QUATTRO

391 20 1
                                    

Il the verde era decisamente due volte migliore del caffè. Però mi sono abituato alla mia bevanda amara preferita, cosi una volta finita la mia tazza di the ne ordinai una di caffè. Mi sentivo in qualche modo in colpa, come se fossi stato coinvolto in una relazione, ma dopo tutto il risultato è stato due volte migliore e altrettanto scandaloso.

Avevo deciso la scorsa notte dopo tre birre che mi sarei avvicinato al ragazzo tutto fossette e con i stivaletti marroni.

Perché onestamente, cosa potrebbe succedere di cosi orribile? Ero solo troppo e troppo coinvolto con me stesso e con la televisione del venerdì sera per farmi spezzare il cuore da un litigio. Volevo solo parlargli dei suoi tatuaggi e dei calzini non corrispondenti.

L'ho cercato nella stanza e l'ho visto indossare i suoi soliti stivaletti e gli anelli, ma stava bevendo una tazza di... caffè bruciato?

Com'era strano e spaventoso che avessimo cambiato bevanda: ora avevamo un liquido molto caffeinato che ci scorreva nelle vene.

E poi il ragazzo con gli anelli e i stivaletti si alzò. Ogni dettaglio è sfocato. Di che colori erano i suoi occhi? Perché stava camminando verso di me?

-Questo posto è occupato?-

Non aveva un accento francese e il suo alito non aveva l'odore di caffè bruciato ma annuii comunque.

-Sei mi stato a Parigi?- chiesi.
Gli ci vollero ventidue secondi per rispondere ma solo due per per sorridere e io amai il modo in cui le sue fossette apparivano sotto Parigi. E da vicino.

-Ho sentito che il the verde è davvero buono li.- rispose.

-Ho sentito che il caffè non è sempre bruciato.- risposi.

Lui sorrise di nuovo e io comincia a pensare che la caffetteria con il caffè bruciato di merda su Third McKinkey fosse la cosa migliore che mi fosse mai capitata.

Underneath Paris |L.S.| (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora