le mie lacrime che riprendevano a cadere. Cercavo di trovare le forze per finire quella frase ma era così dannatamente difficile.
« I tuoi occhi.. » ci riprovai, dovendo fermarmi ancora.
Nel respirare profondamente per calmarmi, sentii i passi di Drake farsi sempre più vicini, fino a vedere i suoi piedi di fronte ai miei, e sentire le sue mani avvolgermi il viso riportando il mio sguardo sul suo.
« Che cos'hanno i miei occhi? » Chiese asciugando appena le lacrime che mi bagnavano il volto.
« Non riesco davvero a capire se sono capaci di uccidermi con un solo sguardo oppure di farmi vivere per sempre » sussurrai appoggiando le mie mani sulle sue.
« Posso provare a fartelo capire io? » Domandò senza distogliere il suo sguardo sul mio, ed avvicinandosi lentamente tanto da sentire il suo caldo respiro sul viso.
Accennai ad un con la testa, e chiudendo gli occhi per poter godere a pieno di quel momento, mi portai appena a punta di piedi per azzerare quella poca distanza rimasta tra di noi.
Le sue labbra si appoggiarono alle mie tanto dolcemente da sentire la sua paura di ferirmi ancora, per poi scostarsi un po' per ricevere conferma della mia voglia di rimanere, del mio desiderio di averlo. Sentendo il mio corpo rimanere vicino al suo, aprì leggermente le sue labbra per poter avvolgere meglio le mie, mentre con dolci carezze continuava a rassicurarmi sulla sua presenza. Portai le mie braccia attorno al suo collo per poi sentire le sue mani scivolare sulla mia schiena e posarsi sui fianchi per potermi così avvicinare al suo corpo e non farmi allontanare più.
Non avevo mai avuto paura di perdere qualcuno quanto in quel momento, quasi mi resi conto il vero significato di felicità.
I nostri visi si allontanarono appena perchè Drake potesse vedere un'ultima lacrima cadere dai miei occhi.
« Perchè piangi ancora? » Domandò allontanando una mano dal mio fianco per poterla riportare sul mio viso.
« Perchè ho davvero paura di perderti ora » risposi senza neanche pensare se quelle parole sarebbero potute risuonare troppo infantili.
Drake avvicinò le labbra alla mia fronte, lasciando un bacio che avrebbe potuto raccontare tutto di noi e tanto di quei sentimenti che stava provando a farmi capire senza bisogno di alcuna parola.
« Ci siamo rincorsi abbastanza noi due, » disse mentre mi accompagnava tra le sue braccia per potermi stringere forte al suo petto,  « ora voglio solo camminare accanto a te ».
Nel sentirlo pronunciare quelle parole riuscii a sentire i battiti del suo cuore accelerare, dandomi così la conferma di non essere l'unica ad avere quegli sbalzi improvvisi di amore.
Prima ancora che potessi rispondere a quella sua frase che sapevo nascondesse una promessa ben più importante, sentii un vento freddo superarmi per poi sentire anche la spalla di Drake allontanarvi violentemente da me e notare Aaron che percorreva quello stesso corridoio per allontanarsi da noi.
« Aaron » chiamò Drake facendo fermare il suo migliore amico. « Possiamo parlare? »
Per un attimo sembrò che non volesse neanche voltarsi verso di noi, per poi vedere finalmente il suo volto che sembrava completamente diverso da quello che ero solita osservare e di cui avevo perso completamente la testa per lunghi anni.
« Non serve » rispose accennando ad un sorriso, « è tutto fin troppo chiaro » aggiunse voltandosi di nuovo senza però riprendere il suo tragitto.
Se ero riuscita a conoscere Aaron almeno un po', sapevo che stava lottando per non dire qualcosa che sentiva però la necessità di essere rivelata, ed ecco che come per conferma ritornò nuovamente a guardare verso la nostra direzione.
« Spero vi godiate questo momento » aggiunse mentre intrecciavo la mia mano con quella di Drake, quasi a sapere che le prossime parole dette avrebbero fatto soffrire entrambi. « Perchè avrà vita breve, ed io e Drake lo sappiamo bene » concluse, accennando ad un sorriso che riuscì a farmi tremare il cuore dopo tanto tempo, ma non più per l'emozione ma per paura.



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Prossimo capitolo: domani, mercoledì 21 agosto

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