Chapter 22

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Hypnotized, Purple Disco Machine.

"Volevo parlare di... bè, prima però dimmi come stai. Intendo... sì, lo sai che intendo." borbottò Tony, riferendosi all'accaduto.

"Non me lo aspettavo. Non sapevo che dovesse esserci un sacrificio, altimenti avremmo agito in modo diverso."

Lui annuì piano.
"La conoscevo da un sacco di tempo, mi spiace tantissimo. Immagino che Clint sia distrutto."

"Continua ad incolpare se stesso. - dissi, mentre mi sedetti sul letto - Ma ora sono riuscita un po' a distrarlo. Abbiamo parlato della prima cosa che diremo ai nostri amati quando li rivedremo dopo lo schiocco."

Sorrisi sognante, poggiando la guancia su una mano, mentre Tony fece una smorfia, rovinando il momento.

"Che cosa smielata. - commentò - Allora, passiamo ai nostri discorsi. Volevo parlare della gemma del tempo che abbiamo in più. Ormai tu sai tutto su quel che è successo ai tuoi, e dubito che la gemma ti possa servire a fare qualcosa che abbia a che vedere con loro."

"Infatti, hai ragione."

Mi ero resa conto che ora quella gemma sarebbe stata praticamente inutile, se non per il fatto che sarei potuta tornare indietro nel tempo e ammazzare Thanos.
La cosa mi avrebbe finalmente appagata in quanto avrei vendicato i miei, ma avrebbe complicato gli scenari futuri, il che non era per nulla conveniente.

"E cosa suggerisci di fare?" domandai allora.

"Possiamo cambiare qualcos'altro di questo blip. - rivelò - Qualcosa che ha a che fare con il tempo."

"Non capisco dove vuoi arrivare." dissi perplessa.

Lui sorrise e allargò le braccia come per presentare teatralmente qualcosa di inesistente.

"Invecchiare i polverizzati."

Soppesai Tony con lo sguardo, mentre nella mia testa si formarono diversi pensieri.

"Pensaci. Se nel regno sono passate solo cinque ore, chi tornerà qui avrà cinque anni in meno di quanti ne dovrebbe avere. Noi con quella gemma possiamo invecchiarli... Grace, è un'idea fantastica!" esclamò.

"Sì, ma come possiamo farlo? È piuttosto difficile."

"Se usassi i tuoi poteri... sarebbe possibile." sussurrò.

Arricciai il naso e corrugai la fronte.
"Non capisco come." mormorai.

Tony allargò le braccia, con un'espressione che lasciava intendere 'possibile che non ci arrivi?!'.

"Devi solo tenere la gemma tra le mani e surriscaldarla leggermente, figurando nella tua mente un invecchiamento di cinque anni. - spiegò. Di fronte alla mia occhiata indagatrice, sorrise e fece spallucce - Friday."

Sbuffai e annuii.
"Bene, mi assumerò anche questa responsabilità. Non sarà complicato, a quanto dici. Sembra più un trucchetto da illusionisti 'immagina nella tua mente un invecchiamento per tutti i polverizzati!' ".

Si sentì un frastuono provenire presumibilmente dal garage o dal laboratorio. Tony mi fece un cenno.

"Direi che hanno finito di fare il guanto. Avanti, andiamo dagli altri."

Uscii dalla camera seguita da Tony e mi recai nel salone principale. La porta che conduceva al garage era ancora chiusa.

Mi guardai in giro.
"Nebula?" domandai.

Guardai Scott, il primo che mi capitò sott'occhio, che vedendo che mi aspettassi una risposta da lui spostò lo sguardo su Thor che, ignaro di tutto, stava mangiando un panino al burro di arachidi.
Sospirai rassegnata e cercai supporto da Steve, che però scosse il capo, non sapendo nulla.
A salvarmi fu Rhodey.

𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒: 𝐋𝐚𝐬𝐭 𝐖𝐚𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora