Chapter 27

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Be Alright, Dean Lewis.

Il primo sentimento che provai fu gioia, ma tornai subito in me e la paura mi attanagliò lo stomaco.

Lentamente e tremando interamente, mi voltai verso la fonte di quel grido.
Kevin stava lì, il volto dipinto di stupore, gli occhi traboccanti di curiosità e le mani all'altezza dei fianchi.
Si guardò attorno con circospezione.

Sollevò le mani e fece spallucce, mentre esclamò:
"Be'? Nessuno mi risponde?!"

Io ero troppo sconcertata per poter fare qualsiasi cosa.
Ancora seduta sulle macerie, le mani e il fianco insanguinati, osservavo la scena terrorizzata.

Mentre si guardava attorno, Kevin posò gli occhi su di me. Spalancandoli, corse poi da me e mi porse le mani per aiutarmi.

"Cosa ti sei fatta? Oddio, ma ti stai dissanguando!" fece allarmato, posando una mano sulla mia ferita.

Con una smorfia, gli spostai la mano e lo guardai severa.
"Cosa diavolo stai facendo qui? Non puoi restare, è pericoloso, vattene da qui!" lo rimproverai in un fascio di preoccupazione e terrore unico.

"No! Non ti lascerò sola un'altra volta!" ribattè, togliendo la felpa e legandomela attorno alla vita per fermare l'emorragia.

Lui restò in maniche corte e mi fissò mentre mi chiese:
"Cosa è successo? Cosa dovrei sapere?"

"Mi tocca insistere, devi andartene da qui." gli ordinai, e rivolsi lo sguardo a Steve e Thor, che nel frattempo erano riusciti a combattere contro Thanos, mentre di Tony non vi era traccia.

Mi incamminai verso la battaglia, sperando che Kevin si allontanasse come gli avevo suggerito.

Quello che vidi in quel momento mi lasciò senza parole: mentre Thor era a terra e stava quasi per essere trapassato dalla lama di Thanos, Mjolnir riuscì a colpire la lama e farla volare via.
Ma la parte sorprendente era che non era stato Thor a guidare il martello, bensì Cap, che in quel momento lo riprese nella propria mano, lanciando a Thanos uno sguardo di sfida.

Recuperate un po' di forze e fermatosi un po' il sangue grazie alla felpa stretta in vita riuscii a formare nuove palle di fuoco, ma nel frattempo non riuscii a pensare ad altro se non a Scott.
Dove si era cacciato? Perchè ci stava mettendo così tanto a recuperare gli altri? E Clint dov'era finito?

Quei pensieri sarebbero stati la mia priorità in qualsiasi caso. Eppure, in quel momento non lo erano: voltandomi indietro, vidi Kevin ancora lì, che cercava riparo con la parete dietro la quale mi ero seduta anche io pochi istanti prima.

"Ti ho detto di andartene, diamine!" urlai ancora, rivolta a lui.

Sbuffando, ritornai sui miei passi e partii all'attacco verso Thanos, che si era liberato di Steve in breve tempo.
Scagliai qualche palla di fuoco, cercando di ferirlo o di disarmarlo, ma tutto ciò era alquanto difficile, come se fosse invincibile.
Dove era finito il guanto, a proposito?

In un momento di panico, dimenticai di essere nel bel mezzo di un combattimento, e non riuscii a reagire ad una mossa di Thanos.
Caddi a terra, e il titano si avvicinò sovrastandomi con la sua arma, sorridendo meschino.

"Te l'avevo detto. - sibilò - Non saresti sopravvissuta abbastanza."

Mi preparai a un dolore che non sarebbe cessato facilmente, un'agonia che sarebbe durata parecchi minuti prima della mia definitiva dipartita.
Invece ciò non avvenne.
Sentii tuttavia un rumore sordo.

Thanos restò di sasso, e l'arma gli sfuggì dalla mano, mentre io sguscia via dalla sua presa.

Voltandomi, vidi Kevin con il braccio sinistro ancora alzato.

"Scusa tanto, ma le devi stare lontano." disse.

Thanos fece una smorfia.
Osservando la mano che aveva perso la presa sull'arma, infatti, vidi che sullo stesso braccio vi era impiantata una pallottola.
Non seppi dire nè come Kevin avesse fatto a colpire così precisamente il titano, nè dove avesse trovato la pistola con la quale aveva sparato - per altro era identica a quella che aveva usato Nebula per spararmi - fatto sta che mi aveva salvato la vita.

Thanos si tolse la pallottola dal braccio con l'altra mano come se fosse una gomma da masticare appiccicata fastidiosamente al proprio banco di scuola e la gettò a terra, rivelando una ferita dalla quale sgorgava un rivolo di sangue. Tuttavia lui non sembrò curarsene.

"Oh, niente superpoteri, vero? Si vede dai tuoi occhi. - biascicò a Kevin, facendo un passo avanti. Mio cugino impugnò la pistola con entrambe le mani - Quando cerchi di proteggerti con un'arma così insignificante come quella pistola è evidente che non hai alcuna risorsa personale con la quale difenderti."

Raccolse la sua arma a doppia lama e inclinò il capo.
"È stato un errore arruolarti con questi rammolliti. Mi dispiace ucciderti. - sibilò - No, forse nemmeno così tanto."

Alzò l'arma e la abbassò, ma Kevin fece partire un colpo e cercò di difendersi con quella misera pistola.

"Kevin! - urlai con tutto il fiato che avevo in corpo - Lascia che me ne occupi io!"

Thanos si voltò appena.
"Non ne sei in grado, ragazzina."

Mi alzai in piedi; a fatica, dovevo ammetterlo a me stessa, ma non volevo dargli la soddisfazione di ridere di me e credere che fossi debole.

Thanos si avvicinò a Kevin con la sua arma; la fece ruotare e riuscì a far volare via la pistola al ragazzo, che si ferì il braccio.
Egli gemette e si strinse il braccio sinistro con il destro, cercando di fermare il sangue.

"Scusa tanto, ma devo ripopolare la Terra. Voi siete come giocattoli vecchi oramai. Non è più richiesto la vostra presenza su questo pianeta." decretò, prima di spingere la lama verso di lui.

"No!" strillai, ma il mio urlo si dissipò con quello di Kevin, che con gli occhi vacui e spalancati osservò il vuoto per un lungo attimo prima di crollare al suolo in una pozza di sangue.

Thanos si voltò con la sua arma ancora in pungo.
Era a malapena macchiata del sangue di mio cugino: non l'aveva trapassato con la lama, ma l'aveva affondata nel suo petto solo per quel mezzo centimetro necessario ad ucciderlo.

Kevin non era ancora morto, ma sarebbe stato destinato ad esserlo nel giro di due minuti.
Rantolava, e non potevo vederlo così.

Guardai Thanos con gli occhi fiammeggianti.
Avrebbe pagato a caro prezzo quella sua decisione.

Lui però non sembrò badare alla mia rabbia.
"Vi lascio cinque minuti per piangere i vostri defunti. Nel frattempo raduno il mio esercito. E dopo... che la guerra abbia inizio." concluse, mentre un lampo e un sorriso malefico gli attraversarono il volto mostruoso.

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Mi si spezza il cuore... che strazio🥺😭
Vi dico che il prossimo capitolo sarà peggio...😔

𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒: 𝐋𝐚𝐬𝐭 𝐖𝐚𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora