Chapter 35

834 40 12
                                    

Hold on, Chord Overstreet.

"Tutti vogliono un lieto fine, giusto? Ma le cose non vanno sempre così. Forse stavolta. Spero che se ascolterete questo messaggio sia per festeggiare."

Il silenzio aleggiava nella stanza, interrotto solo dalla voce dell'ologramma di Tony proiettato dalla maschera di Iron Man.
Ero seduta sul divano, lo sguardo basso e le guance già bagnate di lacrime che avevo cominciato a versare ancor prima che l'ologramma parlasse.
La mia mano era stretta a quella di Peter seduto accanto a me, e alla mia sinistra l'esserino minuto di Morgan Stark era stretto a Pepper, quasi spaventata dalla figura di suo padre che sapeva bene non essere reale.

Alzai gli occhi e lanciai uno sguardo a Peter, che cercava di trattenere le lacrime e quella voglia di urlare che gli leggevo nell'espressione contratta.
Gli strinsi ancor di più la mano, invitandolo a voltarsi. Gli occhi rossi e lucidi del ragazzo furono come un pugno allo stomaco.

"Spero che le famiglie siano riunite, spero che sia tornato tutto, che si sia ristabilita qualcosa che assomigli ad una versione normale del pianeta, sempre che sia mai esistita. - continuò Tony - Che mondo meraviglioso, che universo ora. Se mi avessero detto dieci anni fa che non eravamo soli, di altre forme di vita, figuriamoci!, non sarei rimasto sorpreso... ma dai, chi si immaginava le forze epiche dell'oscurità e della luce che entrano in gioco."

Trovai la forza per accennare un sorriso, e vidi fare lo stesso anche Happy Hogan, il capo della sicurezza al servizio di Tony, che seduto sulla poltrona guardava malinconico la figura proiettata seduta sulla sedia.
Tony era sempre stato in grado di mettere un pizzico di ironia in qualsiasi cosa dicesse.
Anche Rhodey, in piedi dietro Happy, si asciugò gli occhi.

"Nel bene e nel male, questa è la realtà in cui Morgan dovrà trovare un modo per crescere; così ho pensato: meglio registrare un salutino nel caso di una prematura dipartita, la mia intendo. Insomma, non che la morte non sia sempre prematura." commentò l'ologramma, e mi ritrovai ad annuire pensando a quando avevo perso e, in realtà, anche a quello che questi sacrifici mi avevano permesso di riconquistare.
Lanciai uno sguardo a Rhodey, che ricambiò a labbra serrate. Non serviva dire nulla, bastava soltanto guardarsi per farsi supporto l'un l'altro.
Lui sapeva cos'era Tony per me, e io sapevo cos'era Tony per lui.

"Il viaggio nel tempo che tenteremo di fare domani mi sta facendo perdere il sonno con questo fatto della sopravvivenza, - confidò gesticolando Tony - ma il compito dell'eroe è questo: una parte del viaggio è la fine. E in effetti nel caso queste fossero le mie ultime parole dovrei porgere le mie scuse a parecchie persone, per aver fatto promesse e non averle mantenute, - disse, lanciano uno sguardo a Pepper, che sorrise inclinando il capo - per essere scomparso quando gli altri avevano bisogno, - elencò poi, e i suoi occhi nocciola si incatenarono ai miei provocandomi una stretta allo stomaco, prima di spostarsi su Peter e dire: - e per aver sottovalutato chi, in realtà, merita solo un buon maestro per migliorarsi. Avanti, ammettiamo che il maestro è l'unico mestiere che non mi è mai riuscito, anche se con alcuni ho cercato di fare del mio meglio."

Guardò me e Peter e sorrise, per poi alzarsi dalla sedia.
"Ma perchè questo trip?, tutto quanto andrà esattamente come deve andare. - si avvicinò e si abbassò all'altezza della figlia Morgan, che continuava a guardarlo diffidente - Ti amo tremila." concluse, per poi scomparire rivelando la fine della registrazione.

Abbassai lo sguardo, sentendo ancora delle lacrime calde rigarmi il viso già umido.
Pepper si alzò e prese la ghirlanda con al centro il reattore con la scritta 'prova che Tony Stark ha un cuore'.

Si avviò alla porta per uscire con Morgan per mano: io e gli altri la seguimmo.
Sentii delle dita sfiorare le mie. Voltai il capo e vidi Peter stravolto, ma nonostante quel suo stato alzò il braccio e con premura me lo mise sulle spalle, attirandomi vicino a sè.
Mi baciò la testa e sussurrò, cercando di far forza sia a me che a sè stesso:
"Resisti ancora qualche attimo."

𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒: 𝐋𝐚𝐬𝐭 𝐖𝐚𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora