La mattina seguente mi svegliai con il mal di gola e con il naso che colava molto. I miei arti erano pesanti e le palpebre sembravano incollate e se questo fosse il sedicesimo secolo sarei probabilmente morto in pochi minuti.
Ma questo era il ventunesimo secolo, quindi mi misi in bocca un po' di aspirina e presi il telefono.
Chiamai Harry, il nervosismo mi stringeva lo stomaco. Non lo avevo mai chiamato prima, e se l'avessi svegliato? E se lo infastidissi? Era già al negozio? Mi aspettava? Pensava che lo stessi facendo alzare dal letto?
-Buongiorno.- la sua voce riempì il telefono e sorrisi nonostante la quantità enorme di muco che non riuscivo a contenere e una sensazione di malessere, di ribollimento nello stomaco.
-Ciao, Harry. Mi dispiace davvero, ma non potrò incontrarti stamattina. Sono malato.-
In realtà davvero mi dispiaceva non vederlo.-Oh.- sembrava un po' triste e mi sono subito sbattuto una mano in fronte. Naturalmente lo aveva deluso. Perchè mi ero persino avvicinato cosi tanto a lui? Per tutta la vita ero stato deludente, non volevo che Harry mi lasciasse.
-Beh posso portarti del caffè e una medicina?-
Sembrava sinceramente preoccupato, afferrai le maniche del mio maglione e le strinsi nelle mani.Non ho capito. Come può qualcuno interessarsi cosi tanto in una fase che passerà velocemente? E perche qualcuno dovrebbe interessarsi cosi tanto a me?
-Non voglio essere un'incoveniente.- sussurrai, contando i secondi prima che lui mi rispondesse. Passarono cinque secondi.
-Puoi scrivermi il tuo indirizzo, mon amour?-
Lui sorrise e potevo sentirlo dal telefono e vederlo nella mia testa. -Sarò li tra dieci minuti.--Sei sicuro? Va bene se non ti piacerebbe vedermi.-
-Sono molto molto sicuro. La mattina non sarebbe completa senza di te.-
-Va bene.-
-Va bene, ci vediamo tra poco.-
Rimase in silenzio per quattro secondi e poi ridacchiò piano. -Non sentirti obbligato a indossare i pantaloni se sei troppo ammalato.-
-Addio.- risposi un po' scoraggiato ma davvero rosso in faccia.
Mi misi i jeans e mi sedetti sul divano, tirando fuori i miei corsi sul computer e usando quasi un'intera scatola di fazzoletti.
Esattamente nove minuti e cinquantadue secondi dopo, Harry era alla mia porta.
Bussò e sorrisi perchè per la prima volta da molto tempo non vedevo l'ora di far entrare qualcuno.
STAI LEGGENDO
Underneath Paris |L.S.| (Italian Translation)
FanfictionDue ragazzi si innamorano del caffè bruciato e scoprono che la compagnia è una grande sostituzione della caffeina. Traduzione della storia scritta da: @fiveboyswithonedream