tredici

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I giorni trascorrevano lenti dopo la lite con Jungkook. Taehyung non faceva altro che studiare, studiare e studiare. Ignorava i suoi amici e non era nemmeno andato a scuola. L'unico con cui parlava era Jimin, il quale lo aiutava a recuperare i compiti.
Nonostante sembrasse una cosa da poco, il grigio stava davvero male a causa del corvino. Avevano sempre avuto un legame particolare rispetto agli altri, avevano sempre saputo che la loro non era semplice amicizia ma si illusero così per anni. Solo quando Jungkook perse il controllo tutto venne rovinato a causa della passione, della malizia e del sentimento.
I due ragazzi non credevano di amarsi, si ritenevano troppo piccoli e troppo ingenui per poter provare un emozione così grande, ma erano consapevoli che quello che provavano l'uno per l'altro non era così tanto differente.

Jungkook nel frattempo aveva ripreso con la sua vita di sempre. Andava a scuola, pranzava con il suo gruppo di amici, escluso il grigio, e a fine giornata aveva ricominciato a portarsi a casa una ragazza diversa ogni notte. Credeva che fosse stato un bene la lite con il suo hyung, almeno avrebbe potuto dimostrare a sé stesso di essere etero e di non provare alcun tipo di sentimento nei confronti di Taehyung.

Era domenica sera e Jimin aveva costretto il suo migliore amico ad alzarsi dal comodo e caldo letto per partecipare ad una semplice "riunione" tra amici. Taehyung si era lasciato trascinare senza proteste, gli mancavano i suoi migliori amici e voleva vederli e trascorrere più tempo con loro. Si aspettava di trascorrere una serata tranquilla insieme al suo gruppo, non di certo di trovare all'incirca una quarantina di persone all'interno della villa di Hoseok che bevevano, ridevano o limonavano. Non si aspettava di certo di trovare Jungkook accovacciato sul divano con Irene sulle sue gambe mentre si scambiavano effusioni.

Il grigio varcò la soglia di casa Jung insieme al suo hyung. Raggiunsero presto i loro amici, i quali non si aspettavano che Taehyung sarebbe venuto realmente.

«TaeTae che bello vederti!» esclamò il padrone di casa accogliendolo tra le sue calorose braccia. «Sei sparito e nessuno ha più avuto tue notizie, eravamo così preoccupati idiota! Dove sei stato? Cosa è successo?» si intromise Seokjin, rimproverandolo ma accertandosi che stesse bene proprio come una mamma fa con il proprio figlio.

«Sto bene hyung, ho solo avuto un po' di febbre. Tutto qui.» sorrise ai suoi amici, cercando di risultare il più vero possibile. Nonostante Jimin sapesse la vera causa della sua assenza, il grigio l'aveva supplicato di non parlarne con nessuno per evitare ulteriori problemi con Jungkook.

A proposito del corvino, Taehyung si stranizzò non appena si accorse che non era insieme al loro gruppo di amici. Non che moriva dalla voglia di vederlo, certo, ma il fatto che non si trovasse lì con loro lo insospettì parecchio.

Ma infondo chi era lui per poter solo anche pensare a Jungkook?

L'aveva lasciato da solo quel giorno in strada e non gli aveva più rivolto la parola, il corvino aveva tutte le ragioni del mondo per poter riprendere a vivere la sua vita tranquillamente.

«Ragazzi scusate, devo accogliere altri invitati alla festa.» Hoseok si allontanò seguito da Jimin, il quale lo seguì con la scusa che il suo hyung avrebbe potuto fargli conoscere qualche ragazza carina.

Perciò rimasero Yoongi, Taehyung e la coppia che si era totalmente dimenticata dell'esistenza dei loro amici per scambiarsi effusioni.

«Aish, tutte queste smancerie mi faranno venire il diabete. Andiamo a sederci da qualche altra parte Tae.» il maggiore prese il suo amico sottobraccio, conducendolo verso i divani. Una volta giunti in salone, una coppia formata da un ragazzo e una ragazza attirò l'attenzione dei due amici. Yoongi strabuzzò gli occhi incredulo e Taehyung rischiò di cadere per terra a causa di un mancamento.

Jungkook era seduto sul divano di pelle rossa con in braccio Irene, una ragazza del loro stesso anno, con la quale si stava scambiando un bacio non del tutto casto. Le mani di lui vagavano dalle cosce fino al sedere della ragazza. Era evidentemente che aveva dimenticato facilmente il grigio, probabilmente non l'aveva mai davvero preso in considerazione.

Taehyung sentì il suo cuore spezzarsi in mille pezzi a quella vista. Gli occhi incominciarono a bruciare e le lacrime minacciavano di uscire.

«H-hyung io credo c-che andrò a casa.» balbettò mentre una lacrima solitaria scendeva dal suo occhio sinistro e rigava la sua guancia.

Era davvero finita con Jungkook ancora prima di iniziare.

More Than Friends Where stories live. Discover now