Miami e Orlando

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Passarono altri 15 giorni e, finalmente, arrivammo all'ultimo concerto di questo continente, quello di Miami.
La mattina prima del concerto ne approfittammo per andare un po' al mare.
Io, Liam e Emily facemmo surf, le onde quel giorno erano magnifiche e la ragazza se la cavava meglio di noi sulla tavola. Gli altri, invece, passarono tutto il tempo sdraiati sotto il sole.
Uscimmo dall'acqua e ci lanciammo sugli asciugamani di fianco agli altri.
"Niall! Domani è il tuo compleanno! Hai già pensato a cosa fare?" Gli chiese Emily mettendosi gli occhiali da sole.
"Già, domani per di più è l'ultimo giorno in America prima di partire per l'Asia." Aggiunsi io.
"No, non ci ho ancora pensato, oggi pomeriggio vediamo."

Nel pomeriggio andammo a fare le prove nel teatro di Miami, tutto tranquillo come al solito.
"Ragazzi!" Era il manager che stava salendo sul palco.
"Cosa vuole sta volta?" Mi sussurrò Harry all'orecchio. Io ridacchiai.
"So che domani siete liberi, ma ci hanno chiesto di partecipare ad un evento ad Orlando, agli Studios. Dovrete cantare un paio di canzoni e poi siete liberi." Ordinò.
"Emily e Ginny vengono con noi però." Rispose Liam.
Approvò l'idea e andò via di nuovo.
"Ho scoperto cosa fare al compleanno!" Urlò l'irlandese saltellando di qua e di là.
Capimmo tutti subito il suo intento e ridemmo per la scenetta che stava facendo.
"Tu non cresci mai eh?" Domandò Ginny con un tono sarcastico prima di dargli un bacio sulla guancia e andare sul retro con la sorella a preparare il pranzo.
Durante lo show della sera, Niall era già tutto esaltato per la festa del giorno successivo, rise per tutta la sera e fece anche uno dei suoi soliti balletti stravaganti durante "Act My Age". Le fan lanciarono per tutta la sera regali per lui:
dadi di peluches giganti, caramelle di ogni tipo e un paio di magliette da calcio.
Arrivammo in albergo poco dopo lo scattare della mezzanotte e, come da tradizione, le due sorelle gli portarono un pezzo di torta con sopra la candelina di compleanno.
Così come aveva detto Ginny, Niall è sempre stato un bambino un po' cresciuto e, infatti, al momento della canzone rise e applaudi tutto contento della "sorpresa".
Rimanemmo svegli ancora un po' per chiacchierare e decidere che canzoni portare all'evento di Orlando.
"Forza dai a letto. Se no domani non vi alzate più." Disse Emily alzandosi dalla sua sedia.
"Si mamma!" Disse Zayn come di consuetudine correndo via e facendo ridere tutti.

Il giorno dopo ci svegliammo presto per arrivare al parco poco prima dell'apertura, in modo da poter entrare senza essere sommersi dalle solite fan.
Entrammo dal retro del parco, controllammo il palco, provammo mezza volta le due canzoni, ovviamente senza microfoni per non farci sentire, e poi iniziammo a girare per gli Studios.
Stranamente tutta la gente in giro non ci assalì come al solito, a quanto pare avevano capito veramente il nostro
discorso di New York.
"Cosa vuoi fare subito?" Chiese Harry che si stava incastrando nella cartina del parco.
"Colazione!" Disse Niall sfregandosi lo stomaco in segno di fame.
"Veramente amore? Così poi stai male..." Disse Ginny mettendosi una mano in fronte.
"Daiiii! Ho fame ed è il mio compleanno! Nessuna obiezione." Rispose Niall impettito.
Data la sua richiesta lo portammo allo Starbucks della zona "Simpson", mangiammo qualcosa e iniziammo a salire su tutte le attrazioni possibili.
Partimmo dal "The simpson ride", un roller coaster in 3D; il biondo uscì dalla giostra tutto contento saltellando come Heidi.
Ci spostammo nella zona dei film d'azione e salimmo su altre giostre: "Jurassic Park", "The incredibile Hulk", "Manta"
e "Kraken", tutte le giostre presenti nel parco erano roller coaster e montagne russe, ovviamente tutte divertentissime.
Scendemmo dall'ultima ridendo per le urla di Harry e Ginny durante il giro della morte, poi mi girai vero Zayn.
"Tutto a posto Bro?" Gli chiesi mettendogli una mano sulla spalla.
Aveva il viso completamente bianco, gli occhi lucidi ed era piegato con le mani appoggiate alle ginocchia.
"Si, tutto ok, tranquillo."
"Sicuro Zayn?" Disse Emily avvicinandosi.
Non fece in tempo ad avvicinarsi che il ragazzo scattò verso il cestino, vomitandoci dentro tutto quello che aveva mangiato a colazione.
"Dio che schifo!" Urlò Ginny allontanandosi il più possibile con il volto coperto dalle mani.
"Mi spiace Bello! Non pensato potessi veramente stare male." Disse Niall per scusarsi con Zayn che aveva ancora la testa dentro il cestino.
Emily gli passò un fazzoletto e un pacchetto di cicche alla menta, lui si alzò mise in bocca una gomma e insieme tornammo al palco per prepararci per lo spettacolo.

In un paio d'ore la piazza del parco si riempì di gente urlante, prendemmo auricolari e microfoni e ci preparammo.
"Salutiamo l'America in grande stile!" Disse Liam. Di corsa salimmo sul palco.
Cantammo "Story of my Life", tutto il pubblico cantò con noi urlando come non mai.
Harry fece due chiacchiere con il pubblico e scese a scattare un paio di foto con le ragazze presenti in prima fila.
"Hey! È il mio uomo!" Urlai ad una ragazza scherzando. Tutti i fan impazzirono ancora di più facendo ridere tutti e 5.
La canzone successiva fu "Best song ever", con questa il pubblico si scatenò ancora di più.
Durante il mio assolo la gente si ammutolì per qualche secondo, ma con l'aumentare del ritmo tutti tornarono a saltare e a ballare, molti si ricordavano a memoria il balletto del video originale e ci obbligarono a ballarlo con loro.
Non avevamo mai fatto uno spettacolo in un parco divertimenti come questo e scoprimmo che fu anche più divertente del previsto.
Salutammo tutti e sparimmo di nuovo sul retro del palco.
"Allora? Come vi è sembrato?" Chiese Harry alle due sorelle.
"Divertentissimo!" Disse Ginny che stava ancora ridendo.

Girammo di nuovo un po' per il parco.
"Ci manca la parte più bella!" Urlò Emily che ci faceva da guida.
Ci portò nella zona dedicata interamente a Harry Potter, i suoi occhi iniziano a luccicare. È sempre stata una grande appassionata di tutta la saga, aveva letto tutti i libri e visto i film 100 volte, aveva la sua casata di appartenenza e la sua bacchetta.
Facemmo un paio di giostre, fortunatamente Zayn si era già ripreso completamente, poi Niall e Emily obbligarono tutti a fare il test delle casate.
Ci buttarono uno a uno sotto il cappello parlante che "analizzò" il nostro carattere e smistò ognuno nella sua casata;
io fui messo nei Serpeverde, Harry e Ginevra nei Tassorosso, Niall e Liam nei Grifondoro e Zayn nei Corvonero insieme a Emily.
"Che bel bottino.." Disse Emily osservandoci attentamente mentre leggevamo le caratteristiche delle nostre casate e acquistavamo le sciarpe dei nostri colori.
"Cosa ne dite di prendere una Burrobirra?" Ci chiese subito dopo. Tutti accettammo curiosi.
"È buonissima!" Dissi sorpreso.
Guardai Harry e risi a crepa pelle, aveva il segno della schiuma sul labbro superiore.
Lo baciai per pulirlo e lui diventò tutto rosso.
"Grazie."
Guardammo il binario 9 e 3/4, scattammo qualche foto e giocammo un po' con le bacchette che Ginny e Niall si erano comprati.

La sera stessa partimmo per l'Asia, andammo all'aeroporto e salimmo sul nostro aereo diretto a Tokyo.
"Mi manca il Giappone." Disse Zayn.
"Già anche a me." Lo assecondai io.
"Sono contento di tornarci con te." Sussurrò Harry prendendomi per mano.

It will not be easy Where stories live. Discover now