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Taehyung's POV

Perchè mi sto preoccupando?
Non dovrebbe interessarmi quello che fa, dovrei semplicemente dimenticarla e pensare a me stesso.

Faccio scorrere l'acqua e mi lavo il viso, le gocce d'acqua dal mio mento cadono sul lavabo in marmo bianco.

Sono stato un idiota a non averla chiamata. Mi sento una merda.
Tutto questo pensare mi fa venire il mal di testa..

Fisso per qualche secondo le piastrelle bianche sul pavimento del bagno.

....

Vaffanculo!

Mi asciugo il viso e corro in camera ad aprire l'armadio, afferro il cappotto e la sciarpa e corro fuori sotto gli occhi di Hoseok che non fa in tempo a chiedermi dove stessi andando.

Chiamo il taxi e una volta detta la destinazione aspetto.

***

Yura's POV

<No, vengo anchio!!> dico quasi urlando al biondo tinto davanti a me.

< Tu devi stare qui al cafe, stai tranquilla. L'unico aereo per Tokyo è domattina quindi prenderó quello.> dice Yun con un tono preoccupato.

Afferro la borsa e tiro fuori il cellulare.

Mi blocco e guardo il ragazzo davanti a me.
<Come facciamo con i soldi? Io non ho tutti quei soldi ora.>

Mi metto le mani tra i capelli liberando un urletto.

<Neanche io ma in qualche modo faremo, intanto vado a firmare, poi i soldi li troviamo.>

Annuisco digitando il numero di Emma e facendo partire la chiamata.

Dopo qualche squillo finalmente risponde.

<Emma domani arriva Yun, stai tranquilla! Come stai?> mi accorgo di non averla neanche lasciata rispondere.

La sento ridere dall'altro lato del telefono.

<Non molto bene, ma me la cavo. Per ora mi hanno spostata in una stanza di attesa. Non ne posso più. Mi spiace far muovere Yun solo per firmare uno stupido foglio. E che non vi venga in mente di mettere dei soldi, non voglio debiti con voi. In qualche modo li trovo da sola.>

Mi trattengo dall'insultarla e rispondo.

<Ya stupida! Fatti aiutare, siamo tuoi amici, lasciaci comportare da tali.>

Mentre chiudo gli occhi cercando di ascoltare le sue lamentele la porta d'ingresso del cafè si apre.

Vedo la faccia di Yun farsi seria e guardando la persona che è appena entrata capisco il perché.
Quasi mi strozzo.

<Che tempismo..> sussurra Yun passandosi una mano tra i capelli trattenendosi.

<Cosa ci fai qui? Non sei il benvenuto.> aggiunge il mio amico.

Il bel ragazzo davanti all'uscio tira un'occhiataccia all'altro.

<Yura? Ci sei? Tutto bene?> Dice Emma al telefono, mi ero per qualche secondo dimenticata della chiamata.

<Emh ti chiamo dopo ok? Stanno entrando un po' di clienti. Ciao> dico chiudendo la chiamata. Mi sento in colpa per aver messo giù in quel modo ma se l'avesse sentito sarebbe stato peggio.

<Non sono qui per parlare con te quindi non sta a te decidere se sono il benvenuto o no.> dice Taehyung a Yun.

Se non intervengo va a finire che si mettono le mani addosso.

Intanto mi viene l'illuminazione, è l'unica soluzione.
Devo fare la sfacciata.

<Emh, Taehyung puoi venire nel retro con me? Dobbiamo parlare.
Yun, tu vai per favore. Ti chiamo dopo>

***

Sento le goccioline di sudore scendere lungo la spina dorsale. L'aria condizionata del negozio non basta per raffreddare la tensione che ho addosso in questo momento.

Inizio a torturarmi le mani poi prendo un sospiro di sollievo e guardo il ragazzo davanti a me con lo sguardo stanco.

<So che non sei poi così felice di vedermi, dato che la tua migliore amica sta male per colpa mia.> dice lui abbassando poi la testa sul pavimento.

Mi trattengo dal rispondergli male, anche se vorrei, dato che è l'unica opzione possibile ora.

<Puoi anche non credermi se vuoi... ma.... tengo davvero tanto a Emma, anche se non l'ho dimostrato fin ora. Forse per paura.....> dice sbattendo le palpebre senza guardarmi.

<....forse perchè non sono pronto..> si morde il labbro.

Pronto per cosa?
Mi fa quasi tenerezza. Sembra un quindicenne in preda alla sua prima cotta.

Alza il suo sguardo sul mio, ha gli occhi lucidi.

<Ho saputo che è andata in Giappone. So che non me lo merito ma.. vorrei sapere come sta.>

Oddio, sembra un bambino, è negato con le donne.

<Ma.. hai il suo numero. Non potevi scriverle?> domando ovvia.

<Ma lei mi aveva detto di non scriverle più..> risponde facendomi sciogliere il cuore.

Trattengo una risata mordendomi l'interno guancia.

<Scusami... ma sei negato, non devi prendere alla lettera tutto quello che diciamo noi donne.> gli dico vedendolo confuso.

Scuoto la testa. <Non importa..>

Prima le cose importanti.

<Devo dirti una cosa...> inizio.

Respiro.

<Emma è in ospedale.. e ha urgente bisogno di cure.. solo che serve una firma di un tutore e.........> lo guardo prima di continuare.
È rigido e sta impallidendo.

Sto per continuare ma lui mi precede
<Come si chiama l'ospedale?> chiede serio.

<NTT Tokyo> rispondo tutto d'un fiato.

Senza dirmi niente esce dallo sgabuzzino e subito dopo dal negozio sotto lo sguardo di Yun che non capisce cosa sta succedendo.

Qualcosa mi dice che la partenza di Yun prevista per domattina non sarà più necessaria.

•Scenery• kim taehyung Where stories live. Discover now