Capitolo 15

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"Gli altri potranno anche definirci come la notte ed il giorno, come la luna ed il sole. Troppo diversi ed appartenenti a due mondi completamente opposti per poter stare insieme. Eppure durante un'eclissi questi due universi si incontrano dando vita ad una delle magie più attese ed uniche. Ecco che cosa siamo, ecco che cosa sei per me".

Era passata una settimana da quando Drake mi aveva sussurrato queste parole; sette giorni da quando avevamo scelto di rimanere per mano e di camminare insieme verso il futuro senza più rincorrerci o scappare.
Come ogni nuova giornata che veniva ad accogliermi, rimanevo per qualche secondo di fronte allo specchio ad osservarmi e a pizzicarmi le guance per assicurarmi che non fosse un semplice ma bellissimo sogno.
« Ahia! » Mi lamentai sorridendo, sapendo che quel dolore non era poi così male se voleva testimoniarmi che quei ricordi che stavo costruendo erano veri come il nostro amore.
Nonostante Aaron sembrava essere sparito dalle nostre vite, mi capitava spesso di fermarmi a fissare il vuoto e pensare a quello che stava facendo, a quello che stava preparando. Forse mi sarei dovuta godere questa felicità senza preoccuparmi per il domani, ma dentro di me sentivo che stava per accadere qualcosa.
Ogni volta che il mio pensiero volava oltre i confini delineati da me e da Drake, era lui che riusciva a riportarmi con i piedi per terra con una dolce carezza che mi faceva sentire come baciata dal sole primaverile, quando con quel leggero calore riesce a farti dimenticare del freddo inverno appena trascorso. Drake era questo, era il mio sole e la luce pronta ad illuminarmi quando tutto intorno a me si faceva scuro. Lo sapevo bene che se solo mi fossi avvicinata troppo, che se non fossi stata attenta mi sarei potuta bruciare,  ma come i fiori più belli avevo bisogno di vederlo e di abbracciarlo per potermi sentire viva, anche al costo di farmi male.
Mi provai un ultimo vestito facendo una giravolta su me stessa di fronte allo specchio, avendo l'ennesima conferma di quanto non mi stesse bene più alcun abito da quando avevo conosciuto Drake. Iniziai quasi a pentirmi di non aver mai imparato nulla da mia mamma e di averla zittita durante tutti quei consigli di moda che provò a darmi nel corso degli anni.
A breve Drake sarebbe arrivato a prendermi per andare a fare un giro insieme al centro commerciale e trovare il regalo di compleanno perfetto per la piccola Hope, ed io ero ancora in pigiama.
Un rapido squillo al cellulare mi avvisò della presenza del ragazzo sotto casa, così lanciai in aria ogni vestito, per poi sciogliermi i capelli ed infilarmi dei jeans stretti e rimanere in canottiera, e correre giù dalle scale per precipitarmi da lui.
« Tutto questo tempo per prepararti e ti presenti così? » Domandò divertito facendomi sbuffare dopo neanche due secondi che ci eravamo visti.
« Che bello rivederti Jodie! Mi sei mancato anche tu Drake! » Iniziai ad inscenare a voce alta la conversazione che avrei voluto sentire. « Stai proprio bene oggi. Davvero? Sei troppo gentile! Ho messo su le prime cose che ho trovato perchè non volevo farti aspettare. Ma aspettavo volentieri! Tu sì che sei un gentiluomo ». Conclusi guardandolo storto.
« Non vorrei fare il terzo incomodo tra te e la persona con cui stai parlando, ma possiamo andare? » 
« Lo conosci il romanticismo? » Domandai mentre si avvicinava dal lato del passeggero per aprirmi la portiera dell'auto.
« Che me ne faccio del romanticismo? Ormai è roba sorpassata »
« Quando hai una ragazza dovresti usare questa "roba sorpassata" ogni tanto » gli spiegai sedendomi in macchina e fingendo di non notare quel gesto che apparteneva proprio alle "robe sorpassate" che tanto odiava.
« Cercherò di ricordarmelo per quando avrò una ragazza » rispose chiudendo la portiera e facendomi rimanere a bocca aperta, per poi dirigersi verso il posto di guida e partire senza cancellare quel sorriso soddisfatto dal viso. 
Il tragitto iniziò nel modo migliore, con me che guardavo fuori dal finestrino fingendomi offesa e Drake che avvicinava la sua mano alla mia per cercare di farmi sorridere, senza però riuscire ad afferrarla poichè la spostavo non appena sentivo la sua pelle in contatto con la mia.
« Per quanto tempo hai intenzione di tenere quel broncio? » Domandò Drake fermo davanti ad un semaforo e sporgendosi appena per potermi vedere il volto e provare ad afferrarmi nuovamente la mano.
« Non sono la tua ragazza, ricordi? » Lo ammonii allontanando la mia mano dalla sua. « Siamo solo due amici » aggiunsi ritornando a guardarlo e togliendo quel broncio come lo aveva definito lui.
« Ah, allora è così che la vuoi mettere? »
Oh no Jodie, queste parole non promettono nulla di buono. Se c'era una cosa che avevo imparato, è che in questi giochetti Drake era sicuramente il migliore, e lo testimoniava il fatto che non fossi mai riuscita a vincere contro di lui.
« Ci puoi scommettere! » Risposi troppo orgogliosa per rimangiarmi le parole appena pronunciate.
« Perfetto, amica mia. » Ribatté lui, sottolineando quelle ultime due parole dandomi conferma che mi ero appena cacciata nella situazione peggiore, riuscendo a trasformare un bellissimo appuntamento con il mio ragazzo in un'uscita tra amici.
Seppur riuscivo solo a domandarmi quale fossero i miei problemi per non riuscire per un giorno a vivere delle ore in tranquillità, ero anche fiduciosa di portare a casa la mia prima vittoria contro Drake.
Arrivammo al centro commerciale subito dopo aver deciso la triste sorte di quella nostra uscita, e ci fermammo all'ingresso dell'edificio aspettando quei cinque minuti rimasti prima della sua apertura. Drake appoggiò la schiena al muro del negozio, per poi portarsi alla bocca una sigaretta e cercare l'accendino nella tasca.
« Oh no! » Esclamò sbuffando.
« Hai dimenticato l'accendino? » Chiesi indovinando quale fosse il problema, e vedendolo annuire alla mia domanda, mi guardai attorno in cerca di persone a cui chiedere il favore.
Poco più distante da noi c'era un gruppo di ragazzi all'incirca delle nostra età, che stavano chiacchierando rumorosamente mentre alcuni di loro avevano la sigaretta accesa tra le mani, dandomi così conferma che mi avrebbero potuto aiutare con entrambi i problemi legati a Drake.
« Hai detto che siamo solo amici, vero? » Domandai al ragazzo con quell'aria da "mi è venuta l'idea più pessima di sempre".
« Sì, perchè? » Ripose portando gli occhi su di me, avendo intuito che stessi per fare una cosa stupidissima.
« Non penso ti dia fastidio se vado a chiedere l'accendino a quei ragazzi, giusto? » Se c'era qualcuno con l'orgoglio più grande del mio, quello era di certo Drake.
Rimase qualche secondo a fissarli, quasi per cercare di capire se potesse davvero fidarsi di loro. Questa volta fui io ad alzare il sopracciglio mentre aspettavo pazientemente la sua risposta, capendo il perchè lui lo facesse di continuo: era davvero di una soddisfazione unica.
« No, anzi, mi faresti un favore. » Rispose dopo un po', facendo finta di cercare qualcosa nelle tasche dei jeans pur di distogliere lo sguardo da loro ed anche da me, quasi per farmi credere che a lui non interessasse neanche vedere quello che sarebbe successo.
Senza smettere di sorridere, mi incamminai verso il gruppo di ragazzi, iniziando a scommettere con me stessa su quanto tempo Drake avrebbe saputo resistere prima di intervenire. Il gruppo di amici mi vide subito avanzare verso di loro, comprendendo che quella fosse la mia meta ed iniziando a colpirsi con delle gomitate per richiamarsi.
« Ciao ragazzi, vi disturbo? » Chiesi in un modo tanto gentile da non riconoscermi.
Potevo sentire lo sguardo di Drake su di me nonostante la distanza che ci divideva, convincendomi sempre di più che quella vittoria me la sarei portata a casa io.
« Impossibile! Una bella ragazza non disturberebbe mai » rispose uno di loro sorridendo.
« Addirittura? Sei troppo gentile! » Lo ringraziai cercando di trattenere le battute ironiche che in qualsiasi altro momento avrei fatto. « Mi chiedevo se per caso avreste un accendino da imprestarmi ».
« Certo, ma tu che cosa ci dai in cambio? » Continuò un altro, aprendo la mano davanti a me e mostrandomi l'accendino tanto richiesto.
Sorrisi ancora facendo un bel respiro, e cacciando ancora la vera parte di me che voleva emergere in quella situazione.
"Ah, loro sì che sono davvero insopportabili".
« Purtroppo non ho nulla con me » risposi facendo un'espressione triste. « Lo fareste come semplice favore » .
« Dovremmo pensarci » disse nuovamente il primo guardando i suoi amici con aria divertita.
"Wow, hai scelto proprio la creme de la creme Jodie!"
« Voi che cosa dite? » Interpellò gli altri, ma ancora prima di sentire quella risposta che ero certa mi avrebbe divertita troppo, ecco una mano afferrarmi per il polso.
« Tempo scaduto ragazzi » si intromise Drake portandomi lontana da lì mentre fumava la sua sigaretta già accesa, senza neanche guardarmi negli occhi sapendo di avermi già dato fin troppa soddisfazione.
« Tutto bene? » Chiesi punzecchiandolo mentre ci ritrovavamo nuovamente vicini all'entrata del negozio che nel frattempo aveva aperto.
« Mai stato meglio » rispose mettendosi davanti a me e bloccando così ogni sguardo da parte di quel gruppo di ragazzi che continuava ad osservare verso la nostra direzione non capendo quello che era successo.
Sì! Ora potevo finalmente dirlo: Jodie 1, Drake 0. 
« Dove hai trovato l'accendino? » Domandai per cambiare discorso per non voler infierire troppo.
« Là » rispose indicando alla mia destra dove mi voltai ancora sorridente, incrociando il mio sguardo con quello di una ragazza seduta all'angolo di un bar che ancora fissava Drake toccandosi i capelli emozionata per quel loro incontro.
"Non ci posso credere".
« Cos'hai da guardare? » Le urlai afferrando il braccio del mio ragazzo e trascinandolo dentro il negozio in un modo tanto improvviso, da vedere Drake gettare lontano la sigaretta all'ultimo prima di superare le porte d'entrata.
Jodie 0, Drake 1: ancora. 
Riuscivo a sentire la sua risatina compiaciuta alle mie spalle, tanto da colpirgli il braccio con la mano.
« Sei davvero pessimo » lo rimproverai guardandolo storto.
« Hai cominciato tu » ribatté lui massaggiandosi il braccio e sorridendomi divertito riuscendo a farmi sciogliere il cuore come ogni volta che vedevo quella sua espressione troppo bella per essere vera.
« Concentriamoci! » Esclamai cercando di cambiare il discorso il prima possibile per dimenticarmi dell'ennesima disfatta.  « Da che cosa iniziamo? »
I negozi erano davvero troppi per le poche idee che avevamo.
« Ho un'idea perfetta » disse seriamente, convincendomi che quelle parole fossero davvero la soluzione al nostro dilemma. « Prendiamo una cosa a caso e andiamo a berci qualcosa » .
« Tu si che sei un bravo fratello » affermai guardandolo dritto negli occhi accarezzandogli il viso fingendomi fiera di lui.
« Ci provo » rispose lui amareggiato, quasi a voler testimoniare che quello fosse davvero il massimo del suo impegno per Hope.
« Iniziamo dai profumi e poi vediamo il resto » 
« Signor sì! » Ribatté Drake, lasciandomi un bacio sulla guancia e sorridendomi divertito per quello scambio di battute che ci eravamo scambiati.
Prendendomi per mano fu lui a farmi strada dentro al negozio, ma nel svoltare l'angolo andai a sbattere contro un cliente che stava uscendo, perdendo così la presa della mia borsa che cadde a terra facendo uscire parte del suo contenuto.
« Mi scusi » Farfugliai accovacciandomi a terra per sistemare quel disastro.
« Aaron? » Sentii pronunciare Drake facendomi alzare lo sguardo e rivedendo il volto di quel ragazzo che da giorni era sparito.
Aaron si abbassò aiutandomi a rimettere dentro alla borsa i trucchi ed il portafoglio caduti a terra, per poi inserire anche qualcosa che ero certa non mi appartenesse.
« Drake, Jodie » fece un segno di saluto non appena ritornai in piedi al fianco del suo migliore amico, per poi aprire la borsa e avere conferma di una piccola busta che prima non possedevo e che Aaron mi aveva lasciato. 
« Come stai? » Provò a chiedergli Drake, ricevendo un farfugliato bene da parte dell'amico.
Con la mano ancora infilata dentro alla borsa, aprii appena il pezzo di carta per capire che cosa fosse, e leggere delle parole scritte in penna vicino ad una chiavetta usb:  "è giusto tu sappia chi è Drake per davvero..
In quel momento Drake afferrò qualcosa lanciato all'improvviso da Aaron.
« Prima che mi dimentichi » spiegò il suo migliore amico, « eccoti i tuoi cinquanta euro ».
« Mi dovevi dei soldi? » Domandò Drake aprendo la banconota, per poi rivolgergli uno sguardo perso quanto potesse essere solamente il mio nel vedere quella scena tenendo ancora stretto tra le mani quel foglio, senza riuscire a capire perchè continuassi a nasconderlo da tutti.
Aaron sorrise alla domanda del suo amico senza però rispondere ed allontanandosi l'attimo dopo facendoci un cenno di saluto con la mano.
« Non riesco più a capirlo » sussurrò Drake, per poi rivolgere lo sguardo a me, « tutto bene? » Domandò facendomi notare il mio colorito spento.
« Sì. Tutto bene » mentii ancora.
"E' giusto tu sappia chi è Drake per davvero" ripensai alle parole appena lette.
Non volevo più dubitare di lui e di noi, eppure sentivo che dentro a quella chiavetta usb avrei trovato delle risposte a dubbi che non mi ero neanche accorta di avere.


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Prossimo capitolo: lunedì 26 agosto

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La mia bugia con te Vol. 1 [Sei la mia bugia più bella]Where stories live. Discover now