OTTO

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Non avrei mai pensato di poter godere della compagnia di qualcuno tanto quanto quella di Harry. Mi è piaciuto molto il pensiero di sedermi di fronte a lui cosi tanto che quando i nostri piatti erano puliti e il nostro stomaco pieno, ero deluso.

Volevo passare tutta la notte con lui. Volevo che comprasse due biglietti per Parigi e farcela in aereo. Era completamente egoista e irrazionale, però mi sarei perso qualche giorno di università per lui.

La cameriera interrompe i miei pensieri mettendo il conto sul tavolo. Lo raggiunsi ma Harry mi afferò leggermente il polso, sorridendo mentre scuoteva la testa.

-Pagherò io.- disse, lasciandomi andare lentamente. Quando la sua mano lasciò la mia pelle rabbrividì. Odiavo questa strana sensazione che provavo nei suoi confronti, mi stava rendendo difficile pensare.

Gli sorrisi vagamente, desiderando che mi baciasse.

Era tutto ciò a cui potevo pensare.
Come sarebbe avere quelle labbra rosa sulle mie?
La sua bocca aveva il sapore del vino che stavamo bevendo o era macchiato di the verde?

Ma sfortunatamente, fece scivolare alcune banconote sotto il conto e si alzò rapidamente. Notai solo in quel momento cosa indossava, i suoi pantaloni erano estremamente ma estremamente stretti.
Sembrava molto diverso nel modo di fare quando prendeva il suo caffè, il velo era sparito e gli occhi sembravano scuri come il nostro vino, meno come il solito verde chiaro.

-Mi stai controllando, Louis?- disse ammiccando, i suoi occhi brillavano come la luce delle candele. Potevo sentire il rossore strisciare pure nel mio collo.

-Uhm, si.- dissi avvicinandomi a lui. Riuscivo a vedere le sue tre lentiggini sotto il naso. -Un po'.-

Rise con la sua risata genuina. Le sue risate riempirono la stanza e mi portarono a Parigi.

-Beh, credo di averti appena pagato la cena.- iniziò girando la testa per guardarmi. -Quindi credo d'essere autorizzato a darti un'occhiata.-

Mi fece cenno di girare e io rimasi li, guardando tutte le persone nel ristorante. C'erano 34 paia di occhi su di me ed ero un po' agitato.

-Avanti allora, fammi un giro.- Harry stava sorridendo come se sapesse esattamente cosa stesse facendo.

Borbottai sottovoce quanto fosse fastidioso e poi mi girai completamente.

Harry applaudì per me, ridendo. Si rivolse poi alle 32 paia di occhi che ci guardavano (due persone erano molto più interessate l'una dell'altra) e si inchinò.

-Ho appena visto il miglior culo di tutto l'universo.-

Anche la cameriera cominciò a battere le mani e io ero cosi imbarazzato, e solo un po' ubriaco che risposi: -È francese.-

Underneath Paris |L.S.| (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora