TRE

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Il negozio di Third e McKinley era in effetti una merda. Quindi se non fosse stato per la mia amata Parigi e per il bel posto alla finestra, mi sarei arreso molto tempo fa.
Ma sono le 7:37 del 18 gennaio 2012 e sto bevendo la mia tazza di caffè davvero bruciato e pensando al ragazzo in piedi davanti a me con la sua tazza di the verde.

Non credo di aver mai sentito la voce di quel ragazzo. Non ordina nemmeno, si siede e tre minuti dopo un dipendente gli porta la tazza. Mi piace pensare che la sua voce sia un miscuglio di un accento italiano e di qualcosa che renderebbe debole anche il mio caffè.

Spesso sono ossessionato che l'osservazione delle cose, sia solo una parte di quello che siamo. Trovo conforto nella ripetizione e negli schemi, e per qualche ragione ho permesso a questo stupido caffè e a questa visione celestiale di entrare nel mio comfort e alla fine cambiare e migliorare le mie mattine.

Quindi non è una sorpresa che abbia memorizzato la stampa che i suoi stivaletti marroni e lasciano sul pavimento polveroso. O il colore dei suoi occhi, verdi come il the. È più alto rispetto a me e porta sempre quei cinque anelli alle dita.

Penso che mi abbia guardato tre volte.

Probabilmente sa che mi piace sedermi sotto Parigi e bere un caffè, ma io spero che non lo sappia. Spero davvero non lo sappia che mi piace sentire il suono della sua risata che echeggia contro i muri sporchi.

E io davvero voglio sapere perchè, tra tutte le cose, ha due uccelli tatuati sul petto.

E mi piace davvero come assomiglia a quello sul mio braccio.

Cosi, nel negozio di merda di Third e McKinley, ho bevuto la mia tazza e ammirato il tramonto di Parigi.

Penso che domani mattina proverò il the verde.

Underneath Paris |L.S.| (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora