QUINDICI

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La scrittrice intende precisare che nel capitolo precedente non hanno fatto sesso, perchè, Louis non sarebbe ancora pronto per quello. Hanno solo avuto una sessione di baci più intensa.

La mattina dopo mi svegliai terribilmente solo. Il lato sinistro del mio letto era freddo e mancava il calore di Harry Styles.

Un'ondata di tristezza mi è precipitata addosso. Sapevo che alzarsi e continuare con la sua vita era la cosa logica per Harry, ma una piccola parte di me sperava che mi sarei svegliato con i suoi riccioli color cioccolato intrecciati alle mie mani.

Balzai giù dal letto, sussultando leggermente quando i miei piedi si scontrarono con il pavimento freddo. La mia pelle sembrava troppo pallida contro il nero dei miei pantaloni, cosi decisi che oggi mi sarei seduto fuori sotto il sole. Stamattina non era un "Caffè e Harry", quello era domani, ma già desideravo ardentemente la sua compagnia.

Andai in cucina mentre m'infilavo un paio di pantaloni e una maglia. Faceva davvero freddo nelle prime mattine di novembre, lo potevo sentire centro fino alle ossa.

Sopra al balcone c'erano due ciambelle e un bigliettino. Il mio cuore si sollevò, non potei fare a meno di sorridere.

Mi dispiace ma non potevo rimanere a casa da lavoro, ho davvero bisogno di andarci oggi. Ho un turno che inizia presto quindi alle tre dovrei aver finito.
Ci vediamo a Parigi?
Harry, xx
Je te veux.

*ti voglio*

Devo mordermi il labbro per non sorridere.

Faccio una veloce tazza d caffè e vado fuori. Ho già una piccola sedia e un tavolo sul retro del mio edificio, al proprietario non importava.

Il cielo è grigio e sento gli uccelli cinguettare. Posso sentire la vibrazione della mattina e il mio caffè e ne sono innamorato.

Esco dal telefono e collego le cuffie. Ascolto Hozier, Ed Sheeran e i Coldplay e sorrido perché ho un appuntamento tra poche ore con l'uomo più sexy in vita e lui mi vuole.

Poche cose nella vita sono migliori della sensazione che provi quando qualcuno ti vuole in torno. Soprattutto se quella persona parla francese.

***

Quattro ore dopo, sono seduto sotto Parigi e verso lo zucchero nel mio the. Qualcuno entra e guardo alla porta in attesa.
Harry è lì, ma anche una donna.

Sono confuso, il mio cervello sta cercando di capire le infinite possibilità. Harry è gay ma questa donna è molto attraente.

-Louis!- Grida Harry.  Lui corre verso di me, facendo questa piccola cosa strana saltando, e mi abbraccia. -Ho qualcuno da presentati!-

La donna sorride e noto quanto è bella. Non è vecchia ma non è nemmeno necessariamente giovane, i suoi capelli castani sono privi di grigio ma un piccolo sorriso le incornicia gli occhi.

-Sono Anne.- Dice, guardando Harry.  -La mamma di Harry.-

La mamma di Harry. Sto incontrando sua madre? Indosso una maglietta rosa!

-Oh mio Dio. Sono Louis- balbetto.

Allungo una mano per farla tremare, ma lei mi abbraccia e mi bacia la guancia.

-Harry mi ha parlato così tanto di te!- si sedette. -Ma sei ancora più attraente di quanto immaginassi!- Fa l'occhiolino e Harry arrossisce e io muoio.

Non so cosa dire, quindi non dico niente. Sono un po' confuso ad essere onesto.

Penso che Harry lo sappia, perché mi stringe il ginocchio da sotto il tavolo e sorride in modo rassicurante.

-Allora glielo hai detto, Harry?- Chiede Anne, sorseggiando il suo the verde. 

-Ehm... no non ancora mamma.- Harry balbetta e improvvisamente sono molto spaventato. 

-Dirmi cosa?- Chiedo, un po' imbarazzato per quanto piccola sia la mia voce.

Tutti restano in silenzio per dodici secondi e Anne sorride, ma Harry sembra timido.

-Bene, Louis...-

Underneath Paris |L.S.| (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora