44. Visite inaspettate

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"Il risultato di un vero sforzo creativo è l'inaspettato

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"Il risultato di un vero sforzo creativo è l'inaspettato."
(Hans Domizlaff)



Era un venerdì mattina, il sole, nonostante fossimo in pieno febbraio, splendeva fiero nel cielo contornato dalle piene nuvole biancastre. Le cose tra me e Derek sembravano andare a gonfie vele, tanto che quella mattina mi svegliai addirittura di buon umore. Dopo essermi sciacquata il viso e data una spazzolata ai capelli ribelli mi recai in cucina, con un forte languore allo stomaco.
-"Buongiorno!"- sorrisi al ragazzo. Stesso la sera della gita in macchina e della mia riappacifica con Derek, decisi di tornare a casa, nella mia casa dove alla fine ero sempre tornata. Quel profumo di borotalco, il calore del calmino e la mobilia che tanto mi ricordava casa mia. Non avevo telefonato mia madre, avevo perfino ignorato le sue chiamate, ne avevo sentito Megan, la maggior parte ci beccavamo quando eravamo impegnate nel lavoro o non rispondevamo in tempo. Ma quel pomeriggio, mi promisi severamente di prendermi un po' di tempo per me dedicandomi alla telefonata con la mia migliore amica e alla lettura di un buon libro e magari completare qualche schizzo che avevo iniziato un po' di tempo fa. John ci avvisò che quel giorno in ufficio avremmo finito prima per via di un importante e improvviso Breafing, anche se infondo non avevo dimenticato quella telefonata e il fatto che l'azienda fosse sull'orlo di un precipizio, mi sarebbe piaciuto poter fare qualcosa, qualsiasi cosa.
-"Ho preparato i pancakes"- esordí il moro, con un enorme sorriso in viso e già vestito di tutto punto.
-"Grandioso!!"- esclamai entusiasta, sbriciando i piatti già pieni e il pianale apparecchiato con sciroppo d'acero, marmellata e cioccolata alle nocciole.
-"Vado a prendere il quotidiano"- Derek odiava il giornale, specialmente per via delle parole che scrivevano su di lui e su suo padre, ma onestamente era per tenersi aggiornati, nulla di più, lo leggevo con superficialità talvolta soffermandomi sulla sezione "cinema" e incuriosendomi sui film in uscita.
-"Ok, ma sbrigati o si freddano"-
-"Si!"- trascinai le parole, sollevando al cielo gli occhi. Frettolosamente ancora nel mio pigiama a bianco e azzurro a righe, aprí scattosamente la porta e ciò che vidi mi lasciò senza fiato, spiazzata, senza parole, euforica ma anche confusa.
-"Megan?!"- esclamai, sbarrando gli occhi.
-"Si, sono io sorpresa!!"- mi saltò addosso, abbracciandomi e non lasciandomi quasi fiato.
-"Ma.. che ci fai qui?"- ebbi finalmente l'agio di sorriderle, lasciando da parte la confusione e la presa alla sprovvista.
-"In realtà dovevo arrivare domani, e t'avrei chiamata oggi per dirtelo ma poi Jason mi ha detto che potevo anticiparmi così ho pensato di farti una sorpresa!!"- fui contenta di udire nuovamente la sua vocina stridula e familiare.
-"Aspetta, Jason?"-
-"Sii, a quanto pare facciamo sul serio sono qui per conoscere i suoi genitori e.. pensavo che avresti potuto ospitarmi per qualche giorno"- disse timidamente, nascondendo per un nano secondo la sua euforia.
-"Si, ma si certo che puoi, entra"- le lasciai libero passaggio, ignorando completamente il giornale sullo zerbino.
-"Chi è alla porta?"- strillò Derek dalla cucina. Megan posò in terra i suoi bagagli e afferrandola per una mano la condussi in cucina.
-"Ta tadann.. Megan è venuta a trovarmi, a quanto pare lei e Jason fanno sul serio"- sghignazzai, il ragazzo mi lanciò uno sguardo eloquente, divertito dall'immagine di quelle due ragazze così amiche e affiatate.
-"Ma non mi dire.."- rispose sarcastico, continuando a cucinare i suoi famosi e golosi pancake.
-"Ciao anche a te Derek"- esordí la mia amica, ignorando l'atteggiamento introverso del ragazzo.
-"Allora? Raccontami"- le tenni le mani, euforica di conoscere l'evolversi della sua storia d'amore.
-"Praticamente.."- ancor prima che la mia amica potesse cominciare col suo lungo mongolo, Derek bloccò tutto il mio entusiasmo.
-"Ma tu non dovevi andare in ufficio?"- spalancai occhi e bocca ringraziando mentalmente quel ragazzo moro.
-"Oh merda.. è vero!!"- sgattaiolai al piano di sopra afferrai dei vestiti a casaccio e mi rintanai nella toilette sullo stesso piano, lasciando Megan con il temibile cavaliere oscuro e con un pugno di mosche. Lì senti ridere entrambi, la dolce risata di Derek sovrastò immediatamente quella della ragazza.

IL CORAGGIO DI RESTARE (In corso)Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon