Ci penso io

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I giorni passarono. Io e Ginny iniziammo ad abituarci allo stile di vita delle prove, a letto tardi e sveglia presto. Poche pause e orari improbabili, ma almeno ci divertivamo, parecchio.
Il rapporto con i ragazzi pian piano migliorava, avevamo iniziato a conoscerci meglio, non solo come colleghi, ma come amici. Niall si era anche scambiato il numero con Ginny; dicevano di averlo fatto per eventuali "richieste" per il menu del giorno successivo, ma non ci credevo più di tanto.

In un giorno di prove, nella tarda mattinata, vidi Louis uscire di corsa dal capannone.
Dopo poco rientrò, ma non era da solo. Entrò con Eleonor e il piccolo Freddie, che teneva per mano.
Freddie si fiondò dentro la sala prove e salutò tutti i ragazzi con un cinque, tutti tranne Harry, a cui diede un grande abbraccio. Poi Freddie uscì di nuovo e si diresse verso di me, con un sorriso stampato in faccia. Mi aveva riconosciuto, spesso veniva alle prove e ormai avevamo fatto amicizia.
Gli diedi una piccola torta di carote, quel bambino aveva gli stessi identici gusti del padre, lui mi sorrise e si sedette vicino a Ginny a mangiare.
Louis, che stava per entrare i sala con la fidanzata mi guardò.
"Ci penso io." Gli dissi per tranquillizzarlo. Lui mi sorrise e chiuse la porta.
Cantarono forse mezza canzone quando la porta si riaprì di nuovo.
"Ho bisogno di 5 minuti di pausa." Era Harry. Stava uscendo dalla sala e dalla faccia non sembrava tanto felice. Si diresse sul retro della struttura e sparì.
"Vado a fumare una sigaretta." Dissi guardando Ginny che stava giocando con il bambino. Così uscii, però dall'entrata principale.
Poco dopo la porta da cui ero uscita si spalancò di nuovo.
"Sembra di essere tornati al passato."
Stavolta riconobbi la voce. Era Liam. Stava uscendo con Zayn per fargli compagnia mentre fumava.
"Già assurdo." Rispose il moro.
"Tutto a posto ragazzi?" La domanda mi uscii spontanea.
"Bah più o meno guarda." Disse Zayn subito dopo aver messo via l'accendino.
"Fanno così da quando erano piccoli." Iniziò a spiegarmi Liam.
"Eleonor arriva e Harry o smette di cantare oppure canta male e sbaglia i testi."
La cosa mi sorprese un po'. Così feci un'altra domanda.
"Scusate ma perché fa così? E a sto punto perché Louis continua a portarla?"
"Non lo abbiamo ancora capito neanche noi.. eppure abbiamo cantato insieme per anni.
Penso che Louis sia quasi obbligato. Non chiedermi il perché però eh!"
Disse Liam alzando le mani. Zayn fece lo stesso e io mi misi a ridere.
Dopo poco entrammo. Zayn e Liam si chiusero nuovamente in sala prove ed io entrai in cucina dove trovai Harry seduto su un bancone.
"Tutto ok?" Chiesi avvicinandomi. Lui spense il telefono e mi sorrise.
"Si si scusami, ero soprappensiero." Mi rispose mettendo il telefono di nuovo in tasca.
"Ma va tranquillo, capita.." Risposi per tranquillizzarlo. Lui mi sorrise di nuovo.
"Vuoi qualcosa da bere? Un tè immagino.." Gli chiesi per cambiare discorso. Lui annuii rimanendo in silenzio per qualche secondo. Fece un gran sospiro e mi guardò di nuovo.
"Non la sopporto proprio sai?" Mi disse ringhiando.
Io sorrisi avvicinandogli la tazza, poi mi avvicinai al suo orecchio.
"Si, neanche a me sta molto simpatica." Sussurrai facendolo ridere.
Si alzò in piedi, mi guardò ridendo ancora un po', prese la sua tazza di tè e uscimmo insieme dalla cucina.
"Hazza! Ricominciamo?" Era Louis. Aveva appena salutato la ragazza facendola andare via.
Harry senza dire niente entrò nella sala prove, appoggiò la tazza su un tavolino e si rimise le cuffie appoggiate al suo microfono.
Louis mi guardò perplesso. Io alzai le spalle ma non lo convinsi.
"Dopo possiamo parlare?" Mi chiese solo muovendo le labbra senza far uscire nessun suono.
Capii che non voleva essere sentito così annuii senza farmi notare. Entrò anche lui in sala e io mi diressi da mia sorella che stava ancora giocando con il piccolo e scalmanato Freddie.

Finirono le prove e tutti si diressero verso il grande tavolo da pranzo per divorare tutto quello che avevo preparato.
Alla fine del pranzo, che durò molto meno del previsto, i ragazzi si misero a chiacchierare tranquillamente.
Niall si era avvicinato a Ginny, non si sentiva quello che stavano dicendo, ma entrambi continuavano a sorridere.
Harry, Zayn e Liam, invece, continuavano a parlare di arrangiamenti e canzoni, come se non fossero mai usciti dalla sala prove. Ne approfittai per togliere i piatti, così iniziai a sparecchiare un paio di cose quando vidi Louis alzarsi e fare lo stesso.
"Non devi farlo." Gli spiegai io con un sorriso.
"Assolutamente si, voglio darti una mano."
Non risposi e lo lasciai fare. Entrammo in cucina.
"Possiamo parlare?" Mi chiese di nuovo. Sta volta con una voce più alta.
"Certo." Risposi io sedendomi su uno dei tanti piani lavoro.
"Tutto ok?" Mi chiese guardando ancora i piatti nel lavandino.
"Io si Louis." Dissi prima di una risatina. "E tu?" Andai avanti.
"Sisi dai. Un po' stanco ma bene."
"Louis cosa devi chiedermi?" Sapevo che c'era qualcosa sotto.
"Niente di che Emily..."
"Louis dimmi.. oppure diventeremo vecchi qui dentro." Risposi io. Lui rise un po' sotto i baffi.
"Harry cosa ti ha detto prima?" Disse di getto.
"Ah niente di che tranquillo.. era solo un po' soprappensiero, aveva bisogno di una tazza di tè." Risposi.
"Non ti ha detto niente su di me?"
Con quella domanda Iniziò a guardarmi dritto negli occhi.
"No Lou." Insistetti.
"Ma aspetta. Perché?" Chiesi perplessa.
"No così per sapere." Mi rispose freddoloso.
Lo guardai un po' incerta e lui mi sorrise. Mi "fidai", non volevo mettermi in mezzo a certe cose.
Finimmo di sparecchiare. Ci salutammo tutti e tornammo a casa, anche io e Ginny avevamo finalmente una casa.
Eh che casa. Era immensa. Un attico in un palazzo a metà tra il centro e la periferia, altissimo.
Dentro era tutta bianca, anche l'arredamento. Il salone era unito alla cucina, a vista. C'erano due camere da letto, con i rispettivi bagni, più un'altra camera per gli ospiti, una cabina armadio e un terrazzo da cui si vedeva quasi tutta Londra.

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