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Il rumore della musica stava diventando sempre più assordante, la mia testa cominciava a girare mentre camminavo in mezzo a quella folla di ubriachi per cercare di raggiungere i miei amici. Con il bicchiere per metà pieno tra le mani, il sorriso spavaldo sul mio volto e la spensieratezza che attraversava la mia mente mi sedetti al fianco di Taehyung appoggiando la testa sulla sua spalla.

«Sei ubriaco fradicio Kookie.» scoppiò a ridere.

«Anche tu lo sei.» risi anche io voltandomi nella sua direzione. Aveva gli occhi lucidi a causa dell'alcool, i capelli scompigliati e la camicia lievemente aperta che lasciava intravedere la palle ambrata del suo petto.
Era così fottutamente sexy e se non fosse stato per i nostri amici intorno a noi gli sarei volentieri saltato addosso.

Notai che all'appello mancavano Seokjin e Namjoon, probabilmente si erano chiusi in una stanza per poter scopare in santa pace.

«Taehyung, vieni con me.» mi alzai in piedi afferrandolo per un polso. «Dove?» chiese stranito barcollando lievemente. «Aiutami a cercare Jin e Nam.» non gli diedi tempo di replicare che lo trascinai fino al secondo piano di quella grande villa.

Cercai una camera vuota e, quando finalmente la trovai, rinchiusi dentro me e il castano ancora confuso.

«Ma qui non ci son-»

«Shh.» poggiai un dito sulle sue labbra carnose avvicinandomi pericolosamente al suo viso.

«Kookie che stai facendo?» il suo tono di voce era nervoso e lo vedevo mentre cercava di risultare il più impassibile possibile.

«Lasciati andare, so che lo vuoi anche tu.» sussurrai ad un centimetro dalle sue labbra.

«Non dovremmo.»

Si voltò di spalle, allontanando di conseguenza i nostri visi così vicini.
Mi avvicinai ancora di più al suo corpo e feci aderire la sua schiena contro il mio petto e il mio bacino contro il suo fondoschiena. Cominciai a lasciare una lunga scia di umidi baci sul suo collo e lo sentì fremere al mio tocco.

«Taehyung so che mi vuoi.»

«Ju-jungkook non possiamo, rovineremo tutto.» balbettò cercando di rimanere serio e di non reagire all'incontro delle mie labbra con la sua pelle calda.

«Shh, siamo entrambi troppo ubriachi per poter resistere.»

Sfiorai con una mano il suo fianco andando a giocherellare con la sua cintura mentre continuavo a baciarlo.
Si girò di scatto e fece scontrare le nostre bocche, dando inizio ad un bacio tutto fuorché casto. Morsi il suo labbro inferiore e lo sentì gemere. Allacciò le braccia intorno al mio collo attirandomi più a sé. Passai la lingua sul suo labbro superiore, gesto che gli fece socchiudere la bocca dandomi accesso alla sua cavità orale. Lo spinsi sul letto presente al centro della camera e senza esitazione gli strappai via la camicia.
Ci staccammo in cerca d'aria e tenerci ancora legati era soltanto un rivolo di saliva. Lo guardai negli occhi e pensai che non avevo mai visto creatura più bella di lui.
Gli accarezzai la guancia e le sue mani andarono posarsi sopra il cavallo dei miei pantaloni, stuzzicandomi.
In pochi minuti ci ritrovammo entrambi nudi con i vestiti sparsi per tutta la stanza mentre entravo dentro di lui senza esitazione.

«C-cazzo.» strinse la presa sui miei capelli.

Gli lasciai qualche bacio sul collo per poi cominciare a muovermi dentro di lui.
Nella stessa si udivano soltanto i nostri ansimi e  il rumore della nostra pelle nuda che veniva a contatto.

Cazzo quanto lo desideravo.

«Jungkook, p-per favore.» intuì cosa volesse dire e portai una mano sulla sua erezione pulsante, cominciando a masturbarla.

Mi spinsi più affondo fino a toccare il suo punto debole e a quel punto lo sentì urlare.

«Porca troia, quanto ho dovuto aspettare per questo.» ansimai con la testa nell'incavo del suo collo.

«Jungkook sto per venire.»

Un urlo di piacere abbandonò le sue labbra mentre si riversava sul suo addome. Aumentai le spinte e venni pochi attimi dopo di lui.

Mi accasciai al suo fianco e mi resi conto che nessuno mi aveva fatto sentire in questo modo. Ma subito dopo mi accorsi della cazzata che avevo fatto; ero andato a letto con il mio migliore amico, porca puttana.

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Jungkook si alzò di scatto dal suo letto con la fronte imperlata di sudore. Aveva il respiro affannato e un'erezione ben evidente ad aspettarlo. Sbatté più volte le palpebre per capire che quello era stato solo un sogno, o meglio, un ricordo del passato. Non capiva perché continuava a rivivere quella serata. Si era ripromesso di non doverci pensare più e invece quasi ogni mattina si ritrovava nel bagno di casa sua a segarsi con l'immagine dell'ex migliore amico nella mente.

Dopo quella serata il rapporto tra Taehyung e Jungkook non fu più lo stesso. Quest'ultimo lo aveva allontanato del tutto, non poteva provare certe emozioni per un amico, non se lo sarebbe mai potuto perdonare. Quello gli sembrava il modo più veloce e indolore per dimenticare lui e le sue carnose e succulente labbra.

Dopo essersi lavato e sistemato scese in cucina trovando l'ennesimo post-it dei propri genitori che lo avvertivano che sarebbero tornati a casa dopo cena. Jungkook sbuffò mentre buttava nel cestino quel pezzetto di carta color viola. Era stanco di loro che continuavano a non presentarsi a casa in un orario decente per poter passare un po' di tempo in famiglia. Ma ormai ci aveva fatto l'abitudine.

Uscì di casa e davanti a sé trovò l'auto di Yoongi ad attenderlo.

«Buongiorno Yoon- Oh, ci sei anche tu sfigato.»

Il suo tono di voce mutò non appena si accorse della presenza di Taehyung nei sedili posteriori. Quest'ultimo non lo degnò di uno sguardo mentre smanettava col proprio cellulare.

«Se mi avessi detto che ci sarebbe stato anche lui avrei preferito farmela a piedi.» sbuffò il corvino rivolgendosi al ragazzo con i capelli color menta al suo fianco, che in risposta mise in moto il veicolo alzando gli occhi al cielo.

Sarebbe stata una lunga mattinata per il povero Jungkook.

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